L’inizio di stagione di Alessandro Buongiorno è stato sorprendente. Le qualità del difensore azzurro non sono mai state in discussioni ma in pochi si aspettavano un impatto del genere con il mondo Napoli. Il classe ’99 ha retto perfettamente alla pressione e se la squadra di Conte è in testa alla classifica il merito è anche suo. L’ex Torino, in coppia con Rrahmani, ha creato un reparto difficilmente vulnerabile e in grado di tenere anche contro le avversarie più forti. Il suo rendimento è cresciuto partita dopo partita e oggi Buongiorno può essere considerato uno dei migliori nel suo ruolo.
Le prestazioni dell’ex Torino hanno stupito tutti gli addetti ai lavori e alimentato scomodi confronti. Non a caso l’ex campione del Milan, Alessandro Costacurta, lo ha paragonato a una leggenda assoluta del nostro calcio: Giorgio Chiellini. Il parallelismo è stato ripreso anche da Fabio Caressa durante Sky Calcio Club, a conferma della bontà del lavoro svolto da Buongiorno. Ma il centrale partenopeo può essere considerato il nuovo Chiellini? Vediamo cosa dicono i numeri.
Il paragone Buongiorno-Chiellini: cosa c’è di vero
Il paragone è pesante ma Buongiorno sta dimostrando di poterlo onorare alla grande. Il centrale del Napoli sembra avere le carte in regola per diventare un punto di riferimento per il suo club e per la nazionale italiana. Vincere quanto ha vinto Chiellini sarà tutt’altro che semplice ma solo il tempo ci potrà dare le giuste risposte. Al momento la certezza è che Buongiorno è esploso più tardi di Chiellini, le cui potenzialità si sono intraviste fin da giovanissimo.
Nella stagione 2005/2006 la leggenda della Juventus collezionò 23 presenze tra campionato e Champions League con la maglia bianconera. Chiellini aveva solo 22 anni, età in cui Buongiorno doveva ancora affermarsi con il Torino. Il difensore azzurro ha impiegato più tempo ma a 25 anni può essere considerato uno dei difensori italiani più validi in circolazione. La sensazione è che l’esperienza internazionale di mister Conte lo aiuterà a crescere ulteriormente e migliorare sotto più punti di vista.
Le caratteristiche in comune
Certamente Chiellini e Buongiorno hanno diverse cose in comune. La qualità più grande è l’attenzione in marcatura, dote fondamentale per un difensore di grande livello. Buongiorno aveva stupito tutti già a Torino ma ora sembra essere ancora più sicuro dei propri mezzi. Anche ieri ha limitato il tandem d’attacco dell’Inter, chiudendo lo spazio a Thuram con un intervento impeccabile. Lo stesso Lautaro Martinez ha faticato a emergere e a creare le sue classiche occasioni da gol.
Come ribadito anche durante il programma di Sky, Buongiorno ha maggiore tecnica rispetto a Chiellini. L’ex numero 3 della Juventus è sempre stato un difensore vecchio stampo, perfetto in marcatura e con tempi di intervento unici. In diverse occasioni, però, è stato condizionato dai suoi limiti in fase di impostazione. Niente che non si potesse perdonare a un campione del suo calibro che ha scritto la storia recente del calcio italiano.
La crescita di Buongiorno
Se il Napoli ha speso quasi 40 milioni di euro per portare Buongiorno in azzurro un motivo doveva pur esserci. La società partenopea ha intravisto la rapida crescita dall’ex Torino e ha scelto di puntare su di lui. Un investimento importante che ad oggi appare pienamente azzeccato. Buongiorno ha stravolto gli equilibri del reparto contribuendo a costruire la seconda miglior difesa del campionato con soli 9 gol concessi. Al momento è impossibile prevedere se arriverà sui livelli di Chiellini ma certamente il 25enne è sulla giusta strada. A fare la differenza saranno la costanza e il rendimento in nazionale, dove Buongiorno deve ancora prendersi la maglia da titolare.
Lo scomodo paragone tra Buongiorno e Chiellini
- Alessandro Buongiorno ha avuto un ottimo inizio di stagione con il Napoli distinguendosi come pilastro difensivo e contribuendo alla solidità della squadra. Le sue prestazioni hanno alimentato il paragone con Giorgio Chiellini per l’attenzione nella marcatura e una maggiore tecnica nell’impostazione.
- Così come Chiellini Buongiorno ha una grande attenzione in marcatura ma il 4 del Napoli ha mostrato maggiore tecnica nell’impostazione del gioco. Mentre Chiellini è un difensore più “tradizionale”, forte in marcatura ma con limiti in fase di costruzione, Buongiorno sembra più sicuro e versatile.
- Il difensore azzurro ha contribuito a costruire la seconda miglior difesa della Serie A. Sebbene sia difficile prevedere se raggiungerà i livelli di Chiellini, Buongiorno è sulla giusta strada. La sua crescita dipenderà dalla costanza nel rendimento in particolare a livello di nazionale, dove deve ancora conquistare il posto da titolare.