Nel 1997 una nuova band entra a gamba tesa nella storia del nu.metal e della musica contemporanea: i Lostprophets, capitanati da un giovanissimo cantante, Ian Watkins e oggi, uno dei maggiori criminali britannici.
Originari di Pontypridd, cittadina gallese nei pressi di Cardiff, il gruppo esordisce ufficialmente nel mercato mondiale del 2000 con l’album Thefakesoundofprogress, registrato in meno di due settimane con un budget di cinquemila sterline.
Il loro nome è un omaggio ai “Duran Duran”, titolo del bootleg di un loro concerto italiano del 1988.
Il singolo “Shinobi Vs. Dragon Ninja”, ispirato al videogioco prodotto da SEGA nel 1987, è solo il primo di molti altri riferimenti alla cultura pop. Ad esempio, “Kobrakai”, che richiama la saga cinematografica di Karate Kid.
Nel 2003, parallelamente agli statunitensi Linkin Park con il loro terzo disco “Meteora”, arriva “Start Something”, seconda prova del sestetto e con un grande riscontro di pubblico e critica.
Brani come “Burn Burn”, “Last Summer” e “Last Train Home”, seguiti da ottimi videoclip in pieno stile “MTV Generation” aumentano l’autorità del progetto fino al cambio di sonorità avvenuto nel 2006 con “Liberation Transmission”, ovvero la loro consacrazione artistica.
Le canzoni “Rooftops”, “Can’t Catch Tomorrow”, “4:AM Forever” e “A Town Called Hypocrisy” colpiscono nuovamente in positivo i fan per la commistione tra indie-rock, emo, alternative metal e punk-rock.
Ma è nel 2013, all’apice della notorietà, con 3,5 milioni di copie vendute che uno scandalo colpisce i membri dei Lostprophets e il loro entourage: il vocalist Ian Watkins viene accusato di molestie sessuali e pedofilia su oltre tredici minorenni.
È la fine per i restanti membri del complesso, totalmente all’oscuro delle perversioni e mostruosità di quello che fino a pochi giorni prima, era stato uno dei loro compagni di viaggio per oltre sedici anni.
L’agghiacciante storia di Ian Watkins: la caduta dei Lostprophets
Il 19 dicembre 2012, Ian Watkins, leader e membro fondatore dei Lostprophets, viene arrestato per abusi sessuali su minori e per la pubblicazione in rete di materiale pedopornografico, di sua stessa produzione e abusi su animali.
Considerato dai più come un personaggio arrogante, disfunzionale e assuefatto dalle droghe, viene successivamente condannato nel 2013 a ventinove anni di carcere per reati relativi alla pedofilia. Non ha mai mostrato alcun pentimento o dispiacere nei riguardi dei familiari e dei molestati.
Il patrigno, in un’intervista al Daily Mail, parlò del cantante come di un ragazzo cresciuto con “amore, incoraggiato e nutrito”.
È uno shock per tutti i fan affezionati e per il restante quintetto composto da Lee Gaze e Mike Lewis alle chitarre, Stuart Richardson al basso, Jamie Oliver alle tastiere e Luke Johnson alla batteria, orfano del loro vocalist.
Il 1 ottobre 2013 i musicisti annunciano lo scioglimento del progetto, dissociandosi totalmente dal comportamento deviato dell’ex collega.
All’epoca dei fatti trentacinquenne, Watkins avrebbe violentato circa ventiquattro vittime e tra i capi d’imputazione più gravi figura il tentato stupro di un bambino di undici mesi con il supporto del genitore.
Tra i posti preferiti dall’uomo per il potenziale adescamento, centri commerciali, parchi e richieste esplicite ai familiari degli infanti.
Un tempo definito un “sex symbol”, Watkins era dotato di un grande carisma e capacità di manipolazione, riuscendo a circuire giovani madri di lui invaghite per ottenere rapporti sessuali con i figli.
Di seguito il videoclip ufficiale di “Burn Burn” dei Lostprophets:
L’inizio delle indagini a cinque anni dall’arresto
Le autorità competenti hanno indagato sul comportamento inappropriato di Ian Watkins dal 2008, un anno dopo la pubblicazione del quarto album The Betrayed.
A denunciarlo Joanne Mjadzelics, ex partner del cantante, insospettita e non poco turbata dai racconti spontanei dell’uomo.
Le avrebbe confidato di aver abusato sessualmente di una bambina di dodici anni a Los Angeles, città nel sud della California. Infine, le inviò una foto di una minore di cinque anni, commentando lo scatto in modo inquietante.
Ha raccontato di aver fornito prove importanti almeno cinque volte, ma le forze dell’ordine gallesi non hanno agito per quattro.
Nel tentativo di incastrarlo, è stata indagata e successivamente scagionata per lo stesso reato dopo aver respinto sette accuse presso la Cardiff Town.
Il futuro di Ian Watkins: ventinove anni e sei di condizionale
Oggi Ian Watkins è detenuto all’interno del carcere di massima sicurezza HMP Wakefield, soprannominata la “Prigione di sua Maestà” nello Yorkshire occidentale, in Inghilterra, un luogo per niente facile per i predatori sessuali.
Sono molteplici le aggressione subite nel penitenziario dall’artista e una delle ultime risale al 5 agosto 2023.
Il 47enne è stato sequestrato, accoltellato da tre prigionieri e conseguentemente ricoverato dal personale medico della struttura detentiva. Per lui, soltanto un forte shock emotivo e fisico a causa dell’assalto violento.
Dovrà scontare ventinove anni di cui altri sei di licenza e avrà diritto alla libertà condizionale dopo aver scontato due terzi della pena detentiva.
Un anno dopo il loro scioglimento, nel 2014 cinque dei restanti Lostprophets hanno fondato i No Devotion, di genere alternative, new wave e synth pop.
Di seguito “Stay” il videoclip ufficiale d’esordio dei No Devotion:
Un altro caso di cronaca nera trattato da Tag24, è quello dei Tre di West Memphis, accusati e successivamente scagionati per l’omicidio di tre bambini, legati, seviziati e brutalizzati con un sguardo approfondito su Damien Echols, oggi autore di libri di successo e ispirazione per il personaggio di Eddie Munson dalla quarta stagione di “Stranger Things”.