Un altro boccone amaro attende chi non ha pagato le rate previste dalla Rottamazione Quater: la notifica dell’accertamento. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione, infatti, si prepara a recuperare i crediti insoluti, notificando gli avvisi delle cartelle esattoriali.
C’è molta agitazione tra i contribuenti decaduti dalla Rottamazione delle cartelle esattoriali. A partire dal 1° gennaio, non ci sarà più possibilità di rinviare l’appuntamento con il fisco.
Niente più notifiche ballerine per ritardi o inesattezze: il fisco attiverà tempestivamente le procedure di riscossione cautelari ed esecutive. Insomma, per qualcuno la situazione si metterà non solo male, ma molto male. Ora, però, vediamo insieme quando c’è da preoccuparsi e cosa fare.
Accertamento nella Rottamazione quater: come funziona
La pressione del rimbalzo dei prezzi al consumo, l’aumento dei tassi sui mutui (oggi in calo) e altre condizioni hanno esercitato una forte pressione sull’economia familiare.
Molti, pur aderendo alla Definizione delle cartelle esattoriali 2024, non hanno onorato i pagamenti, decadendo dal beneficio della misura agevolativa.
Alla fine, di chi sia la colpa è irrilevante. La notifica di accertamento per la decadenza dalla Rottamazione quater arriva con una comunicazione per i contribuenti che non hanno rispettato i termini per il pagamento delle rate previste, a prescindere dalla motivazione personale.
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ricorda che la definizione agevolata delle cartelle esattoriali offre la possibilità di sanare i debiti iscritti a ruolo accumulati attraverso un piano di rateizzazione, con scadenza il 30 novembre 2027.
Tuttavia, il mancato pagamento o il parziale pagamento oltre il termine previsto dalla normativa comportano la revoca immediata dei benefici.
In questo caso, il debito viene ricostruito integralmente alla sua posizione originaria, con l’aggiunta di sanzioni, interessi e aggio. Non è un caso se l’Agenzia riporta costantemente che, con la decadenza dal beneficio, i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
Quando preoccuparsi e cosa fare: la guida pratica
Non esiste un paracadute pronto ad aprirsi per i decaduti dalla Rottamazione quater.
È possibile che venga confermato un emendamento nella legge di Bilancio 2025 per l’istituzione di una nuova Definizione agevolata per il prossimo anno. Eppure, anche l’introduzione della Rottamazione quinquies potrebbe non essere sufficiente.
Se hai ricevuto una notifica di accertamento, è essenziale sapere come reagire prontamente per evitare che la situazione peggiori. Ti consiglio di guardare il video dell’avv. Alberto Bindi dal titolo “Avviso di accertamento – Cosa è? Come difendersi?“, che fornisce una guida completa e dettagliata su come difendersi in caso di notifica di accertamento.
Nel frattempo, ecco i momenti in cui dovresti davvero preoccuparti e i passi da seguire:
- se l’importo della notifica non è corretto, verifica subito la documentazione e confrontala con i pagamenti effettuati. Se ci sono errori, rivolgiti all’Agenzia delle Entrate – Riscossione o a un professionista tributario;
- se non hai rispettato una scadenza di pagamento, hai perso il beneficio della Rottamazione delle cartelle esattoriali e il debito sarà ricostruito integralmente con l’aggiunta di sanzioni, interessi e aggio. Eventuali versamenti effettuati verranno considerati come acconto sulle somme dovute;
- se ti è stato notificato un fermo amministrativo su un veicolo, hai 30 giorni per regolarizzare la posizione debitoria. In assenza di pagamento o rateizzazione, il fermo amministrativo verrà confermato con l’iscrizione al PRA;
- se è stato notificato un preavviso di ipoteca sugli immobili, hai 30 giorni per pagare e bloccare la procedura. Se non compi azioni di pagamento o rateizzazione, si procederà con l’iscrizione dell’ipoteca nei registri pubblici;
- se il debito non è stato regolarizzato dopo un anno, l’Agenzia delle Entrate può emettere un avviso di intimazione, concedendo 5 giorni per saldare il dovuto prima di avviare le procedure esecutive. In caso di mancata azione, potrebbero scattare misure drastiche, come il pignoramento di stipendio, pensione o conto corrente;
Sesta rata Rottamazione quater: scadenza e modalità di pagamento
La sesta rata della Rottamazione Quater scade il 30 novembre e può essere pagata entro il 9 dicembre 2024, grazie alla tolleranza prevista dalla normativa.
Prima di procedere al pagamento, controlla l’importo esatto e la data di scadenza per evitare la decadenza dal beneficio.
Comunicazioni di mancato pagamento Rottamazione quater e conseguenze
I contribuenti che non hanno pagato le rate dovute potrebbero ricevere diverse comunicazioni, come ad esempio come avvisi, preavvisi e solleciti di pagamento.
Se la situazione non viene regolarizzata, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione attiverà le procedure cautelari ed esecutive.
Nei casi di inadempimento grave, si potrebbe arrivare a fermo amministrativo sui veicoli o a un preavviso di ipoteca sugli immobili.
Per maggiori informazioni si rimanda all’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Riassumendo
- Se non si rispettano le scadenze dei pagamenti, si perde il beneficio della Rottamazione Quater, con il debito che viene ripristinato nella sua forma originaria, includendo sanzioni, interessi e aggio. Gli eventuali pagamenti effettuati verranno considerati come acconti.
- La ricezione di una notifica di accertamento può comportare azioni drastiche come fermo amministrativo su veicoli, preavviso di ipoteca sugli immobili, o addirittura pignoramenti, se il debito non viene regolarizzato entro 30 giorni.
- In caso di errore nell’importo della notifica, è necessario verificare i pagamenti e rivolgersi all’Agenzia delle Entrate. Se la scadenza non è stata rispettata, è fondamentale prendere subito provvedimenti per evitare ulteriori danni, come l’emissione di un avviso di intimazione o altre misure esecutive.