Gli Oscar e il genere horror non vanno, di solito, molto d’accordo, ma “Nosferatu” di Robert Eggers sembra avere le carte in regola per ribaltare questa assurda legge non scritta di Hollywood. La Mecca del Cinema sottovaluta da sempre, infatti, i film dell’orrore, anche quando questi sono realizzati da autori in piena regola, come è il caso del regista statunitense.

Tuttavia, a giudicare dalle prime reazioni della stampa specializzata a una proiezione in anteprima del film che si è tenuta a Los Angeles, pare proprio che la pellicola di Eggers abbia quel qualcosa di speciale che potrebbe convincere anche i giurati più riluttanti. I critici lo descrivono, infatti, come un gioiello di cinema gotico, spaventoso e al tempo stesso venato dall’erotismo tipico del personaggio creato da Bram Stoker nel 1897.

Senza dimenticare le interpretazioni dei protagonisti, con una menzione speciale da parte dello stesso regista, intervistato sul palco dal collega Guillermo del Toro, per Lily-Rose Depp e Bill Skarsgard. Quest’ultimo, nei panni del Conte Orlok, è stato nascosto da Eggers, che non ha mostrato il suo aspetto nel materiale promozionale diffuso finora. A quanto pare, la mossa sembra azzeccata dal momento che chi ha potuto vederlo all’anteprima parla di una visione difficilmente dimenticabile.

Nosferatu, la critica promuove a pieni voti il remake del classico di Murnau

Si è tenuta giovedì 7 novembre l’anteprima del film di Eggers, presso la sede della Director’s Guild of America, il sindacato dei registi statunitensi. Erano tantissimi i grandi nomi di Hollywood presenti a questa premiere esclusiva di uno dei film più attesi di questa fine del 2024, da Casey Affleck a Chris Pine, da Chris Columbus a Ron Perlman, fino ai masters of horror Joe Dante e John Landis.

Oltre a loro anche tantissimi giornalisti, tutti in fremente attesa dell’ultima opera di uno dei registi più visionari di questi ultimi anni. Le aspettative per il confronto tra Eggers e il grande classico di Friedrich Wilhelm Murnau “Nosferatu il vampiro” del 1922 sono, infatti, particolarmente alte. Con pellicole come “The witch“, “The lighthouse” e “The Northman“, il cineasta ha dimostrato di saper riportare il genere horror alle vette d’autore del passato, dimenticate negli ultimi anni (con l’unica eccezione di Jordan Peele).

A giudicare dalle opinioni espresse da alcuni critici al termine della proiezione, sembra proprio che Eggers abbia fatto centro con quello che viene descritto non solo come il migliore tra i suoi film ma anche tra quelli usciti quest’anno.

Courtney Howard di Variety scrive su X che “Nosferatu è il più duro degli horror di quest’anno“, ammantato di “grottesco” e di “un divino oscuro piacere“.

Per Griffin Schiller di FilmSpeak la “rivisitazione malvagia e sinistra” fornita da Eggers “supera le aspettative” e diventa senza dubbio uno dei migliori film dell’anno.

Sulla stessa linea anche JimmyO di Joblo che dichiara senza mezzi termini che Eggers non solo potrebbe aver realizzato “quello che potrebbe essere il suo miglior film” ma “anche uno dei più belli di quest’anno“.

Nosferatu, l’Oscar è alla portata del film di Eggers ma i precedenti non sono confortanti

Il trailer italiano di “Nosferatu” di Robert Eggers.

Di fronte a un simile consenso unanime e alla decisione di far uscire la pellicola nelle sale statunitensi il 25 dicembre (in Italia dovremo attendere il 1 gennaio 2025), giusto in tempo per essere preso in considerazione dall’Academy, appare evidente come l’opera di Eggers abbia l’ambizione di presentarsi come possibile outsider nella corsa agli Oscar.

Un obiettivo che non sembra così impossibile, anche in virtù delle 10 nomination a Miglior film riconosciute negli ultimi anni. Tuttavia, l’atteggiamento solitamente snob degli Oscar nei confronti del cinema di genere potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile anche per il film di Eggers.

Soltanto sei film nella storia dell’ambita statuetta hanno ottenuto la candidatura nella categoria più importante:

  • L’esorcista” (1973) di William Friedkin;
  • Lo squalo” (1975) di Steven Spielberg;
  • Il silenzio degli innocenti” (1991) di Jonathan Demme;
  • Il sesto senso” (1999) di M. Night Shyamalan;
  • Il cigno nero” (2010) di Darren Aronofsky;
  • Scappa – Get Out” (2017) di Jordan Peele.

Di questi, solo il capolavoro di Demme è riuscito ad aggiudicarsi il premio principale, dominando quell’edizione degli Academy Awards. “Il silenzio degli innocenti” vinse, infatti, anche i premi per il Miglior regista, la Miglior sceneggiatura non originale, il Miglior attore e la Miglior attrice protagonisti, rispettivamente ad Anthony Hopkins e Jodie Foster.

Insomma, la rielaborazione di questa storia iconica potrebbe garantire a Eggers un posto tra i dieci candidati ma sembra difficile che la pellicola possa essere una seria contendente per la vittoria.

Lily Rose Depp e la sua interpretazione lodata da Eggers

Lily-Rose Depp in una scena del film “Nosferatu”.

Diverso, invece, il discorso per quanto riguarda le categorie riservate agli attori.

Molti tra i critici presenti sottolineano, infatti, la prova straordinaria offerta dagli interpreti principali: Lily-Rose Depp e Bill Skarsgard nei panni, rispettivamente, di Ellen Hutter e del vampiro ossessionato da lei, e villain della pellicola, Conte Orlok.

Anche il regista, nel dibattito dopo il film condotto da Guillermo del Toro, si unisce al coro di approvazione nei confronti dei suoi due protagonisti. In particolare, Eggers esalta la dedizione e il duro lavoro della Depp sul suo corpo, assistita dalla coreografa Marie Gabrielle Rotie, per ricreare le difficile contorsioni fisiche provocate dalle sequenze soprannaturali che, spiega Eggers, sono il frutto proprio del lavoro dell’attrice e non degli effetti speciali in Cgi.

Uno sforzo evidente fin dalle immagini del primo trailer diffuso lo scorso giugno, nel quale Depp è onnipresente, vero catalizzatore della vicenda e ago della bilancia nello scontro tra Bene e Male che la caratterizza. La trama della pellicola vede, infatti, il suo corpo e la sua anima contesi tra suo marito (Thomas Utter, interpretato da Nicholas Hoult) e il vampiro.

Un’interpretazione che potrebbe aprirle le porte dell’Academy, per una vittoria che rischia di fare davvero la storia di Hollywood.

Nosferatu, la corsa agli Oscar per sfatare un tabù di Hollywood

  • Il successo critico di “Nosferatu” di Robert Eggers: la proiezione in anteprima del remake del classico di Murnau ha suscitato entusiasmo tra i critici, che descrivono il film come un gioiello gotico e spaventoso, con un’atmosfera densa di erotismo e una visione unica del personaggio del Conte Orlok. Le interpretazioni di Lily-Rose Depp e Bill Skarsgard sono state particolarmente lodate, con Eggers che ha elogiato il lavoro fisico e la performance di Depp;
  • La possibile corsa agli Oscar: nonostante l’approvazione della critica, gli Oscar tendono a snobbare i film horror, con solo sei pellicole del genere candidate nella categoria Miglior Film. Tuttavia, “Nosferatu” potrebbe avere una chance nelle categorie riservate agli attori, viste le ottime prove di Depp e Skarsgard;
  • Lily-Rose Depp e la sua performance: la sua interpretazione di Ellen Hutter è stata sottolineata come una delle migliori del film, con l’attrice che ha lavorato intensamente per creare movimenti fisici unici, non attraverso effetti speciali ma grazie alla sua preparazione fisica. Questo impegno potrebbe aprirle la porta a una nomination agli Oscar.