Oggi, 9 novembre 2024, a Firenze, si è chiuso il Forum internazionale del turismo, un appuntamento che ha consentito a vari sindaci di citta d’arte di confrontarsi su come affrontare le sfide di questo fenomeno diventato ormai di massa.
Roberto Gualtieri, il primo cittadino di Roma, ad esempio, è in procinto, dal prossimo 8 dicembre, giorno dell’apertura della porta Santa per il Giubileo del 2025, di ospitare qualcosa come 35 milioni di pellegrini. Tra cantieri ancora aperti, traffico, servizi, da quelli sanitari alla raccolta rifiuti, in attesa del crash test, monumenti da preservare, c’è da incrociare le dita.
Sta di fatto che la ministra al turismo Daniela Santanché non vuole sentire parlare di “overturism”: “Il turismo non può mai essere un problema”. Ma i sindaci delle città d’arte, con i loro concittadini soprattutto dei centri storici che si lamentano del sovraffollamento, non sanno più che pesci prendere. Come si governa un fenomeno che, dopo il Covid, è diventato così dirompente?
Dalla fontana di Trevi ai b&b, cosa cambia nelle città d’arte italiane
È un bel rompicapo per i primi cittadini governare il super turismo. Roma, alla vigilia del Giubileo, è solo la punta dell’iceberg. Per dire: ieri, alcuni cittadini di Prati, il quartiere a ridosso di San Pietro, stanchi dei marciapiedi occupati dai dehors, sono scesi in strada armati di metro per misurare tutti quelli visibilmente non a norma. Stando al Codacons, almeno uno su cinque. E oggi il sindaco Gualtieri è andato a inaugurare la nuova passerella temporanea sistemata sulla fontana di Trevi per avviare il piccolo restyling in programma non senza polemiche. Fino a tutto novembre, la fontana sarà chiusa, ma la struttura consentirà di vedere da un’altra prospettiva le sculture settecentesche del monumento. Quindi, a continuare a far scorrere la fiumana di turisti che arrivano da tutto il mondo anche per gettare la mitica monetina e ripromettersi di tornare nella Città Eterna. Ma tant’è: polemiche su polemiche anche per questo. Tirare le monetine, nella fontana adesso senz’acqua, è vietato (si rischia una multa di 50 euro) ma, per salvare capre e cavoli, il Comune ha dovuto ideare una vaschetta dove, magari, si continueranno a raccogliere i circa 10 mila euro a settimana da devolvere alla Caritas.
Ecco: senza contare le proteste dei commercianti dell’area, per dire i problemi di gestione del turismo. Lontani i tempi de “La dolce vita” con Anita Ekberg che chiamava a sè, “Marcello, come here!”, Mastroianni in una fontana tutta per loro. CG Entertainment quella scena iconica (e oggi tanto più surreale) del capolavoro di Federico Fellini l’ha condivisa su YouTube
Oggi, sempre a proposito di Fontana di Trevi, rischia di spaccarsi la stessa giunta capitolina perché alcuni assessori vorrebbero rendere l’accesso alla piazza a pagamento, altri lasciare le cose come stanno.
Il nodo dei b&b tra gentrificazione, ricorsi al Tar e infiltrazioni malavitose
E in ogni caso: quello della fontana di Trevi è solo un caso emblematico della faccenda. Ma il super turismo bisogna pur prenderlo per le corna perché nelle citta d’arte ormai è un miracolo persino trovare un appartamento in affitto. Il mercato immobiliare è stato – e continua a essere – totalmente rivoluzionato dai b&b. Tanto che i sociologi già da tempo, per i centri storici delle città d’arte, parlano di gentrificazione: il fenomeno per cui i centri vengono spogliati dai loro abitanti originari per essere vissuti solo dai turisti, trasformati, come sono, in grandissimi alberghi diffusi. E quindi: sempre rimanendo nella Capitale, la giunta Gualtieri è in procinto di portare in Assemblea Capitolina (l’appuntamento è per martedì, 12 novembre) una delibera di revisione delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore che dovrebbe rappresentare uno stop ai cambi di destinazione d’uso a favore degli affitti brevi.
Basterà? A Firenze, su questa strada, già si è avviato l’ex sindaco Dario Nardella. E oggi Sara Funaro, che gli è succeduta a Palazzo Vecchio, a fronte della pioggia di ricorsi con richiesta di sospensiva, ha potuto vantare il fatto che due già sono stati rigettati.
A Napoli, il sindaco Gaetano Manfredi, invece, si è dovuto inventare un’altra delibera: quella che impone lo stop per almeno due anni alle licenze per aprire nuove friggitorie. Botteghe, artigiani, negozi di vicinato, librerie: tantissimi, nel centro storico di Napoli (sito Unesco) sono stati costretti a chiudere a causa del super turismo che a Napoli sembra avere solo una voglia: mangiare la pizza. Pino Daniele, a tal proposito, fu un profeta come ricorda su YouTube Insolito Ignoto
E comunque: i problemi del super turismo non finiscono nemmeno qui. Sempre rimanendo a Napoli, il procuratore Nicola Gratteri, in una puntata di Mucchio Selvaggio, constatò che siamo diventati i camerieri del mondo: con tutti i rischi e i pericoli.
A Pompei la scelta del numero chiuso, a Venezia il ticket d’ingresso (che nel 2025 sarà raddoppiato)
È notizia fresca di giornata anche la decisione del Parco Archeologico di Pompei di limitare a 20 mila gli ingressi giornalieri con tanto di biglietto nominativo per i visitatori dell’antica città romana. Il direttore Gabriel Zuchtriegel si è trovato costretto a fare questa scelta per proteggere fisicamente il sito dall’impatto, che può essere devastante, dell’overtourism.
A Venezia, invece, già da quest’anno, per proteggere un altro tesoro delicatissimo, il sindaco Luigi Brugnaro ha introdotto un ticket d’ingresso per scoraggiare almeno i turisti mordi e fuggi: 5 euro. Ebbene: solo tra il 25 aprile al 13 luglio 2024, lo hanno pagato 440 mila persone generando un incasso di 2,2 milioni di euro. La stima della Serenissima era di 700 mila euro. E quindi, per il 2025, Brugnaro ha ben pensato di raddoppiare il costo: una passeggiata tra i canali e piazza San Marco costerà 10 euro a persona.
Cosa dice la ministra Daniela Santanchè
A fronte di tutti questi provvedimenti per parare il parabile, come dicevamo, la ministra al turismo Daniela Santanchè non vuol sentire lagne. Al forum di Firenze, si è espressa in questi termini:
“Dobbiamo smetterla di parlare di overtourism, è una bestemmia dire che in Italia vengono troppi turisti. Dobbiamo imparare a gestire i flussi e dobbiamo aumentare l’offerta turistica: non ci sono solo città d’arte e turismo balneare, dobbiamo impegnarci sul turismo congressuale e aumentare i grandi eventi come quelli sportivi, ad esempio”
In soldoni, il turismo rappresenta il 18% del Pil italiano. Perciò, sempre la Santanché ha detto di confidare anche nell’Intelligenza artificiale:
“L’Intelligenza artificiale ci può aiutare: facendo pagare il biglietto da remoto, ad esempio, non vedremo più code. Ma sono contraria a chi fa pagare un ticket per entrare in città: lo trovo sbagliato come concetto, oltre che complicato da gestire per i controlli e le sanzioni”
Per la ministra, meglio rivedere la tassa di soggiorno:
“Bisogna far pagare di più i turisti mordi e fuggi da 70 euro a notte anzichè quelli che rimangono più giorni e ne spendono 2 mila”
Paradossi da super turismo.
I nodi dell’overtourism in quattro passaggi
- A Firenze, un forum ha messo a confronto i sindaci delle città d’arte alle prese con il super turismo. A Roma, per l’anno santo, sono attesi 35 milioni di pellegrini. Ma il sindaco Gualtieri ha problemi anche per un piccolo restyling alla fontana di Trevi. E martedì prossimo, in consiglio comunale, lo aspetta il voto sulla delibera che vuole limitare i b&b
- Uno degli impatti più pesanti dell’overtourism si registra proprio nel mercato immobiliare: è difficilissimo trovare un appartamento in affitto nei centri storici perchè sono sempre più dedicati esclusivamente ai turisti. La gentrificazione li sta svuotando dei suoi abitanti
- A Pompei, il Parco archeologico ha scelto di limitare gli ingressi a 20 mila giornalieri. A Venezia, nel 2025, il ticket d’ingresso alla città sarà raddoppiato a 10 euro
- La ministra al turismo Daniela Santanché si è detta contraria a demonizzare il super turismo: per lei, bisogna imparare a governare i flussi, diversificare i tipi di turismo, non cedere alla tentazione dei ticket d’ingresso nelle città e affidarsi all’Intelligenza artificiale. Sì, infine, agli aumenti delle tasse di soggiorno per i turisti mordi e fuggi