Ci stiamo avvicinando alla scadenza per effettuare il pagamento dell’acconto IRPEF. La scadenza canonica, fissata al 30 novembre, slitta al 2 dicembre.

Se l’anno scorso era stata prevista un’eccezione che consentisse di posticipare il pagamento, a ridosso della scadenza ci si domanda se anche quest’anno sarà così.

Ci sarà la possibilità di una proroga? È prevista la possibilità di rateizzare l’importo? Ecco cosa si sa, alla luce delle ultime novità.

Chi deve pagare l’acconto IRPEF entro il 2 dicembre

Si sta avvinando la scadenza per il versamento dell’acconto IRPEF. In cassa sono chiamati i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi, per i quali è scaturito un importo da pagare.

Gli acconti delle imposte, come nel caso dell’IRPEF, si pagano in due tranche:

  • Primo acconto, a giugno;
  • Secondo acconto, a novembre.

Quest’anno, il versamento slitta al 2 dicembre perché il 30 novembre cade di sabato. L’IRPEF, si può pagare effettuando un unico versamento a novembre solo quando l’imposta scaturita sia inferiore a 257,52 euro. Di norma, non sono previste rateizzazioni, con la sola eccezione avvenuta nel 2023.

La proroga aveva avuto un impatto positivo, soprattutto considerando il maggior tempo che hanno avuto gli interessati per versare l’imposta.

Considerando che siamo molto vicini alla chiusura dei termini, a meno che l’emendamento presentato per il rinvio non sia accolto, è bene sapere come si paga. Il versamento deve essere effettuato tramite Modello di pagamento unificato F24, indicando il codice tributo 4034.

Cosa cambia per chi ha aderito al concordato preventivo biennale

Quest’anno bisogna fare anche i conti per chi ha aderito al concordato preventivo biennale. Il calcolo viene effettuato seguendo le regole ordinarie. Tuttavia, bisogna considerare il reddito concordato con il Fisco. È possibile comunque scegliere tra il metodo storico e il metodo previsionale, ma nel primo caso si deve aggiungere una maggiorazione se il reddito concordato con il Fisco sia maggiore rispetto a quanto dichiarato nel 2023.

Si sta discutendo su una possibile riapertura dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale. Allora, questa è la sede adatta per discutere sul possibile impatto che la nuova finestra potrebbe avere sul fronte dei versamenti delle imposte.

Come ho spiegato prima, il 2 dicembre si chiude il termine per il pagamento del secondo acconto IRPEF, in base al reddito concordato con il Fisco, nel caso in cui il contribuente abbia aderito.

Qualora si riaprissero i termini, potrebbe anche farsi strada la possibilità di consentire di pagare le somme dovute nel periodo tra il 3 e il 10 dicembre, ma versando una sanzione in base ai giorni di ritardo dal termine canonico.

Si può pagare a rate?

Questa è la domanda più gettonata delle ultime ore. In vista dell’imminente scadenza e considerato che, per il 2023, era stato previsto uno slittamento anche a rate, chi deve pagare l’acconto IRPEF si chiede quali sono le opzioni del 2024.

Ricordiamo come, nel 2023, il pagamento dell’acconto è slittato al 16 gennaio: proroga dei termini accolta con favore dalle Partite IVA.

Per il momento, ancora non si sa nulla. Ovviamente, qualora venga preso un provvedimento del genere sarà comunicato con anticipo. Si tratta, infatti, di una possibilità ancora in fase di discussione che non ha ricevuto l’approvazione definitiva, ma neanche un esito negativo.

La scadenza per il secondo acconto IRPEF, ma in generale, per il secondo acconto delle imposte sostitutive e anche dell’IRAP, rappresenta uno degli appuntamenti più importanti per i contribuenti tenuti all’adempimento.

Solitamente, il secondo acconto deve essere pagato entro il termine previsto, senza possibilità di pagare l’importo a rate. Solo nel 2023, si è verificata una situazione eccezionale alla regola, prevedendo la possibilità temporanea di pagare quanto dovuto a rate oppure in un’unica soluzione.

Scadenza secondo acconto IRPEF in sintesi

La scadenza per il pagamento del secondo acconto IRPEF si avvicina e, tra poche certezze per una possibile proroga come il 2023, ecco una sintesi in tre punti che riassume bene il contenuto dell’articolo:

  1. Scadenza acconto IRPEF 2024: il secondo acconto IRPEF è fissato al 2 dicembre 2024.
  2. Possibile proroga e rateizzazione: al momento non ci sono conferme ufficiali su una proroga, ma la discussione è in corso. Nel 2023 è stato possibile rateizzare l’importo, ma per il 2024 la situazione è ancora in fase di valutazione.
  3. Come effettuare il pagamento: deve essere effettuato tramite il Modello F24, indicando il codice tributo.