Donald Trump è stato rieletto nelle elezioni del 5 novembre con una schiacciante vittoria contro la sua avversaria democratica Kamala Harris. Il clamoroso ritorno di Trump sulla scena politica ha sollevato domande sulla direzione che prenderà il prossimo presidente degli Stati Uniti in vari ambiti nazionali e internazionali, dai dazi alle questioni belliche.
Al momento dell’insediamento, Trump sarà il primo presidente in carica con diversi processi penali a suo carico. Si prevede che i problemi legali che il tycoon dovrà affrontare possano presto scomparire.
Trump e i suoi processi penali
La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali dello scorso 5 novembre è molto più di una semplice rielezione per il tycoon. Trump affronta diversi processi penali ed è stato condannato nel mese di maggio per 34 capi di imputazione nel caso di pagamenti a Stormy Daniels in cambio del suo silenzio nel contesto di un piano per influenzare le elezioni del 2016. In quell’occasione, Trump era stato eletto per la prima volta. I democratici speravano che questi casi potessero influenzare negativamente la popolarità del candidato repubblicano ma non è andata così.
Trump è stato accusato anche in due casi federali: uno riguarda la gestione di documenti classificati trovati nella sua abitazione a Mar-a-Lago, l’altro i tentativi di ribaltare la sconfitta elettorale del 2020 contro Joe Biden, noto come il “caso del 6 gennaio”.
Il tycoon affronta accuse nello stato della Georgia per i tentativi di ribaltare i risultati del voto del 2020 in quello stato. Quattro anni fa, infatti, Biden aveva vinto la Georgia con il 49,4 per cento dei voti, superando Trump (49,24 per cento) con un margine dello 0,23.
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— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 25, 2023
Come potrebbero evolvere i processi penali di Trump dopo la rielezione?
Molti di questi casi sono in un vicolo cieco e ci si aspetta che il ritorno di Trump alla Casa Bianca possa comportare un rinvio dei processi o addirittura la loro fine. Il caso dei documenti classificati e quello del 6 gennaio sono rimasti in sospeso da tempo. Quest’ultimo non va avanti da quando la maggioranza conservatrice della Corte Suprema ha stabilito che Trump fosse parzialmente immune da processi penali per atti ufficiali commessi durante il suo incarico. Il procuratore speciale del Dipartimento di Giustizia ha ripresentato il caso sostenendo che i tentativi del tycoon non fossero collegati ai suoi doveri ufficiali. Il caso di Mar-a-Lago è stato archiviato da un giudice in Florida. Il dipartimento di Giustizia ha presentato un ricorso contro questa azione.
Secondo la politica di lunga data del dipartimento di Giustizia, risalente al 1973, i presidenti in carica non possono essere perseguiti. Quindi questi due casi non andranno avanti, infatti, l’8 novembre eventuali procedimenti per interferenza elettorale sono stati sospesi. Ancora non è chiaro quando e se saranno riaperti.
Il caso della Georgia è stato avvolto dalle polemiche dopo le rivelazioni su una relazione tra il procuratore distrettuale e il procuratore speciale. Il giudice del caso Stormy Daniels deciderà entro il 12 novembre se accogliere la richiesta di Trump di annullare la sua condanna. In caso contrario la sentenza dovrebbe essere annunciata il 26 novembre ma gli avvocati di Trump potrebbero presentare un ricorso prolungando ancora i tempi della battaglia.
Trump ha il potere di grazia per i suoi casi?
Donald Trump entrerà in carica il 20 gennaio 2025. I presidenti statunitensi hanno l’ampia aiutorità di graziare coloro che sono condannati o accusati di crimini federali. Anche se in questo caso, la maggior parte dei processi sono destinati a rimanere fermi, un ipotetico auto-perdono del presidente sarebbe senza precedenti e aprirebbe nuovi scenari legali. Dato che la grazia presidenziale viene applicata solo ai casi federali, Trump non potrebbe perdonare se stesso nel caso Daniels.