Aveva 31 anni, ne avrebbe compiuti 32 dopo qualche settimana, e stava per diventare papà. È morto in un incidente stradale il giorno di Pasquetta, il 1 aprile 2024. Ecco chi era Giorgio Spada: residente a Gallipoli, in provincia di Lecce, si era ribaltato con la sua Bmw, dopo lo scontro con un albero, mentre percorreva la statale 223.

Ora, a distanza di oltre sette mesi, la Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta per omicidio. Come riferito dai suoi familiari, il ragazzo “era minacciato” e “aveva paura”.

Chi era Giorgio Spada, morto in un incidente: si indaga per omicidio

Giorgio Spada lavorava come muratore: qualche settimana prima dell’incidente aveva scoperto che avrebbe avuto una bambina insieme alla sua compagna. Purtroppo è morto prima di poter conoscere sua figlia, che oggi ha poco più di due mesi.

La famiglia del 31enne ha sempre nutrito forti dubbi sull’incidente. La madre Raffaella Carretta e il padre Sebastiano Spada sostengono, infatti, che qualcuno abbia voluto fargli del male. A distanza di sette mesi da quel tragico giorno, dopo una querela in Procura contro ignoti, è stata aperta un’inchiesta. Le ipotesi di reato sono di omicidio colposo e/o preterintenzionale.

Stando a quanto riferito proprio dalla madre Raffaella, Giorgio si “sentiva in pericolo” e aveva ricevuto anche delle minacce.

Proprio la mattina di Pasquetta, giorno dell’incidente, ci disse che ‘non ce la faceva più’, che ‘questa non era vita’

riporta Il Corriere del Mezzogiorno. Secondo i familiari, infatti, sarebbero maturate delle tensioni nell’ambiente frequentato dal ragazzo. Hanno riferito che lui, più volte, aveva confessato di temere per la propria incolumità.

I dubbi dei genitori sulla morte del figlio

Sempre la madre Raffaella, in un post condiviso su Facebook, ha scritto qualche giorno fa:

Oltre a mio figlio avete ammazzato anche tutta la nostra Famiglia, non esiste più la serenità… Io sono convinta che, nella disgrazia che è piombata in casa nostra, ci siano dei colpevoli.

Come scrive sempre il quotidiano, a sostegno di questa tesi ci sarebbero alcuni elementi. Come delle macchie di sangue presenti sul sedile del guidatore, non corrispondenti alla posizione in cui sarebbe stato ritrovato il ragazzo. Nonché i segni di frenata sull’asfalto, che non apparterrebbero alla Bmw di Giorgio.

L’incidente stradale a Gallipoli

Giorgio Spada stava rientrando a casa dopo aver trascorso il giorno di Pasquetta insieme alla famiglia della compagna. Stava percorrendo la strada provinciale che collega la zona de “Li Sauli” di Gallipoli con Matino.

Stando alla prima ricostruzione dell’incidente, dopo aver perso il controllo del mezzo, il 32enne andò a schiantarsi contro un albero di ulivo prima di ribaltarsi. Per lui non ci fu nulla da fare.

La madre Raffaella, alcuni giorni dopo la morte del figlio, aveva già cercato testimoni su quanto accaduto:

Io lo so che ci sono persone che sanno per certo cosa sia successo quel maledetto 1° Aprile, quando mio figlio Giorgio ha perso la sua Meravigliosa Vita in quell’incidente. Aveva solo 31 anni, aveva tanti progetti, tantissime altre cose da fare. Perché non vi mettete una mano sulla coscienza? Parlate! Se avete paura di qualche conseguenza, potete farlo in forma anonima, non fate vincere sempre il male!

Ora sarà compito dell’inchiesta fare luce su quanto accaduto e verificare eventuali responsabilità. Mentre i genitori e le sorelle continuano a chiedere giustizia.

Il caso della morte di Giorgio Spada in tre punti

  • Incidente e sospetti di omicidio: Giorgio Spada, un muratore di Gallipoli, è morto in un incidente stradale il 1° aprile 2024, quando la sua BMW si è ribaltata dopo aver urtato un albero sulla statale 223. A distanza di sette mesi, la Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta per omicidio dopo la denuncia della famiglia: il sospetto è che non si sia trattato di una tragica fatalità, ma che possa esserci una responsabilità esterna.
  • Minacce e timori: I genitori di Giorgio hanno dichiarato che il ragazzo viveva nel timore per la propria incolumità. Il 31enne aveva ricevuto minacce e si sentiva “in pericolo”, tanto da confidarlo alla madre poco prima dell’incidente.
  • Elementi sospetti e richiesta di giustizia: I genitori hanno sollevato dubbi sulla dinamica dell’incidente, citando segni di frenata non compatibili con la sua auto e macchie di sangue sospette. La madre ha espressamente chiesto giustizia, invitando chiunque avesse informazioni sull’incidente a parlare, anche in forma anonima. L’inchiesta è ora in corso per fare chiarezza su quanto accaduto.

Un esempio di omicidio arrivato a una svolta dopo diverso tempo è quello di Angelo Vassallo, ucciso 14 anni fa: quattro uomini sono stati arrestati il 7 novembre 2024.