I funerali di Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata a un albero nel giardino di casa a Piazza Armerina, in provincia di Enna, sono stati rinviati. Erano previsti nel pomeriggio di oggi, 8 novembre 2024: ma la salma è stata sequestrata dalla Procura dei minori di Caltanissetta. Una possibile svolta nel giallo del suicidio della ragazza, morta martedì 5 novembre dopo essere tornata prima da scuola.

La madre, nei giorni scorsi, aveva detto: “Me l’hanno ammazzata”. Mentre la sorella, intervistata da Ore14, programma di Raidue, ha parlato di alcune immagini “intime” condivise sulle chat. Si fa strada quindi l’ipotesi che dietro al gesto possano esserci il revenge porn ed episodi di bullismo.

Larimar Annaloro morta suicida a 15 anni a Piazza Armerina, sequestrata la salma

Larimar Annaloro si era trasferita a Piazza Armerina dalla Lombardia circa un anno fa, insieme ai genitori e ai fratelli. Frequentava il liceo scientifico e, come confermato anche dai familiari, si era perfettamente integrata. Eppure era finita per essere vittima di “malelingue” come avrebbe raccontato un amico citato dal Corriere della Sera.

La Procura di Enna, che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti e aveva disposto l’esame esterno e tossicologico, ha trasmesso gli atti a quella minorile, che segue il caso dato il coinvolgimento di giovanissimi. Da qui la decisione di procedere con il sequestro della salma. Anche l’autopsia, a questo punto, potrebbe essere disposta nelle prossime ore dalla Procura dei minori.

Stando a quanto ricostruito, il giorno del suicidio la ragazza avrebbe discusso violentemente con una con una compagna di scuola, che l’aveva accusata di averle “rubato il fidanzato”. Larimar sarebbe stata poi accerchiata da altre studentesse, che le avrebbero rivolto degli insulti. Durante questo litigio, avvenuto durante la ricreazione, sarebbe emersa l’esistenza di foto intime che sarebbero circolate in alcune chat.

Alla scena avrebbero assistito diversi studenti, ma nessuno sarebbe intervenuto per difendere la 15enne. Una circostanza confermata anche dalla sorella della ragazza, intervistata dal programma di Rai Due Ore 14 ieri 7 novembre.

La sorella della 15enne: “So di foto scattate a lei e mandate”

Mi sembra di vivere in un horror, queste cose le ho sempre viste in televisione. Mia sorella non l’avrebbe mai fatto

ha raccontato in lacrime la sorella maggiore della ragazza, rimasta a vivere in Lombardia.

Era troppo intelligente, amava troppo i miei genitori. Non si sarebbe mai fatta trovare in queste condizioni. Se vogliono far passare che era depressa, non è vero. Aveva la media dell’otto a scuola. Questo litigio è avvenuto, lo sa tutta la scuola, io l’ho saputo da professoresse. So di foto fatte a mia sorella e mandate. Mia sorella non si è ammazzata, assolutamente no, tutte le ragazzine la odiavano

ha aggiunto. Il video dell’intervista è stata condivisa anche sui social.

La ricostruzione delle sue ultime ore

La madre ha raccontato di essere andata a prendere Larimar insieme al marito a scuola il giorno in cui poi si è suicidata. Erano stati chiamati perché la 15enne era tornata in classe dopo la ricreazione e si era sentita male.

Piangeva e mi stava per raccontare la causa del litigio, poi si è interrotta perché c’era mio marito

ha riferito la donna al Corriere. Dopo averla lasciata a casa, è uscita per andare a fare la spesa. Rientrata circa quaranta minuti dopo, ha trovato la figlia impiccata a un albero con la corda di un’altalena. Un dolore enorme per tutti i suoi familiari e per gli amici di Larimar, che oggi chiedono di fare chiarezza su quello che è avvenuto.

Il caso di Larimar Annaloro in tre punti

  • Il litigio a scuola e il suicidio: Larimar Annaloro, 15 anni, ha avuto un violento litigio a scuola con una compagna di classe. Dopo aver chiamato i genitori per tornare prima a casa, si è suicidata impiccandosi a un albero del giardino.
  • Le indagini: la Procura dei Minori di Caltanissetta sta indagando sulla vicenda e ha richiesto il sequestro della salma. I funerali, previsti per oggi 8 novembre, sono stati quindi rinviati. È stata aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio legata probabilmente a revenge porn e bullismo.
  • La testimonianza della sorella: secondo quanto raccontato dalla sorella della 15enne alla trasmissione Ore14, le sarebbero state scattate foto “intime”, poi condivise su alcune chat.

La storia di Larimar ricorda quella di Leonardo, morto suicida a Senigallia lo scorso ottobre, vittima di bullismo secondo i suoi familiari.