Lo sciopero dei trasporti non si fermerà fin quando non ci sarà un rinnovo del contratto nazionale che sarà ritenuto soddisfacente. Il messaggio dei sindacati presenti in piazza a Porta Pia a Roma, sotto al ministero delle Infrastrutture, è chiaro: o i lavoratori del settore saranno ascoltati o i disagi per i cittadini proseguiranno nei prossimi mesi.

Non ci sono solo Cgil e Uil in piazza nella giornata di oggi 8 novembre 2024. Anche alcuni esponenti dell’opposizione hanno mostrato il loro supporto nei confronti di chi lavora nei trasporti. Era presente oggi a Castro Pretorio anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che ha ribadito la sua vicinanza a chi oggi chiede condizioni contrattuali migliori.

Questo è solo un antipasto in vista delle due manifestazioni nazionali del 15 e del 29 novembre. Sono intervenuti in piazza il segretario della Cgil Maurizio Landini e quello della Uil Pierpaolo Bombardieri, spiegando quali sono gli obiettivi della protesta e contestando le scelte del governo Meloni. Il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi ha anticipato, dopo le proteste odierne, che il prossimo martedì ci sarà un tavolo sul trasporto pubblico.

Sciopero dei trasporti del 8 novembre 2024: la voce dei sindacati

L’obiettivo di oggi era creare disagio per dare consapevolezza agli abitanti delle principali città italiane sulla condizione degli operatori del settore dei Trasporti. Non si tratta certo del primo sciopero di questi ultimi mesi: da settembre i lavoratori e i sindacati hanno portato allo stop dei servizi essenziali nelle principali città.

La manifestazione romana si è svolta sotto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere a gran voce il rinnovo del contratto nazionale con riguardo delle condizioni di chi lavora nel settore. Il segretario della Cgil Maurizio Landini a margine della manifestazione ha ribadito che il ministero deve smettere di tagliare i fondi e tenere conto delle richieste di chi ha riempito la piazza quest’oggi:

“Continuo a pensare che di fronte a quello che sta succedendo serve una rivolta sociale. È in discussione la libertà di esistere delle persone: come fa uno a essere libero se è precario? Se non arriva alla fine del mese pur lavorando? Se i servizi fondamentali non vengono realizzati, se si continua a tagliare e non si vanno a prendere i soldi dove sono”

Landini ha poi ribadito che le proteste proseguiranno fin quando il ministero non verrà in conto agli operatori:

“La rivolta sociale è la condizione perché le persone si mettano inseme per cambiare questa condizione, tutti gli strumenti democratici devono essere utilizzati: lo sciopero, le manifestazioni, i referendum e l’assunzione di una responsabilità”

Bombardieri (Uil): “Salvini dica cosa ha fatto in due anni”

Presente anche il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri alla manifestazione per lo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico davanti al ministero dei Trasporti. Bombardieri ha risposto al ministro Salvini che aveva accusato i lavoratori del settore di “essere ridicoli“. Secondo il segretario della Uil il titolare del dicastero ha fatto molto poco negli ultimi due anni:

“Salvini ha definito questi lavoratori e queste lavoratrici ridicoli. Ma lui dovrebbe spiegare che cosa ha fatto per aumentare i contratti, perché noi oggi sappiamo di recare un danno all’utenza, ce ne scusiamo, ma stiamo combattendo anche per loro, per avere mezzi migliori, per avere sistemi di sicurezza in grado di garantire i lavoratori e l’utenza e per il rinnovo del contratto.

Bombardieri ha poi ribadito che le proteste proseguiranno fin quando tutti i lavoratori del Tpl non avranno condizioni di lavoro accettabili:

“I lavoratori del Tpl si ritrovano con il contratto scaduto, subiscono aggressioni, non hanno sicurezza. Tutti temi su cui noi chiediamo al Governo risposte concrete. La presenza di queste persone, qui, dovrebbe far riflettere tutti, non bisogna definire queste persone ridicole o estremiste”

Schlein in piazza: “Non mangio caviale, non sopporto le purghe”

C’era anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein alla manifestazione di oggi. L’esponente dem ha detto già nei giorni scorsi che il suo partito sarebbe stato vicino alle richieste dei lavoratori e ai sindacati. Il prossimo appuntamento è il 29 novembre quando ci sarà la mobilitazione nazionale voluta da Cgil e Uil:

“È importante per noi stare a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici del trasporto pubblico locale. Il governo sta tagliando ed è inaccettabile. I lavoratori si trovano in condizioni di fare il loro lavoro, i pendolari non riescono arrivare a lavoro in tempo. 120 milioni per il 2025 non sono minimamente sufficiente per un fabbisogno che i sindacati stimano in 1,7 miliardi.

Schlein parla anche dell’inflazione e delle difficoltà in cui il governo ha lasciato i cittadini:

“C’è stata in mezzo l’inflazione, così si tagliano anche i servizi ai cittadini. Non è accettabile e bisogna mettere questi lavoratori in condizione di fare bene il loro lavoro, per un servizio pubblico fondamentale”

Non manca poi un riferimento all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni:

“Io di caviale non ne ho mai mangiato, ma nemmeno posso sopportare che i lavoratori vengano purgati con olio di ricino; quindi continueremo a stare al loro fianco. Meloni si occupi, invece, del salario minimo che ha negato a 3 milioni e mezzo di lavoratori e lavoratrici che non ce la fanno più e non arrivano a fine mese anche se lavorano”

Il viceministro Rixi: “Abbiamo ricevuto i sindacati”

A margine della manifestazione ha parlato anche il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi che ha ribadito che le delegazioni dei sindacati sono stati ricevuti e che nei prossimi giorni si parlerà di trasporto pubblico:

“Oggi abbiamo fatto l’incontro con i sindacati e abbiamo confermato il fatto che martedì convocheremo anche con la parte datoriale, il Mef e il ministero del Lavoro un tavolo per affrontare il tema del contratto e anche sui temi relativi strutturalmente alla gestione del trasporto pubblico locale”

Appuntamento al prossimo martedì quindi quando si terrà un tavolo per la riforma del Tpl. Il ministero ora dovrà lavorare per garantire il rinnovo dei contratti scaduti da un anno e far cessare la protesta in corso da diversi mesi.

Cosa è successo oggi a Porta Pia?

  • Motivazioni della protesta: I sindacati (Cgil, Uil) e i lavoratori del settore trasporti hanno organizzato uno sciopero a Roma per chiedere il rinnovo del contratto nazionale, migliori condizioni di lavoro e un aumento dei finanziamenti per il trasporto pubblico locale (Tpl), che da mesi sono sotto pressione.
  • Critiche al governo: I leader sindacali, come Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, hanno accusato il governo, in particolare il ministro Salvini, di non aver fatto abbastanza per migliorare le condizioni dei lavoratori e di aver tagliato i fondi necessari a garantire un servizio pubblico adeguato.
  • Reazioni politiche e prossimi passi: Elly Schlein (Partito Democratico) ha espresso solidarietà ai lavoratori, criticando i tagli del governo, mentre il viceministro Edoardo Rixi ha annunciato un incontro con i sindacati il 12 novembre per discutere del rinnovo contrattuale e delle riforme necessarie nel settore del Tpl.
  • Prolungamento delle proteste: Le proteste non si fermeranno fino a quando il governo non accoglierà le richieste dei lavoratori, con ulteriori manifestazioni programmate per il 15 e il 29 novembre. I sindacati hanno dichiarato che continueranno a utilizzare tutti gli strumenti democratici, come scioperi e manifestazioni, per ottenere il rinnovo del contratto e migliori condizioni di lavoro.