Alla Fiorentina è arrivato nell’estate del 2023 al termine di una lunga telenovela di mercato che ha coinvolto anche la Roma. Investimento importante quello della società del presidente Commisso, che per portare in Italia Lucas Beltran, strappandolo alla concorrenza giallorossa (e di altri club stranieri) ha versato al River Plate 25.5 milioni di euro (bonus compresi). Nella sua prima stagione in maglia Fiorentina, però, Beltran non è esploso: ambientamento più complicato del previsto e qualche problema tattico di troppo. Sei gol in 32 presenze di Serie A e 4 in Conference League: questo lo score della sua prima annata italiana.

E nella stagione attuale l’inizio non era stato dei più confortanti. Beltran fatica a trovare spazio, con Palladino che – pur stimandolo – opta per altre scelte. Anche perché in estate la Fiorentina investe tanto su Gudmundsson, destinato a togliere ulteriore spazio proprio all’argentino. Ma qui entra in gioco il destino, oltre che l’intuizione di Palladino e la bravura dello stesso Beltran. Con l’infortunio muscolare dell’islandese, il nuovo allenatore della Fiorentina punta forte sull’ex River Plate a cui assegna un ruolo nuovo o quasi. Beltran viene schierato da trequartista subito alle spalle della punta e non da punta unica, come spesso impiegato in passato. Un ruolo nel quale anche Italiano aveva provato Beltran, senza però riscontri positivi.

La svolta con Palladino: ora Beltran è al centro della Fiorentina

Nello scacchiere tattico di Palladino invece Beltran dimostra di trovarsi decisamente bene. L’attaccante sa cucire il gioco, è bravo a dialogare con i compagni e ha un’intesa naturale con Kean. I due in campo si fanno bene a vicenda e i risultati lo testimoniano, con la Fiorentina che vola in campionato. Beltran inoltre è bravissimo nell’interpretare la partita: svaria tanto e non dà punti di riferimento agli avversari, garantendo alla Fiorentina quel tocco di imprevedibilità in più che sta facendo la differenza.

I numeri poi non mentono: Beltran ha già messo a segno due gol e fornito due assist in 7 gare di campionato e per Palladino è diventato un insostituibile, come testimoniano le quattro gare di fila da titolare in Serie A. L’argentino sta dimostrando di essere un tuttofare del reparto offensivo e anche quando Gudmundsson rientrerà dall’infortunio, difficilmente Beltran resterà in panchina. L’ex River, al di là delle normali rotazioni, è ormai un titolare per la Fiorentina di Palladino.