Vladimir Putin si è congratulato con Donald Trump per la sua vittoria alle elezioni americane 2024, elogiandolo come un “uomo coraggioso”. Durante un discorso nella città russa di Sochi, il leader russo ha sottolineato le difficoltà affrontate da Trump durante il suo primo mandato, dichiarando che era stato “braccato da tutte le parti.” Putin ha inoltre espresso interesse per l’affermazione di Trump secondo cui sarebbe in grado di porre fine al conflitto in Ucraina, una proposta che, secondo il presidente russo, “merita almeno attenzione.”

Putin, Trump e la “fine del vecchio ordine mondiale”

Oggi si assiste a una sorta di triangolo diplomatico, con gli Stati Uniti guidati dal presidente Trump, l’Europa riunita a Budapest e la Russia rappresentata da Putin al Forum di Valdai, un appuntamento annuale che si tiene dal 2004. È un momento in cui ciascuna potenza espone la propria visione del nuovo assetto globale. Putin, in particolare, coglie l’occasione per dichiarare che il “vecchio ordine mondiale è ormai tramontato” e che ora si sta combattendo per costruire un nuovo equilibrio, basato non tanto su una competizione di potere quanto su uno scontro di principi.

Nonostante durante la campagna Putin avesse scherzosamente espresso un sostegno alla vittoria di Kamala Harris, la sua preferenza per Trump è emersa chiaramente: Mosca vede in lui un elemento che, come nel 2016, potrebbe creare disordine a vantaggio della Russia. Questa volta, Putin sembra prestare particolare attenzione alle dichiarazioni di Trump e del suo vice, JD Vance, che intendono fermare l’invio di aiuti militari all’Ucraina.

Preoccupazioni europee e Ucraina

Durante la campagna elettorale, Trump aveva dichiarato di poter risolvere il conflitto in Ucraina in appena un giorno, pur senza specificare come. Il suo ritorno alla Casa Bianca ha sollevato preoccupazioni in Ucraina e tra gli alleati europei, molti dei quali temono che Trump possa ridurre, o persino interrompere, gli aiuti militari a Kiev.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (in un recente tweet) ha dichiarato di aver avuto una conversazione “calorosa” e “produttiva” con Trump, ma ha sottolineato la necessità di mantenere un’interazione positiva tra Europa, America e Ucraina.

Anche il primo ministro britannico Keir Starmer ha rassicurato Zelensky sul fermo sostegno del Regno Unito all’Ucraina, mentre il premier ungherese Viktor Orbán ha indicato che i rapporti commerciali tra Stati Uniti ed Europa potrebbero divenire più complessi sotto l’amministrazione Trump.

Secondo il Wall Street Journal, una proposta del team di Trump includerebbe l’idea di congelare i fronti attuali e costringere Kiev a sospendere ogni discorso sull’adesione alla NATO per i prossimi 20 anni, mentre gli Stati Uniti continuerebbero a fornire armi per scoraggiare nuovi attacchi russi.

Di fronte a questa prospettiva, il capo della NATO, Mark Rutte, ha tentato di sensibilizzare Trump sull’importanza di mantenere il sostegno a Kiev, sottolineando come la collaborazione tra Corea del Nord, Iran, Cina e Russia contro l’Ucraina rappresenti una minaccia diretta anche per gli USA. Durante un incontro dei leader europei a Budapest, Rutte ha dichiarato che la tecnologia russa, fornita alla Corea del Nord, potrebbe rappresentare una minaccia futura per gli Stati Uniti e per l’Europa continentale.

Dopo quasi tre anni di guerra in Ucraina, in molti credono che un negoziato sia ormai inevitabile, soprattutto se Trump dovesse ridurre gli aiuti a Kiev. Nonostante Mosca abbia occasionalmente dichiarato di essere aperta a colloqui, resta riluttante ad accettare qualsiasi compromesso che non equivalga a una resa ucraina. Putin ha ribadito che un accordo per la pace richiederebbe la neutralità dell’Ucraina e la rinuncia a ogni ambizione di adesione alla NATO, poiché altrimenti verrebbe usata “contro gli interessi della Federazione Russa”.

Tuttavia, Putin ha chiarito che questa neutralità non riguarderebbe i territori ucraini già occupati dalla Russia: ha affermato che i futuri confini dell’Ucraina dovrebbero riflettere la “volontà sovrana” delle persone in quelle aree, suggerendo l’intenzione di mantenere il controllo sulle zone annesse. In risposta, il presidente ucraino Zelensky ha definito le richieste di cessate il fuoco “pericolose” e “irresponsabili” senza garanzie di sicurezza reali per l’Ucraina, ribadendo la necessità di un piano chiaro per la pace.

Putin pronto a incontrare Trump

Putin, nel suo lungo discorso, ha affrontato vari temi, compreso il tentato attentato a Trump avvenuto a luglio. Ha elogiato il comportamento di Trump, definendolo “coraggioso” per aver alzato il pugno e aver gridato “combatti” prima di essere portato via. Putin ha anche ribadito che la Russia è disposta a negoziare, purché si rispettino gli interessi reciproci, ed ha criticato l’Occidente per il suo “avventurismo” in Ucraina, accusandolo di avvicinarsi pericolosamente a una “linea rossa” con la Russia.

Ha inoltre lamentato il mancato riconoscimento della Russia come partner alla pari dopo il crollo dell’Unione Sovietica, mentre il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha ironizzato su un commento della vicepresidente Kamala Harris, chiarendo che Putin non ha alcuna intenzione “di mangiare Trump a pranzo.”

Putin ha espresso la propria disponibilità a un confronto con Trump, sottolineando come altri leader mondiali, che in passato lo contattavano regolarmente, abbiano ora interrotto i contatti. Da parte sua, Trump ha dichiarato in un’intervista che, pur non avendo ancora parlato con Putin, si aspetta una telefonata a breve. “Penso che ci sentiremo presto,” ha affermato.