Alzi la mano chiunque abbia passato intere mattine a guardare le disastrose avventure del pinguino Pingu e della sua famiglia trasmesse su Rai1 e Rai 2. Per ben sei intere stagioni e un quantitativo infinito di repliche, il goffo uccello dell’Antartide ci ha tenuti incollati al piccolo schermo con i suoi “Noot! Noot!” e dialoghi incomprensibili.
Eppure generazioni di bambini (eh, sì, la serie va avanti sin dal 1990) si sono lasciate incantare da quel piccolo pennuto nero e bianco. E, adesso, proprio la serie animata, creata da Otmar Gutmann e Erika Brueggemann, tornerà in tv con una nuova settima stagione.
Scopriamo insieme qualche curiosità in più sul fiammante ritorno di Pingu e dei suoi amici.
Il grande ritorno di Pingu in tv: l’annuncio del progetto della nuova serie
Lo studio Aardman non avrebbe potuto fare regalo più bello per questo natale: l’annuncio della produzione di una nuova stagione di Pingu, il celebre pinguino antartico. L’uccello 5enne e le sue mille avventure torneranno in televisione.
Purtroppo, non è dato sapere quando di preciso, né quando comincerà effettivamente la produzione del cartone in stop-motion. Tuttavia, la notizia sta già facendo sognare i fan del piccolo amico d’infanzia. Dallo Studio che ha dato vita a “Wallace e Gromit” e a “Galline in fuga“, i creatori del corto animato per bambini, Otmar Gutmann ed Erika Brueggemann, potrebbero rimettere mano al progetto.
Intanto, il coinvolgimento di Mattel, che ne detiene i diritti dal 2011, è una certezza sulla volontà di riportare in vita il piccolo personaggio, come dice il responsabile del franchising Josh Silverman:
Quando abbiamo deciso di riportare in vita Pingu, la collaborazione con il team creativo di alto livello di Aardman era d’obbligo. Con la magia della stop-motion di Aardman e il fascino universale di Pingu che lo ha reso un successo sui social media, siamo entusiasti di creare nuove storie piene di neve sul nostro pinguino preferito che sicuramente riscalderanno i cuori di tutto il mondo
Trama, episodi e doppiatori
Fin dalle prime conversazioni con Mattel, abbiamo sentito un’immediata e forte connessione nel nostro comune amore per Pingu, nel fascino autentico dell’IP originale e nella comicità che trascende le barriere linguistiche per parlare al pubblico di tutto il mondo. Aardman e Pingu sono una combinazione naturale e allettante. Il fascino dell’animazione stop frame, l’irriverenza eccentrica e la narrazione incentrata sui personaggi si allineano perfettamente al nostro approccio creativo. Ci sono così tante storie da raccontare che non vediamo l’ora di iniziare
Queste le parole di Sarah Cox, direttrice responsabile creativa di Aardman, che lasciano intendere alcuni dettagli sulla futura serie tv. Innanzitutto, pare proprio che il progetto si ricollegherà alla trama originale, mantenendo gli stessi personaggi e creando episodi autoconclusivi.
Il protagonista assoluto sarà – ovviamente – Pingu, pinguino di 5 anni che vive in un igloo nell’Antartide. Il pennuto gentile ed educato, ma capriccioso sarà accompagnato, come sempre, dal migliore amico Robby la foca, dalla sorellina Pinga, dai genitori e dal nonno musicista. Nella nuova serie anche la fidanzatina Pingi e gli amici Pingo, Pingg, Pongi e Punki.
A dare voce al piccolo amico e a cimentarsi nel fantomatico penguinese il doppiatore Carlo Bonomi (scomparso nell’agosto del 2022) nei primi 104 episodi, mentre dall’episodio 105 da Marcello Magni, David Sant e Alberto Chindamo. Sul nuovo cast, perciò, si dovranno attendere notizie.
Per quanto riguarda gli episodi, invece, non è dato sapere se rispetteranno il numero di 26, come per le precedenti stagioni.
Il Pingu delle origini: la fortuna di quei 35 secondi
Caratterino tutto pepe, versetti buffi e avventure divertenti hanno fatto la fortuna di Pingu sin dalla sua prima tv nel ’90. Ma come è iniziato tutto? Perché creare un cartone animato in stop-motion?
La risposta si trova nella brillante idea di Otmar Gutmann di realizzare un cortometraggio di soli 35 secondi. È il 1980 e la tecnica utilizzata è lo stop-motion. Tutta la storia racchiusa in quei pochi secondi ruota attorno a un pinguino che scappa da un orso polare.
Sei anni di lavoro dopo esce fuori un episodio pilota di 7 minuti “Pingu: una storia per bambini in età prescolare“, proiettato in anteprima al Festival di Berlino del 1987. La critica impazzisce per l’uccello goffo e il suo creatore viene contattato dalla tv svizzera, la SF DRS, per la realizzazione di una intera serie animata.
Comincia così l’avventura del pinguino Pingu in tv, i cui primi 104 episodi vengono scritti a 4 mani da Gutmann e Silvio Mazzola e poi animati, usando dei personaggi fatti d’argilla (processo che prende il nome di Claymation).
Il cartone animato ha talmente tanto successo che, nel ’93, persino il produttore David Hasselhoff pubblica un brano dedicato al pinguino, la “Pingu Dance“. Parte del singolo sarà, successivamente, usato come sigla iniziale della serie animata.
La fama di “Noot! Noot!” è talmente grande, che nessuno riesce a fare a meno di Pingu e ne viene addirittura fatto anche uno special della durata di ben 25 minuti, intitolato “Pingu alla festa di matrimonio“. Qui, per la prima volta viene mostrata una famiglia di pinguini totalmente verdi.
Oltre al gioioso annuncio sulla nuova serie di Pingu, a breve (speriamo) in tv, un’altra notizia fa battere il cuore dei fan. Parliamo della quinta stagione di “Stranger Things“, della quale è stato rilasciato il trailer ufficiale.
Pingu, cosa sappiamo dell’uscita della nuova serie in tv
- Il ritorno di Pingu in tv: Dopo anni di repliche e sei stagioni di successo, Pingu tornerà con una nuova settima stagione, grazie alla collaborazione tra lo studio Aardman e Mattel. La produzione è ancora in fase di sviluppo, ma l’annuncio ha già entusiasmato i fan del celebre pinguino.
- Nuove avventure e personaggi: La serie manterrà i personaggi originali come Pingu, il suo amico Robby la foca, la sorellina Pinga, e il nonno musicista. Tra le novità, ci sarà anche la fidanzatina Pingi e nuovi amici. Le storie seguiranno la struttura della serie originale, con episodi autoconclusivi.
- L’origine del successo: Pingu nasce nel 1980 come cortometraggio in stop-motion di soli 35 secondi. Il progetto cresce fino a diventare una serie animata, lanciata nel 1990, che conquistò il pubblico grazie alla sua comicità senza parole e all’uso innovativo della tecnica di animazione Claymation.
- Fama e impatto culturale: Pingu è diventato un fenomeno globale, con il suo celebre “Noot! Noot!” che ha ispirato anche una canzone (la Pingu Dance), e ha mantenuto una grande popolarità nel tempo, diventando un classico per bambini.