Alto un metro e 81, peso 59kg, corporatura esile, occhi marroni e capelli di media lunghezza biondo sabbia. Chi è Jason Osborne, scomparso da Firenze, il 30 ottobre 2024 in circostanze ancora da accertare.

Di origine canadese, il trentenne si trovava in Italia nel mese di ottobre per una vacanza di piacere. Durante la sua breve esperienza a Roma, è stato derubato dei suoi effetti personali, compreso lo smartphone e potenzialmente di denaro contante.

Negli ultimi mesi numerosi turisti e abitanti della capitale sono stati vittima di borseggiatori, presenti sia all’interno delle metropolitane, bus di linea e nelle zone di maggiore affluenza, tutti punti in cui i furti possono essere effettuati più facilmente.

La città al momento conta 2 milioni di persone, oltre i curiosi presenti da tutte le parti del mondo, con un aumento delle comitive di circa il 12% rispetto il 2023.

Successivamente, il giovane si sarebbe spostato presumibilmente a Firenze e dallo scorso mercoledì, nessuno ha avuto più sue notizie.

Ritrovare una persona, dunque, sprovvista di cellulare e senza una conoscenza dell’italiano, è come cercare un ago in un pagliaio. Nonostante tutto, il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, è al lavoro sul caso, offrendo il loro aiuto e supporto ai parenti del ragazzo.

Tag24 ha intervistato in esclusiva un responsabile dell’ente di volontariato, al fine di ricevere maggiori informazioni su questa travagliata vicenda.

Jason Osborne, il 30enne scomparso da Firenze, il 30 ottobre: intervista al Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV

Al telefono con Tag24, il referente del Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, impegnato nelle ricerche insieme ad altri volontari dell’associazione, ha spiegato gli ultimi spostamenti del 30enne prima di diventare totalmente irreperibile alle telefonate dei familiari.

Prima il furto avvenuto a Roma, dove gli sono stati sottratti indebitamente i suoi effetti personali, successivamente la singolare partenza direzione Firenze e infine, la misteriosa sparizione: il principale punto di domanda per i genitori, in apprensione dall’altro capo del mondo per l’amato figlio.

“Jason è arrivato prima nella Capitale, dove è stato derubato dei suoi averi. Successivamente, una volta psicologicamente ripresosi da questo spiacevole evento, sembra aver preso un treno diretto a Firenze. Arrivato lì, si è recato al pronto soccorso cittadino ed è stato aiutato” spiega il CSRC OdV.

“Ha riferito di non aver bisogno di cure particolari e di essere stato aggredito nella Città Eterna. È stato assistito dalla struttura sanitaria e successivamente dai servizi sociali di Firenze. Purtroppo non parla italiano ma soltanto inglese…” prosegue il volontario.

“È approdato in un servizio d’assistenza diurna, gli è stato fornito un biglietto per ritornare nuovamente nella Capitale e successivamente era stato programmato il suo ritorno in Canada, ma lì, purtroppo per motivi ancora da accertare, non c’è mai arrivato” conclude.

Jason Osborne, l’identikit del 30enne: come riconoscerlo

“Potreste avvistare Jason Osborne in potenziale stato confusionale e in condizione di fragilità, a causa del recente furto, che lo ha emotivamente turbato” prosegue il volontario del CSRS OdV.

“Ha i capelli lunghi esattamente come nelle foto allegate e nonostante non sia noto il suo abbigliamento al momento della scomparsa, potrebbe indossare abiti femminili” spiega.

“Se lo vedete, potete chiamare al nostro numero di cellulare +39 388184493 e al servizio d’emergenza al 112. Potrebbe aver bisogno di cure e vi chiediamo di attenzionare i centri di assistenza per senzatetto e gli ospedali”.

“Ogni segnalazione può contribuire al suo ritrovamento sano e salvo. I familiari, gli amici in Canada, sono estremamente preoccupati per il 30enne e si auspicano di riabbracciarlo quanto prima” conclude.

Proseguono le ricerche di Riccardo Branchini, il 19enne scomparso da Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino il 12 ottobre 2024.

Tag24 ha intervistato in esclusiva il legale dei genitori dell’adolescente riguardo l’arrivo di strane telefonate ai loro smartphone: scherzi telefonici, mitomani e falsi avvistamenti.

I coniugi, da alcune settimane, vittima di molestie tramite sistemi di messaggistica telematica, hanno conservato tutto il materiale in vista di una potenziale denuncia, sempre mediante l’avvocato incaricato.