Fiducia nel campo largo e nelle grandi alleanze: è quanto dice Walter Verini, senatore del PD. Parlando a Tag24, il senatore umbro ha commentato gli appuntamenti elettorali regionali che attendono i dem e anche la querelle fra il PD campano e la direzione nazionale, con il primo che ha deciso di appoggiare il terzo mandato di Vincenzo De Luca.
Come accennato però ci sono anche le elezioni in Umbria e in Emilia-Romagna di metà novembre 2024. Verini crede nelle possibilità di vittoria del “campo largo” e dei candidati del centrosinistra, rappresentanti in Umbria da Stefania Proietti e in Emilia-Romagna da Michele De Pascale: “Sono alleanze nate dal basso, nessuna imposizione dall’alto”.
Elezioni Umbria 2024, Verini: “Una grande maggioranza per la vittoria”
Il 2024 continua a presentare i suoi appuntamenti elettorali anche in Italia, e non soltanto in Europa e nel mondo. La vittoria del centrodestra in Liguria, con il sindaco di Genova Marco Bucci che è diventato presidente di regione, ha posto un freno alle speranze di vittoria per il centrosinistra o “campo largo” che dir si voglia.
Le elezioni in Umbria si terranno negli stessi giorni di quelle in Emilia-Romagna, nel 17-18 novembre 2024. Per il centrosinistra non sembra tirare una buona aria, con le varie branche regionali del PD in difficoltà ad accettare alcune decisioni della segreteria di Elly Schlein.
Se Andrea Orlando è stato alla fine “imposto” al PD ligure, che ha dovuto anche accettare la decisione del M5S di non avere con sé Italia Viva con il proprio logo, in Umbria ciò invece non è accaduto: Stefania Proietti sarà la candidata unica del centrosinistra e ad appoggiarla ci sarà anche il partito di Matteo Renzi nella lista “Civici Umbri”.
Del risultato è soddisfatto anche il senatore dem Walter Verini, originario della città umbra di Città di Castello. Verini ritiene che Proietti sarà la candidata migliore per battere il centrodestra e per aiutare i cittadini umbri ad avere risposte soprattutto per quanto riguarda la sanità. In Umbria molte cliniche sono private e per il senatore ciò è un segno che la sanità pubblica in quella regione non funziona.
Il processo che ha portato alla scelta di Proietti è stato all’insegna della collaborazione e della concordia fra le varie forze politiche e ogni esponente sta portando il suo mattoncino alla causa. Verini afferma con un certo ottimismo che le alleanze strette dal PD possono sopravvivere grazie alle vittorie:
In questi giorni siamo impegnati, anche io personalmente nella mia regione, e onestamente ci sono molte possibilità di vittoria… Le vittorie aiutano sempre, anche se non è che dai risultati dipenderà quello che farà De Luca, ma certamente le alleanze molto larghe che abbiamo saputo costruire sono state naturali.
Elezioni Emilia-Romagna 2024, Verini: “Siamo impegnati per costruire un progetto comune”
Anche in Emilia-Romagna c’è un’ampia coalizione che sostiene il candidato di centrosinistra Michele De Pascale. In questa regione le alluvioni degli ultimi anni hanno portato il tema del cambiamento climatico e dei suoi effetti al centro del dibattito fra i vari partiti, con la regione emiliano-romagnola che aspetta ancora le risorse economiche necessarie alla ricostruzione dal governo.
Verini elogia il modo con il quale è stato scelto De Pascale, partito dall’amministrazione di Ravenna per diventare un nome spendibile anche a livello regionale. Nel ragionamento del senatore del PD ogni elezione ha la propria dinamica e ogni regione funziona a modo diverso.
Torna poi l’idea che ogni vittoria regionale può aiutare il “campo largo” anche a livello nazionale:
Non c’è stato bisogno né di imposizioni né di ordini dall’alto, ma sono nate dal basso, perché Stefania Proietti governa con questa brutta parola del “campo largo” da anni nella sua Assisi… Penso che queste alleanze aiuteranno il dialogo anche a livello nazionale, naturalmente le vittorie che sono molto possibili sia in Emilia che nella nostra Umbria saranno un bel carburante.
Cosa succederà al campo largo dopo le regionali in Liguria?
La vittoria del centrodestra in Liguria, come detto, ha posto un brusco stop al lavoro fatto principalmente dal PD e dalla sua leader Elly Schlein. Resta ancora lei la più convinta del coinvolgere anche il M5S nel suo progetto di grande coalizione, con altri partiti come AVS e +Europa che portano anche i loro voti.
Le elezioni liguri però hanno mostrato un risultato molto diverso dalle attese: i pentastellati hanno preso meno voti rispetto ad AVS e sono stati additati da molti per aver posto troppi veti, persino poco prima della presentazione delle liste elettorali.
Il M5S aveva detto no a Matteo Renzi e ad Italia Viva, portando con ogni probabilità ad un’emorragia di voti moderati che hanno preferito votare Bucci invece che Orlando. Il basso risultato elettorale è stato accolto in silenzio all’interno dei pentastellati, con il leader Giuseppe Conte che punta tutto sulla Costituente per capire se ha ancora il polso del partito.
I 3 punti salienti dell’articolo, dalle grandi alleanze in Umbria alla campagna elettorale in Emilia-Romagna
- Ottimismo per le alleanze del centrosinistra: Walter Verini, senatore del PD, esprime fiducia nelle alleanze del “campo largo” per le elezioni regionali del 2024, in particolare in Umbria e Emilia-Romagna. Sostiene che queste coalizioni, nate dal basso, siano naturali e abbiano buone possibilità di vittoria, con Stefania Proietti in Umbria e Michele De Pascale in Emilia-Romagna come candidati forti.
- Lotta interna al PD e alleanze strategiche: nonostante alcune difficoltà interne al PD, come nel caso della campagna in Liguria e delle divergenze con il M5S, Verini crede che la collaborazione tra diversi partiti sia fondamentale per vincere a livello locale e nazionale. In Umbria, la candidatura di Proietti è il risultato di un ampio consenso tra le forze politiche, e anche in Emilia-Romagna la coalizione è solida.
- Sfide e implicazioni per la politica nazionale: le elezioni regionali, secondo Verini, sono cruciali non solo per le singole regioni, ma anche per il “campo largo” a livello nazionale. Le vittorie locali, come quelle potenziali in Umbria e Emilia-Romagna, potrebbero alimentare il dialogo e rafforzare le alleanze, sostenendo anche la strategia di Elly Schlein di una coalizione ampia, nonostante i recenti fallimenti in Liguria.