A Madrid, sponda Real, non vivevano un periodo così buio da tempo. L’inaspettato ko contro il Milan in Champions League ha aperto ufficialmente la crisi dei Blancos, irriconoscibili rispetto a qualche mese fa. Una squadra spenta, senza idee, che rischia grosso se non tornerà a vincere nel giro di pochi giorni. Il tracollo di ieri sera ha fatto sorgere diversi interrogativi: da Ancelotti fino a Mbappé, tutti sono finiti nell’occhio del ciclone. D’altronde il Real è una squadra abituata a vincere e vederla così in difficoltà appare davvero strano.
I tifosi si aspettavano che la gara contro il Milan potesse risollevare le sorti di una stagione deludente. I rossoneri hanno però accentuato i problemi delle Merengues gettandole in una spirale negativa. Sono tante le ragione che si nascondono dietro alla crisi del Real Madrid e il presidente Florentino Perez sta già lavorando per cercare di invertire la tendenza. La sensazione è che le prossime settimane saranno fondamentali per il destino degli spagnoli e di molti giocatori.
I ko con Barcellona e Milan aprono la crisi del Real Madrid
Il Real Madrid sembra una squadra senza anima. Il tracollo in Champions League ha accentuato difficoltà già note a chi lo segue da vicino. Contro il Milan i Blancos hanno avuto le loro occasioni ma hanno sbattuto contro un super Maignan. Aldilà di questo, però, era lecito attendersi di più da una formazione stellare come quella di Ancelotti. La differenza di qualità con i rossoneri rimane evidente ed è impensabile che le Merengues possano tenere un tale livello per il resto della stagione.
La sconfitta in Champions non è certo un caso isolato. Meno di dieci giorni fa Mbappé e compagni hanno giocato un Clasico da brividi vendendo umiliati dagli eterni rivali del Barcellona. Quattro gol per ribadire che attualmente il Real Madrid non è più la squadra schiacciasassi ammirata negli ultimi anni. I Blancos stanno subendo un processo di ridimensionamento nonostante siano state spese cifre stellari sul mercato che avrebbero dovuto aprire un altro ciclo vincente.
Mbappé non incide, Bellingham sembra perso
Ma quali sono le ragioni del crollo? Rispondere a questa domanda non è semplice poiché ci sono diversi fattori che hanno portato alla crisi del Real. In molti credono che l’individualismo visto da inizio stagione stia danneggiando una formazione che ha sempre fatto della forza di gruppo la sua arma migliore. Per anni i campioni sono venuti dopo la squadra, mentre ora il processo si è invertito. E se Ronaldo e Benzema giocavano per vincere, Mbappé e Bellingham sembrano farlo solo per un tornaconto personale.
Mbappé doveva essere la punta di diamante di una squadra atomica. Finora, però, il fuoriclasse francese sta faticando ad adattarsi alle nuove dinamiche di gioco. L’ex PSG non ha ancora brillato nel ruolo di prima punta e troppo spesso si defila sulla fascia lasciando il vuoto al centro dell’attacco. Anche con il Milan ha avuto le sue occasioni ma ha concluso senza precisione facendosi stoppare da Maignan. Nonostante gli 8 gol in 15 partite con la maglia dei Blancos non è stato quasi mai decisivo. Non a caso è rimasto a secco contro Lille, Barcellona e Milan, tutte partite che il Real ha poi perso.
Anche il centrocampo sembra aver perso la sua leadership. Il ritiro di Toni Kroos ha tolto sicurezza a un reparto che non può basarsi su un Modric che viaggia verso i 40 anni. Tchouameni non ha ancora dimostrato di poter essere il giusto equilibratore e anche ieri sera ha commesso una serie di errori grossolani regalando il 2-1 al Milan. In questo contesto si inserisce Bellingham, trascinante lo scorso anno e ancora a secco durante questa stagione.
La gestione di Ancelotti in difesa
Chiaramente Ancelotti ha le sue colpe. Il -9 dal Barcellona in Liga e l’attuale 17º posto in Champions League derivano da una gestione sbagliata di varie situazioni. Tra queste rientra la difesa, disastrosa nelle ultime due gare con 7 gol subiti in appena 180 minuti. In totale fanno 18 gol incassati in 15 gare: lo scorso anno i Blancos avevano chiuso con 41 gol subiti in 51 partite tra campionato ed Europa. Contro il Milan la prova di alcuni interpreti, su tutti Militao e Vazquez, è stata ampiamente sotto la sufficienza e ha indotto i tifosi a chiedersi perchè in estate non sia stato acquistato un centrale di livello.
La crisi del Real Madrid tra numeri e responsabili
- I numeri: Il Real Madrid sta attraversando una crisi di risultati e prestazioni, segnando un netto declino rispetto agli ultimi anni di successo. Le sconfitte contro Barcellona e Milan hanno evidenziato le difficoltà della squadra, che appare priva di idee e con una difesa vulnerabile.
- Lo scarso apporto dei campioni: Nonostante gli investimenti importanti, come quelli per Mbappé e Bellingham, entrambi i giocatori non stanno incidendo come ci si aspettavano. Il centrocampo è indebolito dall’assenza di Toni Kroos, e la leadership di Modric è insufficiente a garantire la solidità di un tempo.
- La difesa: Ancelotti è criticato per la gestione della squadra, con il Real Madrid che ha subito 18 gol in 15 partite. La difesa è stata particolarmente vulnerabile, con errori evidenti da parte di Militao e Vazquez. I tifosi si chiedono perché non sia stato acquistato un difensore centrale di livello internazionale durante l’estate.