Sono giorni di apprensione per i familiari e gli amici di Gino Panaiia, il ragazzo di 25 anni scomparso dopo aver preso parte a una festa in un locale di Zibido San Giacomo, tra il Naviglio Pavese e il Parco del Ticino, nel Milanese, il 31 ottobre scorso. Stando a quanto riporta Il Corriere della Sera, gli inquirenti avrebbero trovato, in un terreno di campagna non lontano dal luogo dell’ultimo avvistamento, alcuni dei suoi effetti personali. Di lui, però, nessuna traccia.

Cosa sappiamo finora sul caso di Gino Panaiia, scomparso a Milano la notte di Halloween

La scomparsa risale al 31 ottobre scorso. Insieme agli amici, Gino Panaiia, di 25 anni, avrebbe trascorso la serata in un locale di Zibido San Giacomo per festeggiare Halloween; poi, secondo le ricostruzioni, avrebbe preso il suo motorino, avviandosi, incerto, sulla strada.

Era ubriaco. Pochi metri dopo, infatti, avrebbe perso l’equilibrio, finendo sull’asfalto. Gli amici avrebbero provato a farlo desistere, offrendosi di riaccompagnarlo. “Non ne ha voluto sapere”, ha raccontato uno di loro al Corriere della Sera. “Ha ripreso le chiavi che gli aveva tolto un amico, con cui ha discusso per questo, ed è ripartito“.

Raggiungendo – attraverso i campi – una zona poco illuminata che, secondo il quotidiano milanese, sarebbe spesso frequentata da pusher: quella che circonda la cascina Casiglio, piena di stabili abbandonati. È possibile che stesse cercando, in questo modo, di sfuggire ad eventuali controlli stradali. Cosa gli sia accaduto, a distanza di diversi giorni, non è chiaro.

La testimonianza degli amici e della fidanzata del 25enne

Passando al setaccio l’area di campagna, i volontari impegnati nelle ricerche del giovane hanno trovato, nelle scorse ore, diversi suoi effetti personali: una scarpa, il giubbotto che teneva appoggiato sulle gambe per proteggersi dal freddo mentre si spostava sul due ruote, il borsello e il portafogli. Ma anche lo scooter, un Piaggio Liberty 125 grigio targato DJ92588, con le chiavi e il casco bianco.

Di lui, invece, nessuna traccia. Gli amici escludono che possa aver compiuto un gesto estremo. Sostengono che non avesse problemi, che non fosse depresso. Ma allora che cosa gli è accaduto? È stato aggredito? Ha avuto un incidente? Dov’è finito? E il suo cellulare? È possibile che sia scappato? Ogni pista per il momento resta aperta.

Un ragazzo dice di averci parlato in un bar il giorno 2 novembre, stiamo facendo tutte le verifiche delle telecamere […], stando al ragazzo stava bene… invece dovrebbe essere ferito, senza una scarpa, senza giubbotto e senza documenti […]. Dio voglia che sia così, le speranze non si perdono,

le parole affidate ai social dalla fidanzata, Federica, “per evitare la diffusione di dicerie”.

Le informazioni sul ragazzo e l’appello dell’Associazione Penelope Lombardia

Originario del quartiere milanese della Barona, Panaiia è alto 1,75, ha i capelli corti e neri e gli occhi marroni. In diverse foto pubblicate sui social appare sorridente, allegro. “Chiunque dovesse vederlo può contattare le forze dell’ordine al 112 oppure il numero 380.7814931″, l’appello lanciato dalla sezione lombarda dell’Associazione Penelope, che da anni si occupa del sostegno alle famiglie delle persone scomparse.

Appello che in tanti, in queste ore, hanno ricondiviso. La speranza è che Gino possa tornare sano e salvo dai suoi cari. Come ha fatto, di recente, Maska Baltag, la 29enne di cui i familiari avevano denunciato la scomparsa da Agropoli, in provincia di Salerno. Il compagno, sentito da Tag24, ha assicurato che “è tornata a casa” e che “sta bene”.

Una sintesi della vicenda

  • Circostanze della scomparsa: Gino Panaiia, 25 anni, è scomparso dopo aver trascorso la sera di Halloween in un locale del Milanese insieme a un gruppo di amici. Ubriaco, avrebbe tentato di tornare a casa in motorino, venendo visto dirigersi verso una zona isolata, nota per la presenza di stabili abbandonati e frequentata da pusher.
  • Ritrovamenti e testimonianze: durante le ricerche sono stati trovati diversi effetti personali del ragazzo, inclusi una scarpa, il giubbotto, il portafogli, lo scooter e il casco. Di lui però non c’è traccia. Gli amici escludono un gesto estremo.
  • Appelli e speranze: la fidanzata ha pubblicato sui social un post per limitare le dicerie e mantenere vive le speranze di ritrovarlo. A supportare i familiari c’è l’Associazione Penelope Lombardia.