Dopo la quinta rata della Rottamazione quater, scaduta il 15 settembre, i contribuenti devono ora affrontare il pagamento della sesta rata. Si chiude così il primo capitolo della Definizione agevolata: dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore nuove regole per la riscossione delle cartelle esattoriali.
Alcuni contribuenti potranno ridurre i debiti fiscali pagando la 6ª rata della Rottamazione quater tra il 30 novembre e il 9 dicembre 2024, purché siano in regola con le rate precedenti.
È quindi il momento di procedere al pagamento secondo le modalità indicate dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Vediamo insieme tutte le novità di quest’anno.
6ª rata Rottamazione quater: scadenza, vantaggi e condizioni
Molti contribuenti sfruttano l’ultima possibilità della Definizione agevolata per fermare le procedure cautelari ed esecutive relative ai crediti iscritti a ruolo.
Altri hanno aderito alla Rottamazione quater per risparmiare su interessi, sanzioni e aggio.
Alcuni contribuenti, tuttavia, hanno ricevuto una cartella esattoriale per imposte già versate e cercano di capire come presentare un’istanza di annullamento del debito in autotutela.
Ora è il momento di compiere l’ultimo sforzo per pagare la sesta rata della Rottamazione quater, in scadenza il 30 novembre 2024.
In alcuni casi, è possibile usufruire di una proroga di tre mesi, riservata ai contribuenti residenti nelle aree colpite dall’alluvione del 2023 (legge n. 100/2023).
Considerando la mole di richieste ricevute per quest’ultima scadenza dell’anno, riportiamo di seguito le domande più frequenti e le risposte.
Non ho pagato la quinta rata. Posso pagarla insieme alla sesta?
Mi dispiace informarla che, non avendo pagato la quinta rata, ha già perso il beneficio della Rottamazione quater.
Di conseguenza, il debito è stato ricostruito automaticamente dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione, comprensivo di interessi, sanzioni e aggio.
Tuttavia, è possibile richiedere un nuovo piano di rateizzo, ma con l’aggiunta di ulteriori interessi che si sommeranno a quelli già accumulati a causa della decadenza della misura agevolativa.
Quando scade la 6ª rata Rottamazione quater?
Chi ha un piano di rateizzo attivo per la Rottamazione quater può versare la sesta rata entro il 30 novembre.
Per evitare ritardi oltre i cinque giorni di tolleranza, si consiglia di richiedere l’addebito automatico delle rate sul proprio conto corrente bancario o postale.
In questo modo, la sesta rata in scadenza il 30 novembre e le rate successive previste per il 2025 saranno addebitate automaticamente, garantendo la regolarità dei pagamenti.
In alternativa, è possibile effettuare il versamento della sesta rata presso banche, Poste, ricevitorie, tabaccai o agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, previo appuntamento.
Quante rate posso saltare con la Rottamazione quater?
Nei piani di rateizzazione precedenti, era consentito accumulare fino a otto rate non pagate. Tuttavia, questo non è il caso della Rottamazione quater.
La normativa impone il pagamento regolare delle rate secondo il piano comunicato al momento dell’accoglimento della domanda.
Nella comunicazione delle somme dovute sono indicati l’importo, le scadenze e i moduli di pagamento. Durante le sessioni informative dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione è stato chiarito che non è possibile saltare neanche una rata della Rottamazione quater senza perdere il beneficio della misura agevolativa.
In altre parole, se la sesta rata non viene pagata entro la scadenza indicata o se il pagamento è parziale, si perde il diritto ai benefici dell’agevolazione e le somme versate saranno considerate come acconti sul debito complessivo.
In sintesi, la prima conseguenza di un ritardo o di un omesso versamento oltre i limiti di tolleranza è la decadenza automatica dalla Definizione agevolata, e al debito saranno riapplicati interessi, sanzioni e aggio.
Quanti giorni di tolleranza ci sono nella 6ª rata Rottamazione quater?
Il termine di tolleranza per la Definizione agevolata è stato fissato nel Dlgs n. 108/2024: la scadenza ufficiale è il 30 novembre, ma grazie ai cinque giorni di tolleranza l’ultimo giorno utile per pagare la sesta rata della Rottamazione quater è il 9 dicembre 2024.
Come si calcolano i 5 giorni di tolleranza?
Il periodo di tolleranza serve a garantire la regolarità del pagamento anche in caso di lieve ritardo. Come noto, i cinque giorni di tolleranza sono aggiuntivi rispetto alla scadenza ufficiale.
Pertanto, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione considera regolare il pagamento della sesta rata in scadenza il 30 novembre se effettuato entro il 9 dicembre 2024.
Quali cartelle esattoriali vanno in prescrizione nel 2025?
Dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore le nuove regole per il “discarico automatico” dei ruoli affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione dopo un periodo di cinque anni di infruttuosa riscossione.
Non rientrano in questo contesto i ruoli relativi a crediti con procedure esecutive, concorsuali o accordi di ristrutturazione del debito ai sensi del codice della crisi d’impresa.
Ho ricevuto una cartella esattoriale per imposte già versate. Cosa posso fare?
In questo caso, è possibile presentare un’istanza di annullamento del debito in autotutela all’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Si tratta di una procedura che permette di ottenere l’annullamento o lo sgravio delle cartelle esattoriali. In alternativa, è possibile presentare ricorso all’autorità giudiziaria competente.
Nel caso di ricorso in autotutela, se non si riceve risposta entro 220 giorni, la cartella esattoriale può essere annullata.
Per ulteriori dettagli sull’annullamento, ricorso e sospensione delle cartelle esattoriali, si rimanda all’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Riassumendo
- Scadenza sesta rata Rottamazione Quater: versamento entro il 30 novembre 2024, con tolleranza fino al 9 dicembre.
- Decadenza dei benefici per mancato pagamento: nessuna rata può essere saltata; il mancato pagamento comporta ripristino di interessi e sanzioni.
- Annullamento cartelle per importi già versati: è possibile richiedere l’annullamento in autotutela per evitare indebite richieste.