Come è andata la seconda puntata di Report in onda ieri, domenica 3 novembre, su Rai 3? Dopo il botto di una settimana fa, per Sigfrido Ranucci e la sua redazione, c’è stato un calo di quasi 7 punti. Questa la sentenza Auditel: “Su Rai 3, Report segna 1.412.000 spettatori pari al 6.9%”
Sette giorni prima, quando il debutto stagionale era stato annunciato con delle rivelazioni scottanti sul conto del ministro della Cultura Alessandro Giuli, la trasmissione di giornalismo d’inchiesta del servizio pubblico aveva raggiunto il picco del 13,8% di share. Questa volta, invece, quando tutte le attenzioni politiche sono state concentrate sulla sorella del ministro, Antonella, le cose sono andate meno bene.
In ogni caso: le polemiche attorno alla trasmissione di Ranucci ormai sono un cult dell’agenda politica italiana. Imprescindibili. Caso-Giuli a parte, infatti, ancora una volta, ha attirato le critiche del centrodestra ma, al contempo, vede la difesa a spada tratta del Movimento Cinque Stelle: Tag24.it ha interpellato Dario Carotenuto, deputato pentastellato impegnato nella Commissione di Vigilanza Rai, e a potuto trarre questo quadro.
La trincea della Commissione di vigilanza Rai per Sigfrido Ranucci
Buona parte delle accuse mosse da Report ad Antonella Giuli, la sorella del ministro alla cultura, sono state neutralizzate ieri, 3 novembre, dalla diretta interessata con una lettera aperta in cui spiegava prima di tutto la ragione delle sue assenze alla Camera dei Deputati, dove è stata assunta da addetta stampa. Antonella Giuli ha un bambino di sette anni gravemente malato e beneficia della legge 104.
Ma, ad esempio, Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari costituzionali alla Camera, l’ha messa così:
“Come contribuente Rai, pretendo inchieste e approfondimenti e non strutturate campagne di informazione e sciacallaggio ad personam, capaci di penetrare vita privata e affetti, secondo tesi preconfezionate senza alcun interesse pubblico perché chiaramente ispirate a logiche di contrapposizione politica e non informazione. Per questo esprimo tutta la mia solidarietà personale ad Antonella Giuli, professionista apprezzata da chiunque la conosca”
A confermare questa versione, dai banchi dell’opposizione, si è levata anche la voce di Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva (“Report su Giuli? Tutto semplicemente indegno”)
Sta di fatto che nemmeno gli altri servizi di serata sono andati granché giù al centrodestra. Maurizio Gasparri, ad esempio, sarà sobbalzato dalla sedia quando ha visto quello inerente il commercio di armi tra Italia e Israele
La difesa del Movimento Cinque Stelle
Davanti agli attacchi della maggioranza di centrodestra, a difendere Sigfrido Ranucci e la sua trasmissione si conferma essere, quindi, il Movimento Cinque Stelle. Ecco l’opinione di Dario Carotenuto, deputato pentastellato della Commissione Vigilanza:
“Più attacchi ha la trasmissione, più ascolti è destinata a fare”
dice a Tag24.it l’esponente del partito di Giuseppe Conte.
Ma cosa ne pensa del caso-Antonella Giuli?
“Ho visto la puntata di ieri, e devo dire che mi è piaciuta. Compreso il servizio su Antonella Giuli. La questione, lì, non è sindacare se è o meno una professionista impeccabile, ma il quadro d’assieme che se ne coglie. Il familismo è oggettivamente imbarazzante: Fratelli d’Italia ha assunto in Fgci tutti i figli di. Per Cortina un’altra caterva di parenti. In un Paese dove c’è una fame di lavoro enorme, uno qualche domanda se la fa… Il lavoro è poco, precario e con salari bassi. Ma, guarda caso, per i loro familiari, i posti di lavoro buoni si trovano. Per tutto questo anche il caso di Antonella Giuli è notiziabile, meritava di essere raccontato”.
Ranucci sta facendo un buon lavoro anche quest’anno allora, secondo voi?
“Altroché! Pungolato dalla politica sta dando il meglio di sè. Gli ascolti parlano chiarissimo”.
Ieri, dati Auditel alla mano, è calato…
“Ma comunque si è mantenuto in linea con i suoi numeri abituali, per di più con una controprogrammazione molto forte: contro Fabio Fazio e Le Iene. Ormai, Report è l’unico programma di approfondimento della Rai che viene seguito con costanza. Mica si può paragonare allo sfacelo che fanno gli altri? A casa di Maria Latella, Far West sono uno sfacelo, racimolano le briciole. In una Rai che viene abbandonata da tutti, Report è l’unico caposaldo in termini di ascolti e di servizio pubblico”.
A tal proposito, per la puntata di ieri, Gasparri (e non solo) ha avuto modo di lamentarsi sul servizio su Israele…
“Invece, finalmente se ne è parlato del traffico di armi: la notizia che l’Italia vende e acquista armi da Israele che è un Paese in guerra e accusato di genocidio è paradossale”.
Carotenuto punta l’indice contro l’informazione italiana
Secondo Carotenuto, il panorama dell’informazione italiana è davvero allarmante:
“Le ingerenze della finanza su questo mondo sono drammatiche. Nel nostro Paese è veramente difficile informarsi in maniera corretta. Per questo Report va salvaguardato in ogni modo”
Ma a contribuire a questo quadro è lo stallo sulla nomina della nuova presidenza proprio di viale Mazzini. Queste le parole del pentastellato impegnato in Vigilanza:
“La maggioranza tende a fare melina. Lega e Forza Italia sono protagonisti di uno stallo alla messicana perché a guidare la Rai ad interim c’è un uomo di Salvini, Alessandro Maran, mentre Forza Italia punta ad ottenere quella poltrona con Simona Agnes. E il loro braccio di ferro blocca anche la Vigilanza”