Ci sono tre grandi motivi che aleggiano nella testa di Antonio Conte e che hanno senza dubbio condizionato il risultato di Napoli-Atalanta. La sfida del “Diego Armando Maradona”, che ha visto rovinosamente cadere la capolista, ha molteplici visioni di lettura. Di Lorenzo e compagni tornano alla sconfitta dieci giornate dopo il pesante k.o. nell’esordio in Serie A contro l’Hellas Verona. Un 3-0 che fa tornare sulla terra la capolista, che resterà in vetta al termine di questa giornata, al netto dei risultati che ancora devono chiudere l’undicesima giornata di campionato.
Napoli-Atalanta, i motivi che hanno portato alla sconfitta degli azzurri
Napoli-Atalanta, i tre motivi che hanno portato alla sconfitta degli azzurri. Da qualche settimana a questa parte, in casa campana ci si domanda sull’effettiva giustificazione della cifra spesa in estate per prelevare Romelu Lukaku dal Chelsea. i trenta milioni investiti sono stati, sin qui, solo parzialmente giustificati. Tre gol realizzati in otto gare, un lavoro sporco sicuramente importante per la squadra, ma va considerato che i numeri non premiano – sin qui – la scelta della società. Fortemente voluto da Antonio Conte, il belga è ancora alla ricerca della migliore condizione. Al Napoli serve il suo apporto soprattutto in zona gol. Un enigma da risolvere, in vista del tour de force atteso in casa partenopea nelle prossime settimane.
Ai tanti elogi ricevuti per la fase difensiva, va detto che oggi la linea arretrata del Napoli ha mostrato più di una crepa. Il quartetto arretrato e, soprattutto, Alex Meret hanno bucato letteralmente la gara. Un passo falso collettivo che ci può stare, ma che solleva anche alcune perplessità sulla modalità della squadra di interpretare la gara. La sensazione è che di fronte a una squadra compatta e forte come quella nerazzurra, la compagine allenata da Antonio Conte abbia avuto difficoltà a imbastire una reazione degna di tal nome. il risultato è stata una logica conseguenza.
Le parole di Conte e l’analisi della gara
Il Napoli ci prova ancora ma la giocata non riesce e l’Atalanta si compatta alla grande. Il secondo tempo è bruttissimo, l’Atalanta gestisce e si chiude, il Napoli senza grosse idee non è mai pericoloso. Conte prova con i cambi ma succede veramente troppo poco. Volevano tutti questi e il Napoli ha regalato una sconfitta all’Italia intera. Un match giocato oggettivamente male ma con tante situazioni sfortunate e poco chiare. Tant’è, e ora bisognerà rispondere ancora a Milano a questa prestazione. Molto onesta l’analisi della partita così come molto sinceri i complimenti agli avversari da parte di Antonio Conte:
“L’ostacolo era molto alto e ci abbiamo sbattuto. Abbiamo incontrato una squadra che in questo momento secondo me è più forte di noi, lo avevo detto alla vigilia, perché da tanti anni sta facendo un percorso importante con lo stesso allenatore e quindi è avanti rispetto al Napoli. Complimenti a loro, non c’è da vergognarsi nel vedere l’Atalanta come un punto di riferimento. Con pazienza e voglia di lavorare si può creare qualcosa di simile e chissà magari un giorno diventeremo noi più forti di loro”