In 982 giorni di guerra la Russia ha inizialmente guadagnato terreno in territorio ucraino ma successivamente le forze di Kiev sono riuscite a respingerla. In seguito è arrivata la prima offensiva ucraina nella regione russa di Kursk, parte della strategia del presidente Volodymyr Zelensky, il cui obiettivo è costringere Mosca ad una pace “giusta ed equa”.

Il piano di Zelensky include azioni diplomatiche, politiche, economiche e militari, supportate imprescindibilmente dagli alleati occidentali. Tuttavia, l’ottimismo di Kiev è stato recentemente messo alla prova da un nuovo avanzamento dell’esercito russo nelle regioni orientali. Oggi, l’Ucraina affronta un momento di incertezza, poiché con le elezioni americane del 5 novembre, il suo principale alleato, gli Stati Uniti, potrebbe rivedere la propria politica estera.

Guerra in Ucraina, le recenti conquiste della Russia

La Russia ha conquistato più territorio in Ucraina nell’ultima settimana rispetto ai mesi precedenti del 2024, come riportato da Bloomberg in un articolo dell’1 novembre. I dati rivelati da Bloomberg evidenziano un importante cambiamento negli equilibri sul campo di battaglia.

Negli ultimi mesi, l’obiettivo principale di Mosca è stato la conquista di Pokrovsk. L’incursione ucraina a Kursk, ovvero l’apertura di un nuovo fronte di guerra, non ha cambiato i piani della Russia. La priorità delle forze armate russe, dopo mesi, resta l’avanzata nell’Ucraina orientale. Ma perché è importante questa città?

All’inizio di settembre, Kiev ha deciso di trasferire le truppe in questa zona. Oggi la città è una delle roccaforti del fronte orientale ucraino nonché uno degli snodi logistici più importanti. Si trova a soli 20 chilometri dal confine della regione di Donetsk, la cui annessione, insieme a quella di Lugansk, è uno degli obiettivi di Mosca dal 2014.

In questa situazione critica, Bloomberg che ha utilizzato i dati di DeepState, una mappa open source di intelligence sul conflitto, ha rivelato le importanti conqueste territoriali delle truppe russe. Dal 6 agosto, la Russia ha conquistato 1.146 chilometri quadrati di territorio ucraino, un aumento di circa il 25 per cento rispetto ai primi sette mesi dell’anno. Solo la scorsa settimana, l’esercito russo ha guadagnato ulteriori 200 chilometri quadrati intensificando così la pressione nelle regioni di conflitto.

Le forze ucraine

Bloomberg ha delineato un quadro preoccupante dal fronte ucraino. Citando un funzionario vicino all’ufficio del presidente Zelensky, ha riferito che i responsabili a Kiev sono sempre più scoraggiati sull’andamento della guerra. Al momento, le forze ucraine continuano a respingere l’offensiva russa su Pokrovsk.

Il 6 agosto, l’Ucraina ha lanciato la sua prima incursione transfrontaliera nella regione di Kursk, con l’obiettivo, tra l’altro, di alleviare la pressione sull’est. Nonostante l’avanzata incessante delle forze russe nel territorio ucraino, Kiev è riuscita a costringere Mosca a ridistribuire alcune truppe. L’esercito ucraino ha respinto la controffensiva consolidando la propria posizione per un controllo prolungato.

Il Pentagono ha recentemente riferito che la Corea del Nord ha inviato 10mila soldati in Russia. Si ritiene che alcune truppe siano dirette verso il confine di Kursk per unirsi alle forze russe, dato che la controffensiva russa, lanciata l’11 settembre, non è stata completata entro la scadenza del 2 ottobre. Nel frattempo, l’Ucraina si prepara a un inverno che potrebbe rivelarsi particolarmente difficile poiché la Russia ha intensificato gli attacchi contro le infrastrutture energetiche negli ultimi mesi.

Eventuali ripercussioni delle elezioni Usa sulla guerra

L’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, il principale alleato di Kiev, potrebbe influire ulteriormente sugli equilibri del conflitto. Durante oltre due anni e mezzo di combattimenti, l’amministrazione di Joe Biden, insieme agli alleati occidentali, la Nato e l’Unione Europea, ha fornito pacchetti di aiuti a Kiev. Il piano di vittoria, annunciato recentemente da Zelensky, prevede un sostegno continuo da parte degli alleati per portare Mosca ad accettare le condizioni di Kiev. Inoltre, il presidente ucraino chiede da tempo il via libera per l’uso di armi a lungo raggio da impiegare nelle profondità del territorio russo. Nel frattempo, l’Ucraina ha completato i test del missile balistico tattico Hrim-2, sviluppato a livello nazionale.

La candidata democratica Kamala Harris ha dichiarato che, in caso di vittoria, continuerà a sostenere Kiev. Tuttavia, questo approccio potrebbe cambiare in caso di vittoria di Donald Trump. Il candidato repubblicano ha recentemente affermato di avere rapporti sia con il presidente russo Vladimir Putin che con Volodymyr Zelensky. Trump ha promesso di “porre fine alla guerra in 24 ore” tramite negoziati, un piano che potrebbe risultare contrario agli interessi di Kiev che punta ad una pace alle proprie condizioni e senza perdita di integrità territoriale. È improbabile, inoltre, che un’amministrazione Trump garantisca un prolungato sostegno di aiuti all’Ucraina, data la sua opposizione ai pacchetti di assistenza per Kiev.