Gli ultimi giorni della campagna elettorale vedono Donald Trump e Kamala Harris impegnati in un’intensa corsa per conquistare ogni voto possibile. I margini tra i due sono estremamente ridotti e le proposte politiche giocheranno un ruolo decisivo nella scelta degli americani. Le elezioni presidenziali del 2024 si distinguono non solo per la rivalità tra i candidati ma per la profonda differenza dei loro programmi su temi chiave.
Ecco un confronto tra le posizioni di Trump e Harris su alcune delle principali questioni.
I temi chiave delle elezioni negli Usa del 2024: economia
Il 5 novembre gli americani si recheranno alle urne per scegliere il prossimo presidente e vicepresidente degli Stati Uniti. Le elezioni presidenziali, che si tengono ogni quattro anni, vedono ora la sfida tra l’ex presidente Donald Trump, alla sua terza candidatura, e la vicepresidente in carica Kamala Harris. I due, provenienti dagli schieramenti dei repubblicani e dei democratici, storicamente rivali, continuano a promuovere i rispettivi programmi in una corsa testa a testa. Gli elettori hanno già avuto modo di sperimentare le politiche di Trump durante il suo mandato dal 2016 al 2020. Oggi, l’ex presidente critica apertamente le politiche del suo successore, Joe Biden.
I prezzi dei beni di consumo e dei servizi rappresentano un aspetto cruciale dei programmi dei candidati. Nel mese di luglio, il tasso di inflazione è sceso sotto il 3 per cento per la prima volta dal 2021. Tuttavia, dopo un paio di mesi, un aumento del tasso di disoccupazione ha sollevato preoccupazioni raggiungendo il livello più alto da ottobre 2021, ovvero il 4,3 per cento. Questo scenario ha acceso campanelli d’allarme con gli elettori sempre più attenti all’impatto di queste dinamiche economiche sulla loro vita quotidiana.
Trump promette un cambio di rotta rispetto all’operato degli ultimi quattro anni: “Porre fine all’inflazione e rendere di nuovo accessibile l’America”. L’ex presidente ha anche promesso di eliminare le tasse su benefit, straordinari e mance. Trump punta a tagliare i costi energetici con un’espansione delle trivellazioni di gas e petrolio. Afferma di voler deportare i migranti clandestini per alleviare la pressione sul mercato immobiliare, ha promesso, inoltre, di abbassare i tassi di interesse. Anche se attualmente il presidente non ha voce in capitolo, il tycoon sostiene che l’amministrazione federale dovrebbe avere parola sulle decisioni prese dalla Fed. Ha suggerito dazi generalizzati del 10-20 per cento su tutte le importazioni e del 60 per cento sui beni provenienti dalla Cina. Tuttavia, si prevede che questi progetti sui dazi e sull’immigrazione possano aumentare i costi.
La candidata dem, invece, ha promesso di voler costruire l'”economia delle opportunità” che è una proposta concentrata sulla classe media che prevede la lotta contro il costo della vita. Harris ha proposto anche di aiutare gli acquirenti di prima casa attraverso fondi. La questione dell’abitazione entra nell’agenda della vicepresidente. Questa, come altri temi sociali, è apprezzata dagli elettori dem. Harris sostiene una proposta simile a Trump sul taglio delle tasse sulle mance e ha promesso anche di ridurre le tasse per le famiglie a medio e basso reddito. Si prevede che porterà avanti le politiche di Biden sugli investimenti nell’energia rinnovabile e sulle infrastrutture.
Immigrazione
Pochi mesi dopo l’insediamento di Joe Biden, la vicepresidente Kamala Harris aveva inviato un messaggio fermo ai potenziali migranti irregolari. Durante un viaggio in America centrale, Harris aveva dichiarato: “Non venite. Se venite al nostro confine, verrete respinti”. Anche se Biden ha criticato in più occasioni le politiche di Trump sull’immigrazione, non ha applicato una politica di “porte aperte”. Al contrario, ha promesso un approccio “più umano” e ha mantenuto una linea severa sui confini scoraggiando le partenze irregolari e cercando di stabilire percorsi legali. Biden e Harris hanno ricevuto critiche sia dai gruppi per i diritti umani che dai repubblicani seppur per ragioni totalmente opposte. Dopo un picco a dicembre 2023, i numeri dell’immigrazione sono scesi ai livelli più bassi degli ultimi quattro anni.
Harris ha accusato Trump di fare “giochi politici” sul tema dell’immigrazione, una delle questioni di punta dell’ex presidente. Harris, invece, ha promesso di prendere “ulteriori misure per tenere chiuso il confine” e di inasprire le punizioni per coloro che tentano di attraversarlo illegalmente.
Il candidato repubblicano ha giurato di sigillare il confine meridionale completando il muro. Ha inoltre promesso la più grande deportazione di massa di migranti clandestini nella storia del paese. Questa affermazione ha suscitato polemiche sia per le implicazioni legali che per il rispetto dei diritti umani.
Aborto
L’aborto è uno dei temi centrali della campagna elettorale, soprattutto dopo il ribaltamento della sentenza “Roe v. Wade” nel 2022. Trump ha dichiarato che la questione dell’aborto dovrebbe essere lasciata alla decisione dei singoli stati. Il suo candidato alla vicepresidenza, JD Vance, è una figura di spicco a sostegno della “famiglia tradizionale”.
Harris, invece, è una fervente sostenitrice dei diritti riproduttivi e ha promesso di garantire l’accesso all’aborto per tutte le donne. Ha accusato direttamente Trump di aver creato una “crisi sanitaria” a causa delle restrizioni sull’interruzione volontaria della gravidanza. Durante il suo mandato, Trump ha nominato tre giudici conservatori alla Corte Suprema, decisivi nel ribaltare Roe v. Wade. Negli ultimi due anni, oltre 20 stati hanno approvato divieti e restrizioni all’aborto.
Politica estera
Donald Trump promuove una politica isolazionista ed è scettico sulle alleanze internazionali come la Nato. È contrario agli aiuti a Kiev e ha affermato che porrà fine alla guerra in Ucraina entro 24 ore attraverso un negoziato, anche se questa non è la strada che intende seguire il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che punta a proteggere l’integrità territoriale del suo paese come parte del suo piano di vittoria. L’approccio del tycoon è diverso per la guerra in Medio Oriente. Durante la sua amministrazione aveva proposto la soluzione dei due Stati. In un’intervista al Time, Trump ha dichiarato di non essere più sicuro che quella soluzione potrebbe funzionare. Non si oppone alla vittoria militare di Israele a Gaza e non esclude un’eventuale occupazione israeliana della Striscia.
Harris, per quanto riguarda la guerra in Ucraina, seguirà le orme di Biden. Ha infatti affermato di sostenere Kiev “finché sarà necessario” ed è fedele all’approccio di Biden anche sulla questione dell’Alleanza Atlantica. Sul Medio Oriente, invece, è una sostenitrice della soluzione dei due Stati. Ha chiesto un cessate il fuoco a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi difendendo però sempre il diritto di Israele a difendersi.
Elezioni Usa 2024, le questioni chiave in gioco
- Corsa elettorale: Donald Trump e Kamala Harris sono in competizione serrata per le elezioni presidenziali del 2024, con programmi politici nettamente diversi.
- Temi economici: Trump promette di combattere l’inflazione, ridurre le tasse e potenziare l’industria energetica, mentre Harris si concentra sulla creazione di un'”economia delle opportunità” e sull’accessibilità abitativa, proponendo tagli fiscali per le famiglie a medio e basso reddito.
- Immigrazione e diritti umani: Harris ha mantenuto una linea severa sull’immigrazione, promuovendo misure di controllo ai confini, mentre Trump mira a completare il muro e a realizzare massicce deportazioni, suscitando polemiche per le sue politiche dure.
- Aborto e politica estera: L’aborto è un tema centrale, con Harris che difende i diritti riproduttivi, mentre Trump propone di delegare la decisione agli stati. In politica estera, Trump adotta un approccio isolazionista, mentre Harris sostiene la continuità dell’impegno verso l’Ucraina e la soluzione dei due Stati per il conflitto in Medio Oriente.