Lo Stato si trova sempre più in difficoltà a pagare le pensioni e, nonostante le numerose formule per la pensione anticipata prorogata al 2025, si stanno pensando bonus e incentivi per rinunciarvi.
Gli incentivi sono pensati per contrastare l’invecchiamento della popolazione e la conseguente carenza di forza lavoro. Ecco che nel disegno di Legge di Bilancio 2025 spunta un bonus per i lavoratori che, pur avendo maturato tutti i requisiti per la pensione anticipata, decidono di restare al lavoro qualche anno in più.
La misura sarà erogata direttamente nelle buste paga dei lavoratori e, nel testo, spiegheremo come funziona e a quali condizioni spetta.
Bonus per chi rinuncia alla pensione anticipata
Al vaglio diverse iniziative per invogliare i lavoratori a rinunciare alla pensione anticipata e restare più a lungo in servizio. Si sta pensando a un bonus che dovrebbe rendere più appetibile questa scelta, che sarà erogato direttamente nelle buste paga dei lavoratori.
L’incentivo è rivolto a tutti quei lavoratori dipendenti che, entro il 31 dicembre 2025, matureranno i requisiti per la pensione anticipata:
- Quota 103;
- Pensione anticipata ordinaria.
Nel caso di Quota 103 è richiesto il compimento del 62° anno d’età e il versamento di 41 anni di contributi. Invece, la pensione anticipata ordinaria prevede 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
Oltre a ciò, viene anche introdotta la possibilità di trattenere in servizio i lavoratori, su base volontaria, per attività di tutoraggio e affiancamento ai lavoratori neo assunti.
Si tratta di una facoltà che potrà essere esercitata entro il limite del 10% delle facoltà assunzionali. Il limite d’età è comunque fissato al 70° anno d’età e, per ora, non potrà protrarsi oltre.
Come funziona l’incentivo
I lavoratori dipendenti che maturano i requisiti per la pensione anticipata e che vi rinunciano possono beneficiare di un incentivo in busta paga. Il bonus si concretizza nella rinuncia all’accredito della quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore.
In sostanza, la quota a carico del lavoratore (pari all’8,80% per i dipendenti pubblici e 9,19% per i dipendenti del settore privato) verrà erogata in busta paga. Inoltre, si tratterà di una quota esentasse.
La rinuncia, però, avrà un effetto negativo sulle quote contributive maturate dal 1° gennaio 1996 in poi. Il motivo è semplice: l’aliquota di computo del montante pensionistico sarà ridotta. Al contrario, le quote retributive non subiranno alcun effetto.
Per gli statali, il disegno di Legge di Bilancio 2025 riserva qualche altra sorpresa, prevedendo l’eliminazione del limite ordinamentale per l’accesso alla pensione anticipata nel pubblico impiego. Non si tratta tanto di una sorpresa positiva, quanto più negativa perché viene eliminata per tutti la possibilità di andare in pensione a 65 anni d’età.
Infatti, il limite fissato per alcuni a 65 anni verrà adeguato a 67 anni per tutti gli statali e, successivamente, all’incremento della speranza vita.
Per di più, viene anche abrogata la a norma che consentiva alle PA di risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro con i dipendenti che avevano maturato i requisiti per accedere alla pensione.
Come ottenere il bonus in busta paga
Trattandosi di una scelta del lavoratore, il bonus non sarà riconosciuto automaticamente, ma mediante la presentazione di una domanda all’INPS.
La procedura richiede l’esecuzione di alcuni passaggi, ma nel complesso non è difficile. Il lavoratore dovrà presentare domanda all’INPS dopo l’apertura della finestra per la pensione anticipata che, ricordiamo, è la seguente:
- 7 mesi per il settore privato e 9 mesi per il pubblico impiego nel caso di Quota 103;
- 3 mesi per il settore privato e gli statali, 4 mesi per gli altri dipendenti pubblici nel caso di pensione anticipata ordinaria.
Maggiori informazioni verranno fornite in seguito.
Bonus per chi rinuncia alla pensione anticipata in tre punti
Il Governo sta adottando numerose strategie per incentivare i lavoratori a rinunciare alla pensione anticipata: ecco un breve riassunto per capire come funziona il bonus previsto per il 2025 e chi ne avrà diritto:
- Bonus per rinuncia alla pensione anticipata: nel 2025, verrà introdotto un bonus in busta paga per i lavoratori che decidono di rinunciare alla pensione e rimanere attivi, contribuendo a contrastare l’invecchiamento della forza lavoro.
- Requisiti e condizioni: il bonus è riservato a chi ha già maturato i requisiti per la pensione in anticipo. Sarà necessario presentare domanda all’INPS per accedere all’incentivo.
- Modifiche normative nel pubblico impiego: la Legge di Bilancio 2025 prevede l’adeguamento dell’età pensionabile a 67 anni e altre misure che influiscono sulle modalità di accesso alla pensione nel settore.