Come e in che misura sarà riconosciuto il bonus barriere architettoniche 2025? Riceviamo numerose domande sull’agevolazione per gli interventi volti a superare ed eliminare le barriere architettoniche. In molti temono l’istituzione di ulteriori misure restrittive sui bonus edilizi, incluso il bonus barriere architettoniche. Vediamo insieme cosa dice l’Agenzia delle Entrate riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Come e in che misura sarà riconosciuto il bonus barriere architettoniche 2025
In un’interrogazione presentata al quotidiano fiscooggi.it, un lettore ha chiesto informazioni riguardo alla possibilità di usufruire della detrazione del 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche in un condominio, specificamente per l’installazione di un ascensore.
In merito, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti, affermando che la detrazione del 75% viene riconosciuta per gli interventi diretti al superamento e all’abbattimento delle barriere architettoniche, sulla base delle disposizioni normative contenute nell’articolo 119-ter del decreto legge n. 34/2020.
Inoltre, è stato spiegato che l’agevolazione viene riconosciuta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. Non ci sono variazioni sulle modalità di pagamento, che seguono le indicazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, come fissato nell’articolo 16-bis del TUIR.
Cosa rientra nel bonus 75% barriere architettoniche 2024?
Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, spetta una detrazione nella misura del 75% sulle spese per barriere architettoniche, per i lavori che verranno realizzati, non su nuovi immobili, riguardanti interventi relativi a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
Per il 2024, la normativa prevede che per gli interventi sostenuti fino al 31 dicembre 2024, l’agevolazione fiscale deve essere suddivisa tra i contribuenti “beneficiari” in dieci quote annuali di pari importo, secondo le disposizioni fissate nell’articolo 4-bis del decreto legge n. 39/2024.
Di seguito, una panoramica dei limiti di spesa per diverse tipologie:
Tipologia di Edificio | Ammontare Massimo per la Detrazione |
Edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti | 50.000 euro |
Edifici con da 2 a 8 unità immobiliari | 40.000 euro per unità (max 320.000 euro) |
Edifici con più di 8 unità immobiliari | 30.000 euro per unità (max 240.000 euro) |
Ottengono il beneficio fiscale i contribuenti che hanno realizzato interventi nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge, inclusa la presenza dell’asseverazione rilasciata da un tecnico abilitato e in perfetta linea con il regolamento previsto dal decreto del Ministro dei Lavori Pubblici n. 236 del 14 giugno 1989.
In merito alle disposizioni normative contenute nel decreto legge n. 39/2024, va detto che anche per questa tipologia di opere edilizie non sarà più possibile accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito.
Cosa si può detrarre al 75%?
Quali spese rientrano nel bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche?
Come detto in precedenza, il beneficio fiscale correlato alla ristrutturazione edilizia riguarda diverse spese, come ad esempio l’installazione di ascensori, rampe e altre tecnologie.
Per non perdere il diritto all’agevolazione, è importante riconoscere le spese coperte dal beneficio e quelle non ammissibili:
Cosa è coperto dall’agevolazione | Cosa non è coperto dall’agevolazione |
Spese per ascensori e montacarichi | Acquisto di strumenti o beni mobili |
Elevatori esterni all’abitazione | Prodotti diretti a favorire solo la comunicazione |
Sostituzione di gradini con rampe | (anche se utili per la mobilità della persona con disabilità) |
Realizzazione di strumenti tecnologici per la mobilità (es. robotica, comunicazione per persone con handicap grave) |
Via libera anche per il prossimo anno o cambia qualcosa?
Come riportato dall’Agenzia delle Entrate, nella legge n. 234/2021 sono state istituite nuove agevolazioni riguardanti la realizzazione di opere edilizie dirette al superamento e all’abbattimento delle barriere architettoniche, a condizione che tali interventi vengano realizzati su edifici già esistenti.
Il beneficio fiscale è disponibile sotto forma di detrazione d’imposta nella misura del 75% anche per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 (legge di bilancio 2023), ripartite tra i contribuenti “beneficiari” in cinque quote annuali di pari importo.
Tuttavia, si teme che per il prossimo anno anche il bonus barriere architettoniche possa finire nella fitta rete dei tagli, in linea con le riduzioni previste per gli altri bonus edilizi. D’altra parte, è evidente che le detrazioni per gli interventi edilizi subiranno una rimodulazione nel prossimo anno, mettendo a rischio tutte le misure a sostegno di tali interventi.
In ogni caso, per maggiori dettagli sarà necessario attendere l’approvazione del testo conclusivo della legge di bilancio 2025.
Per maggiori dettagli, si rimanda alla pagina dedicata al bonus barriere architettoniche dell’Agenzia delle Entrate.
In sintesi le informazioni principali
- Il bonus barriere architettoniche offre una detrazione del 75% per interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, come l’installazione di ascensori e rampe.
- Le spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2025, con limiti di spesa specifici: 50.000 euro per edifici unifamiliari, 40.000 euro per edifici da 2 a 8 unità e 30.000 euro per edifici con più di 8 unità.
- Ci sono preoccupazioni riguardo a possibili cambiamenti nei bonus edilizi, incluso il rischio di tagli al bonus barriere architettoniche nel 2025.