Tragico epilogo per Sergio Brogiato, scomparso da Torino il 29 ottobre 2024 in circostanze ancora da accertare.
Nella mattina di martedì, il cinquantaduenne aveva accompagnato la moglie al lavoro nel capoluogo piemontese, in automobile.
Una volta giunti sul posto, sarebbe sceso dalla vettura senza portare con sé smartphone, documenti d’identità e denaro contante.
La moglie, poche ore dopo l’allontanamento, ne ha denunciato la sparizione alle autorità competenti, nella speranza di ritrovarlo sano e salvo nel minor tempo possibile.
Nelle ore seguenti, la donna ha pubblicato numerosi appelli sui social network per ottenere potenziali avvistamenti del coniuge.
La risposta da parte della comunità locale di San Mauro, dove la coppia è ivi residente, dei parenti e degli amici è stata sin da subito massiva.
Tutti uniti in fronte comune, compresi un gran numero di volontari, suddivisi in squadre per riportare a casa l’uomo, considerato da tutti amabile, disponibile e sempre sorridente.
Ritrovato senza vita Sergio Brogiato: il rinvenimento del corpo del 52enne
Le spoglie mortali di Sergio Brogiato, amato da tutti e ben integrato nel tessuto della comunità locale di San Mauro, sono state rinvenute a ventisette minuti di distanza dalla città nella giornata odierna, nei boschi di Verolengo.
Il punto è conosciuto dai più per l’omonimo laghetto, i pic-nic e la pesca di specie ittiche quali carpe, pescigatto, carassi e cavedani, un punto di ritrovo per famiglie, adolescenti e anziani e recentemente teatro di atti vandalici, nei pressi della ex colonia elioterapica.
Si era allontanato intorno alle 7:30 del 29 ottobre da Corso Siccardi a Torino. È uscito dall’auto, in cui si trovava anche la moglie dell’uomo, dal lato passeggero e si è presumibilmente spostato inizialmente a piedi, successivamente mediante treni, bus e mezzi di fortuna fino all’arrivo nella zona della tragedia.
Ha lasciato all’interno del veicolo tutti i suoi effetti personali contenuti in un marsupio, ovvero il cellulare, documenti d’identità, carte di credito e banconote.
Le cause del decesso non sono state ancora dichiarate. Si ipotizza un gesto volontario, pista che non è stata ancora né confermata, né smentita. Le indagini da parte delle forze dell’ordine di Chiavasso e degli altri reparti dell’Arma sono ancora in corso.
Ne danno il triste annuncio con grande dolore la moglie, i due figli e il fedele Loki, cane di razza golden retriever a cui l’uomo era fortemente legato.
Nel frattempo, l’autorità giudiziaria prosegue con tutti gli accertamenti del caso relativi a questa drammatica vicenda.
Sergio Brogiato, l’amico di tutti nella comunità di San Marco
Di professione elettricista, il 52enne viveva una vita serena a San Mauro, comune di diciottomila abitanti a circa ventiquattro minuti di auto da Torino.
Per Sergio si sono mobilitate le forze dell’ordine, volontari e amici dell’uomo, usciti alla sua ricerca, come raccontato dalla moglie intervistata nella giornata del primo novembre da Tag24: per tutti mite, dalla personalità e sorriso magnetico.
Tante sono state le persone che hanno mostrato supporto alla compagna Simona e ai loro figli, con piccoli ed importanti gesti della quotidianità come una parola di conforto, di affetto, nei duri momenti di difficoltà affrontati dal nucleo familiare.
Impegnati nel caso anche l’associazione Penelope Italia OdV, nelle vesti della sezione Piemonte. L’ente no-profit è stato fondato nel 2002, ventidue anni fa da Gildo Claps, fratello di Elisa, scomparsa nel 1994.
Il quotidiano aveva raggiunto telefonicamente nel pomeriggio di ieri il presidente Fabrizio Pace, il quale aveva confermato il proseguimento delle ricerche di Brogiato, insieme al filtraggio di potenziali avvistamenti, in sinergia con la trasmissione “Chi l’ha visto?”.
Ritrovati questa settimana privi di vita altri tre dispersi: il 31enne Matteo Rivolta da Desio (Monza e Brianza il 30 ottobre, lo stesso giorno per il 91enne Augusto Battaglini da Sezze (Latina) e per Roberta Zanella da Monclassico.