Settantaquattro anni, alto un metro e 60, corporatura esile, capelli brizzolati, senza barba e occhi marroni. Chi è Paolo Tetta, scomparso da Foggia, in Puglia, il 29 ottobre 2024.

A seguito di un incidente stradale, si trovava al pronto soccorso dell’ospedale locale per ricevere le dovute cure mediche.

All’improvviso, nonostante le ferite riportate, si sarebbe alzato autonomamente dalla barella su cui era stato adagiato e avrebbe abbandonato la struttura sanitaria, senza lasciare alcuna traccia.

Non ha con sé smartphone, documenti d’identità o effetti personali.

Benvoluto nella comunità locale di Lucera, ove è ivi residente, i quattro figli dell’uomo, i parenti, gli amici, sono tutti estremamente preoccupati per le sue sorti.

Prima di essere investito da un automobile di passaggio, l’anziano, salvo una protezione per lo stomaco assunta quotidianamente e problemi di udito, non ha mai avuto importanti malattie.

Usciva di casa regolarmente per la città, di circa 30mila abitanti, per brevi o lunghe camminate conducendo una vita serena e tranquilla. Fuma sigarette e potrebbe potenzialmente aver acquistato un pacchetto negli ultimi giorni.

“Dov’è andato mio padre? È possibile che nessuno sia in ospedale che all’esterno, lo abbia visto andar via nonostante le lesioni e le scorticature? Ha mangiato in questi giorni?” si chiede la figlia Viviana, intervistata in esclusiva da Tag24 su questa drammatica vicenda.

Paolo Tetta, scomparso da Foggia il 29 ottobre: intervista a Viviana, figlia del 74enne

Al telefono con Tag24, Viviana, figlia di Paolo Tetta, non riesce a darsi pace per la scomparsa dell’amato papà:

“In totale siamo quattro figli e tutti in apprensione per nostro padre. Non riusciamo a non pensare a questa drammatica situazione. Ci chiediamo continuamente se in questi quattro giorni di sparizione abbia mangiato, bevuto, se sia in qualche modo riuscito a sostentarsi autonomamente“.

“Il 29 ottobre 2024, mio padre si trovava all’ospedale di Foggia al pronto soccorso. Era stato investito da un automobile e necessitava di cure” racconta.

Secondo quanto raccontato da alcune persone, si sarebbe alzato dalla barella su cui stava aspettando il suo turno, si è tolto tutto i fili, flebo, che gli erano stati forniti dagli infermieri e se n’è andato, in un momento di distrazione generale. Ma com’è possibile che sia accaduto?” spiega.

Il 74enne non ha nulla con sé: telefono, denaro contante o documenti d’identità

“Papà purtroppo non usa lo smartphone, anche prima di questa situazione. Quando voleva vedere una foto dei nipoti chiedeva sempre a noi figli… Il fatto che sia irreperibile aumenta ulteriormente la nostra apprensione nei suoi confronti” spiega Viviana.

“Ha problemi di udito da un po’ di tempo, ma salvo questo è stato sempre un grande camminatore, una persona in salute e gli piace andare in giro per Lucera, lo conoscono tutti ed è benvoluto dai nostri concittadini” prosegue.

“Ma adesso che è ferito, in difficoltà, non riusciamo a restare tranquilli. Tutti i potenziali avvistamenti che abbiamo ricevuto erano precedenti all’incidente e purtroppo non utili al fine del ritrovamento, nessuno lo ha più visto dopo l’uscita dall’ospedale” conclude.

La figlia di Paolo Tetta: “Chiunque lo avvisti chiami le forze dell’ordine al 112”

“Noi parenti confidiamo che ovunque sia, stia bene e una volta ritornato possa ricevere tutte le cure del caso” racconta la figlia del 74enne.

“Sono giorni che personalmente non dormo, anche i miei fratelli, non riusciamo a mangiare e le nostre energie sono tutte indirizzate a nostro padre” prosegue.

“Abbiamo effettuato regolare denuncia alle forze dell’ordine e le indagini, sono attualmente in corso”.

Chiunque lo avesse visto è tenuto ad informare il servizio d’emergenza al 112, è amichevole e può essere fermato senza remore. Aiutateci a ritrovarlo, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti” conclude.

Ancora nessuna notizia anche di Sergio Brogiato, il 52enne scomparso da Torino il 29 ottobre 2024 dopo aver accompagnato la moglie al lavoro, successivamente intervistata da Tag24.