Non poteva mancare il ministro della Difesa Guido Crosetto all’inaugurazione del Villaggio Difesa a Circo Massimo a Roma oggi 1 novembre 2024. Il titolare del dicastero ha preso parte all’iniziativa per l’apertura della mostra che sarà visitabile gratuitamente fino al prossimo 4 novembre, data che celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Nelle prime due ore dall’apertura del Villaggio sono arrivate circa settemila persone.
Il ministro della Difesa dopo il taglio del nastro ha parlato visitato il sito che si estende per 70mila mq ed è passato per gli oltre 50 stand delle forze armate italiane. E’ stato eseguito, alla presenza dei vertici militari, l’inno nazionale nel corso della cerimonia dell’alzabandiera.
Alla fine della visita, Crosetto ha parlato alla stampa in merito alle due guerre in corso in Medio Oriente e nell’Est Europa. Mentre per la prima il ministro della Difesa confida in un calo delle tensioni nei prossimi mesi, per la seconda le aspettative sembrano molto più negative.
Crosetto presente all’inaugurazione del Villaggio Difesa
Il ministro ha sottolineato l’importanza della data del 4 novembre e di celebrare le persone che si occupano della sicurezza e della pace sia all’interno che all’esterno dell’Italia. Crosetto si è soffermato su quelli Stati dove sono in corso guerra e sono presenti anche militari italiani come nel caso della missione di pace delle Nazioni Unite Unifil in Libano:
Noi oggi ricordiamo il lavoro delle forze armate e ricordiamo anche il sacrificio di chi oltre cento anni fa a questo Paese di ritornare unito.
Il commento sulla guerra in Israele: “Tel Aviv ridurrà le tensioni su Gaza”
C’è preoccupazione per quello che sta accadendo in Israele ma anche speranza per una riduzione delle tensioni. Il ministro della Difesa ha avuto modo di confrontarsi due giorni fa con il suo corrispettivo israeliano Gallant in merito agli attacchi da parte delle truppe israeliane alle postazioni dell’Unifil.
All’interno della missione di pace ci sono anche soldati italiani e Crosetto dopo i primi attacchi a inizio mese ha subito chiesto una risposta al governo israeliano che l’Italia ha sempre sostenuto nel corso della guerra scoppiata il 7 ottobre 2023. Il ministro ha ribadito che l’incontro con Gallant è andato molto bene e l’impressione è che Israele sia pronto a diminuire la pressione militare su Gaza:
Ho avuto l’impressione che Israele sia pronto a consentire il ripristino della normalità su Gaza e ho avuto la conferma che l’Unifil è l’unica alternativa ad una guerra in Libano – ciò che dico da due anni. Ho spinto il presidente del Consiglio e il ministro Tajani affinché cambino le regole d’ingaggio e il nostro modo di essere presenti in Libano così che la garanzia di sicurezza in quella zona sia data alla Comunità Internazionale
In questi giorni gli attacchi in Libano si sono intensificati e la guerra, che fino a qualche mese fa era a sud di Israele, sembra essersi spostata nel nord diventando un conflitto volto all’eliminazione di Hezbollah. Il Partito di Dio, dal canto suo, ha scelto un nuovo leader dopo le morti di Nasrallah e Saffiedine: il segretario generale di Hezbollah ora è il 71enne Qassem.
Preoccupa la situazione in Ucraina: “La guerra è quotidiana”
Se sembra esserci qualche spiraglio per la diminuzioni delle tensioni a Gaza, in Ucraina la situazione è ben diversa. Gli attacchi russi sono diventati sempre più intensi e le truppe di Mosca proseguono nella loro avanzata nel territorio ucraino dopo la controffensiva nell’oblast di Kursk di due mesi fa da parte dell’esercito di Kiev.
Ad una situazione già preoccupante per via dei successi del Cremlino si aggiunge anche la presenza di soldati nordcoreani. Truppe di Pyongyang sono presenti in questo momento in Ucraina a sostegno delle truppe di Mosca.
Il ministro ha spiegato alla stampa che in questa fase storica la guerra è arrivata a far parte della quotidianità di tutti e che lo scenario dell’est Europa peggiora con l’invio di truppe da parte della Corea del Nord a sostegno del Cremlino:
Da più di un anno si è formato un fronte che sostiene la Russia e mette insieme Corea del Nord, Iran e per certe forniture tecnologiche anche la Cina. Dobbiamo capire se questo fronte può rendere forte la volontà della Russia nell’espansione dei suoi confini
E la Nato? L’organizzazione militare ha sempre detto di voler star fuori dalla guerra – spiega Crosetto – ma il coinvolgimento di altri Paesi a sostegno della Russia potrebbe aver cambiato in modo notevole lo scenario. La speranza del ministro della Difesa è che Mosca venga ricondotta ad un tavolo di pace:
Bisogna far capire a Mosca che l’atteggiamento con cui sconvolge il mondo mina anche il suo destino e non soltanto dell’Ucraina
Cosa ha detto Crosetto oggi sulle due guerre in Ucraina e Israele?
- Inaugurazione del Villaggio Difesa: Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha aperto al Circo Massimo di Roma il Villaggio Difesa, un’esposizione di 50 stand dedicati alle forze armate italiane, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che sarà celebrata il 4 novembre.
- Situazione in Medio Oriente: Crosetto ha riferito di un confronto positivo con il ministro della Difesa israeliano, da cui ha percepito la volontà di ridurre le tensioni su Gaza. Ha sottolineato il ruolo della missione Unifil in Libano e la necessità di garantire sicurezza nella regione.
- Conflitto in Ucraina: Il ministro ha espresso preoccupazione per l’intensificarsi della guerra in Ucraina, aggravata dal supporto nordcoreano a Mosca. Crosetto ha auspicato una soluzione diplomatica, evidenziando il coinvolgimento crescente di Paesi a favore della Russia.