Avetrana è un nome che negli anni in Italia è rimasto nella mente delle persone per via di un efferato omicidio che si è consumato proprio nel piccolo Comune in provincia di Taranto, in Puglia. Parliamo dell’omicidio della giovane Sarah Scazzi, la quindicenne a cui è stata strappata la vita il 26 agosto del 2010. Un crimine orrendo, che al tempo ha sconvolto il paese e l’Italia intera.
La storia dell’assassino della ragazza ha ispirato una serie tv, come spesso accade di recente con i casi di cronaca nera, diventati materiale di interesse per documentari, film, podcast e ogni altro tipo di prodotto del settore audiovisivo.
La serie sul delitto di Sarah Scazzi, diretta da Pippo Mezzapesa, è stata prodotta da Groenlandia e da Disney Italia e la sua messa in onda ha generato non poche polemiche, finendo davanti ai giudici in un dibattimento legato al titolo (in origine Avetrana-Qui non è Hollywood).
Lo show avrebbe dovuto essere disponibile dal 25 ottobre 2024, ma il lancio è stato rimandato al 30 ottobre. Tag24 ha intervistato in esclusiva il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, per andare a fondo nella vicenda e capire cosa sta succedendo.
Le polemiche intorno alla serie tv sul delitto di Avetrana
Che l’Italia vada pazza per le serie crime ormai è un dato di fatto: i numerosi prodotti che si trovano sulle principali piattaforme di streaming, ma anche in tv, godono di grande fortuna presso il pubblico e i casi di cronaca nera avvenuti nel nostro Paese rappresentano in pratica una fucina inesauribile di ispirazione.
Di recente si è alzato un polverone su una serie tv in particolare, quella che racconta del delitto di Avetrana, l’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi e le vicende legate alla famiglia Misseri. Un crimine atroce commesso nel 2010, che al tempo fece rabbrividire l’Italia intera. E’ ancora vivido il ricordo della notizia del ritrovamento del cadavere della ragazzina, in fondo ad un pozzo nelle campagne di Avetrana.
Il caso ha ispirato la creazione di una sceneggiatura e di una serie tv. La trasmissione del progetto, che avrebbe dovuto già nei giorni scorsi essere disponibile il streaming su Disney+, è stata bloccata su richiesta dell’amministrazione del Comune dove è avvenuto il delitto.
Si è creato così un contenzioso finito davanti al giudice: l’oggetto del contendere era il titolo della serie, che in origine avrebbe dovuto essere Avetrana – Qui non è Hollywood. La serie sarebbe dovuta uscire il 25 ottobre 2024, e invece il lancio è stato rinviato a mercoledì 30 ottobre 2024 su Disney+.
Il Tribunale civile di Taranto si è pronunciato in favore dell’amministrazione di Avetrana, sposando la richiesta di togliere il nome del Comune dal titolo della serie tv, che ora è semplicemente Qui non è Hollywood.
Il sindaco di Avetrana: “Non vogliamo che la nostra città diventi vittima di pregiudizi”
Tag24, nel giorno in cui è stata lanciata online la serie tv, ha intervistato il Sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, per conoscere le reazioni a caldo in merito alla vicenda finita in Tribunale. Dopo la vittoria nella battaglia legata al nome del prodotto di Groenlandia e Disney Italia, da parte dell’amministrazione del Comune c’è stato un sospiro di sollievo.
‘Avetrana’ è stato tolto dal titolo della serie. “Una rimozione che dà ancora più valore alla nostra richiesta, che legittima quello che abbiamo fatto noi, chiedendo al Tribunale di Taranto la modifica del titolo”, ha dichiarato il sindaco.
Eventuali danni al turismo, la paura che Avetrana diventasse (ancora) un luogo di “pellegrinaggio” di curiosi e “appassionati della serie” sull’omicidio si Sarah Scazzi, potevano sembrare i punti fondamentali per far sì che la serie venisse bloccata. Il Sindaco Antonio Iazzi ha spiegato:
“Avevamo timore che si potesse arrecare qualche pregiudizio sull’immagine della nostra città e della nostra comunità, affiancando il nome di Avetrana a un terribile fatto di cronaca. Questo è quello che ci ha mosso e spinto ad agire. Il turismo del macabro e dell’orrore spero sia ormai superato. Avere nel titolo della serie il nome del Comune era abbastanza forte e questo ci ha preoccupato”.
Il sindaco ha rivelato di non aver ancora visto la serie ma che è curioso di guardarla, sperando di non essere condizionato da quanto accaduto nei giorni scorsi. Nel mentre si aspetta l’udienza del 5 novembre con il giudice, anche se le controparti della causa hanno già messo in atto quanto richiesto nel provvedimento.
Trama della serie: il delitto di Avetrana
Qui non è Hollywood è stata presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024 – che si è svolta dal 16 al 27 ottobre – e ha riscosso una grande curiosità presso il pubblico. La trama della serie si ispira al libro “Sarah la ragazza di Avetrana” (2020) di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni e ad un fatto di cronaca nera realmente accaduto. Si tratta dell’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne assassinata il 26 agosto 2010 ad Avetrana, il paesino in provincia di Taranto.
La giovane era scomparsa da casa, mentre stava andando a casa di sua cugina, Sabrina Misseri, che abitava poco lontano da lei. Le due erano molto amiche. Sarah quel giorno non è mai arrivata dalla cugina: prima si era ipotizzata una fuga, dato il carattere “ribelle” della giovane, poi dopo un mese e oltre di ricerche, la terribile scoperta: prima è stato recuperato il cellulare di Sarah – bruciato in un campo – dallo zio, Michele Misseri (papà di Sabrina), poi il cadavere della piccola.
A fornire le indicazioni sul luogo dove giaceva il copro è stato proprio Misseri, dopo una confessione rilasciata alle autorità. L’uomo avrebbe rivelato di aver ucciso la ragazza, dopo aver cercato di stuprarla. Lei aveva opposto resistenza e lui alla fine l’ha uccisa e gettata in un pozzo. Un racconto che non ha mai convito fino in fondo le autorità: nel 2010 si è aperto un lungo e tortuoso procedimento giudiziario per far luce sulla morte di Sarah Scazzi.
La giustizia dopo anni di indagini e interrogatori è arrivata ad un altro verdetto sull’omicidio: secondo la Corte di Cassazione (con sentenza del 2017), Sarah sarebbe stata assassinata dalla cugina Sabrina e dalla zia Cosima Misseri. Il movente? La gelosia e la contesa dell’amore per un ragazzo: il giovane che era impegnato con Sabrina, il cuoco Ivano Russo, che dopo aver lasciato la ragazza, sarebbe diventato molto amico di Sarah, mandando la ex su tutte le furie.
Sabrina e Cosima sono state condannate all’ergastolo, anche Michele Misseri è stato in prigione, per otto anni, con l’accusa di soppressione di cadavere e inquinamento delle prove. L’uomo negli anni ha dato varie versioni dell’atroce vicenda agli inquirenti durante gli interrogatori. Avrebbe dichiarato di aver ucciso Sarah con l’intento di proteggere sua moglie e sua figlia, perché spaventato e minacciato da loro.
Cast e trailer della serie
Ecco il cast della serie Qui non è Hollywood:
- Federica Sala: Sarah Scazzi
- Giulia Perulli: Sabrina Misseri
- Vanessa Scalera: Cosima Misseri
- Paolo De Vita: Michele Misseri
- Giancarlo Commare: Ivano Russo
Per chi fosse interessato ad avere qualche anticipazione sulla serie, di seguito il link su YouTube per guardare il trailer: