Il bambino, appena partorito, “non respirava”, nonostante avesse provato “a scuoterlo”. Emergono nuovi dettagli sul caso di Chiara Petrolini, la 21enne accusata di omicidio volontario e soppressione di cadavere dei due neonati, partoriti a distanza di circa 15 mesi, i cui resti sono stati trovati nel giardino della sua casa a Vignale di Traversersetolo, in provincia di Parma.

Durante l’interrogatorio dello scorso 10 settembre la ragazza ha infatti parlato del primo bimbo nato, secondo gli investigatori, a maggio 2023. Le cui ossa sono state rinvenute il 7 settembre 2024.

Chiara Petrolini durante l’interrogatorio dello scorso settembre: “Ho partorito nella mia camera”

Le dichiarazioni della 21enne sono state riportate da La Gazzetta di Parma. Durante l’interrogatorio Chiara racconta di aver avuto le contrazioni e di aver partorito il primo bimbo nella sua cameretta, durante la notte.

Ho provato a scuoterlo, non respirava e l’ho messo nel giardino

ha poi rivelato.

In base ai riscontri degli inquirenti, questo primo neonato sarebbe venuto alla luce il 12 maggio 2023. Anche se la ragazza, alla domanda diretta sul giorno in cui sarebbe avvenuto il parto, ha risposto di “non ricordare”.

Gli ho tagliato il cordone ombelicale

ha poi ammesso. Un dettaglio che fa ipotizzare come anche questo bimbo possa essere deceduto per un’emorragia. La stessa causa della morte del fratellino, nato ad agosto di quest’anno, il primo a essere ritrovato sepolto nel giardino della villetta di famiglia.

Neonati sepolti a Traversetolo, secondo la madre il secondo figlio “non emetteva suoni”

Nel corso dell’interrogatorio avvenuto invece ad agosto- una volta scoppiato il caso mentre la famiglia era in vacanza a New York- Chiara Petrolini ha risposto ad alcune domande sul secondo neonato.

Aveva gli occhi aperti, ma non emetteva suoni

ha riferito. Negando, successivamente, di aver indotto entrambi i parti. Nonostante le ricerche che aveva fatto online suggeriscano l’esatto opposto.

Il piccolo sarebbe nato il 7 agosto 2024. Due giorni dopo la ragazza era su un volo per la Grande Mela: nel frattempo veniva scoperto il cadavere del piccolo, ricoperto da un po’ di terra.

Lo stupore dei genitori nelle intercettazioni

Stando a quanto riportato sempre da La Gazzetta di Parma, dalle intercettazioni è emersa tutta l’inconsapevolezza dei genitori della giovane, con commenti stupiti su quanto stesse accadendo.

Cosa hai fatto? Sei stata tu? Così si va in galera

sono state le loro parole. La madre e il padre di Chiara Petrolini hanno sempre sostenuto di non essere a conoscenza delle gravidanze della figlia, come confermato poi anche dalla Procura di Parma. Così come il fidanzato Samuel, completamente all’oscuro di essere diventato padre.

La ragazza è agli arresti domiciliari, come richiesto dal Gip. Il tribunale del Riesame di Bologna, lo scorso 17 ottobre, ha accolto la richiesta della Procura di Parma della custodia cautelare in carcere.

Prima che la 21enne possa varcare effettivamente le porte di un penitenziario però, è necessario attendere le motivazioni e l’eventuale ricorso del legale della ragazza, Nicola Tria.

Il caso dei neonati sepolti a Traversetolo ha suscitato molto clamore e presenta ancora diversi punti da chiarire. Eppure alla veglia di preghiera per i due bimbi, organizzata nella parrocchia di Traversetolo lo scorso 28 ottobre, non si è presentato quasi nessuno.

Le dichiarazioni shock di Chiara Petrolini in tre punti

Ecco un riassunto in tre punti dell’articolo:

  1. Dettagli del caso: Chiara Petrolini, una 21enne, è accusata di omicidio volontario e soppressione di cadavere per la morte di due neonati, i cui resti sono stati trovati nel giardino di casa sua a Vignale di Traversertolo. Durante gli interrogatori, ha rivelato di aver partorito i bambini in casa.
  2. Circostanze dei parti: Il primo neonato è nato nel maggio 2023 e il secondo ad agosto 2024. Chiara ha dichiarato di aver tagliato il cordone ombelicale e del secondo bambino ha evidenziato che “non emetteva suoni”. Negando inoltre di aver indotto i parti, nonostante le ricerche online sull’argomento.
  3. Reazione della famiglia e situazione legale: I genitori di Chiara erano all’oscuro delle sue gravidanze e hanno reagito con stupore quando sono emerse le accuse. Attualmente, Chiara è agli arresti domiciliari in attesa di ulteriori sviluppi legali, mentre il caso continua a suscitare grande clamore e inquietudine nella comunità.