E’ un periodo nel quale il centrodestra ha tirato un sospiro di sollievo dopon momenti difficili. Se al governo ci sono ostacoli rappresentati dai CPR non funzionanti in Albania e i continui cambi al ministero della Cultura, le elezioni in Liguria hanno dato a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia un motivo per ricordare a tanti che le loro proposte sono attraenti anche a livello regionale.
L’ordine dei tre partiti non è casuale: se i meloniani hanno ottenuto circa il 15% dei voti, i leghisti hanno sopravanzato di poco i forzisti. Alessandro Piana, della Lega e presidenze facenti funzioni della Liguria, tra poco lascerà il posto a Marco Bucci, il vincitore delle regionali, ma parlando con Francesco Borgonovo ha raccontato di quanto il duro lavoro e il contributo di tutti abbia portato il centrodestra a vincere.
E nella seconda categoria la presenza che nessuno forse si aspettava: una parte della comunità del Bangladesh ha mostrato pubblicamente di aver votata tutta per Bucci. Un qualcosa che ha fatto piacere a Piana: “Gruppo che porta ricchezza al territorio, ma non bisogna dimentare quegli stranieri che porano delinquenza in Italia”.
Questi ed altri argomenti nella puntata di oggi 30 ottobre 2024 di “Calibro8”, condotta da Borgonovo su Radio Cusano Campus.
La comunità bengalese per Bucci presidente: il loro voto decisivo alle elezioni in Liguria? Piana (Lega): “Gruppo che porta sviluppo nel territorio”
Ogni campagna elettorale porta con sé grandi e piccole storie, che a volte finiscono al centro del dibattito pubblico e altre bisogna trovarle spulciando sui social o nei quotidiani locali. Le elezioni in Liguria hanno visto la vittoria del sindaco di Genova Marco Bucci contro Andrea Orlando: il centrodestra continuerà a guidare la regione ligure dopo le dimissioni di Giovanni Toti.
Se questo è uno dei dati incontrovertibili, così come il pesante flop del M5S, la piccola storia della campagna elettorale è il sostegno di un pezzo consistente della comunità bengalese a Bucci. Nell’ultimo comizio prima del voto del 27-28 ottobre 2024, il neo governatore aveva incontrato un nutrito gruppo di cittadini e commercianti bengalesi, il cui volto più famoso è Rahman Bhuya.
Piccolo commerciante di una comunità laboriosa e mite, che porta ricchezza e prestigio al territorio ligure: è così che Alessandro Piana, presidente leghista facente funzioni della Liguria, ha commentato questo spaccato di integrazione nel territorio ligure:
Evidentemente se la comunità bengalese lo ha dichiarato è così: devo dire che è una comunità molto mite e che non crea problemi, come molte altre comunità di stranieri presenti sul nostro territorio che contribuiscono in modo determinante al benessere e allo sviluppo del territorio. Non bisogna generalizzare ma soprattutto non abbassare la guardia perché vediamo molte realtà, soprattutto legate agli stranieri, che portano la deliquenza nel nostro territorio, e non è il caso della comunità bengalese.
Problemi coi migranti a Ventimiglia? Sì, essendo una regione di confine abbiamo un imbuto dove essenzialmente chi sbarca oggi a Lampedusa o comunque nel Sud Italia anche in maniera clandestina ha l’obiettivo di recarsi al confine, come a Ventimiglia.
Dal dato locale Piana passa quindi ben presto a quello più generale e che fa parte della stessa identità politica della Lega: c’è un punto preciso come Ventimiglia dove molti migranti arrivano anche illegalmente e che senza controlli più severi rischiano di portare soltanto confusione e delinquenza in Italia.
Impossibile però che il governo riesca ad intervenire su questo punto se, come afferma Piana, il suo mandato elettorale e popolare è costantemente frenato e bloccato da indagini pretestuose:
Indipendentemente da tutte le ideologie e i sentimenti, ritengo che un governo debba poter agire secondo quelli che sono i programmi e quelle che sono le indicazioni che arrivano dall’interno delle forze politiche: non può ogni volta un governo, soprattutto in Italia, trovarsi frenato da magistrature, da indagini, da fermi che nulla hanno a che fare con la democrazia e con un governo legittimamente dal popolo italiano. Succede solo in Italia…
Bucci sul suo profilo Facebook aveva ringraziato calorosamente la delegazione bangladina, paragonando il suo periodo di 22 anni negli USA a quello strascorso in Italia da persone che il più delle volte devono lavorare il doppio di un cittadino italiano per esser considerato “normale” e non portatore di problemi.
Nel commento di Piana c’è sempre l’idea, probabilmente non soltanto leghista, che uno straniero per esser accettato in Italia debba innanzitutto esser in qualche modo mansueto, dimostrare di esser affidabile, fornendo una separazione netta fra chi vuole solo disturbare e delinquere e chi invece sceglie di rimboccarsi le maniche per costruirsi un nuovo futuro.
“Una crociata contro il centrodestra e attacchi inauditi contro Bucci: la nostra vittoria vale triplo”
La Lega di Matteo Salvini ha ottenuto l’8,47% dei voti, superando Forza Italia (poco sotto l’8%) e seconda a Fratelli d’Italia (che non supera il 15%). Il risultato è soddisfacente anche in vista dei rapporti di forza fra i tre partiti all’interno della coalizione, ma come ripetuto da altri alleati Piana punta l’accento sullo sforzo fatto per vincere in Liguria.
Seguendo anche quella retorica tanto cara dell’underdog, il leghista afferma che Bucci ha ottenuto la presidenza della Liguria battendo non soltanto Orlando e la sua coalizione, ma anche la magistratura (le cui indagini avevano portato alle dimissioni di Toti) e i media. In particolare Piana cita una puntata di Report, che per lui avrebbe costituito una violazione del silenzio elettorale:
Vale il triplo, perché non era soltanto un discorso di indagini e di arresti: era una vera e propria crociata contro un centrodestra che secondo me in questi anni aveva fatto molto bene riguardo lo sviluppo, in merito alle infrastrutture e anche sul sociale e sulle scuole.
C’è stata una vera e propria crociata anche da parte dei media che fino al giorno prima erano tutti filogovernativi e il giorno dopo pieni di critiche, esagerando come la trasmissione di Report di domenica 27: è da rivedere un po’ tutto il sistema della democrazia italiana, pur riconoscendo la massima libertà d’azione ai media e alla stampa.
Inutile però chiedere a Piana commenti sulla vicenda di Toti, che pure con i suoi lunghi silenzi e frequenti assenze (specie nell’ultimo comizio elettorale di Bucci) ha fatto in modo di far capire a chi volesse farlo che non si è sentito adeguatamente sostenuto durante le prime fasi del suo arresto domiciliare:
Alcune cose ad orologeria, dalle indagini alle trasmissioni televisive, rischiano anche di far venire meno la democrazia certe volte… Non entro nei meriti dell’inchiesta e nemmeno dei dettagli personali, perché non è simpatico farlo, però devo dire che c’è stato un attacco senza eguali al centrodestra che fino al giorno prima era un modello virtuoso alla guida della regione.
Se il voto della comunità bengalese sembra una nota di colore in una campagna elettorale che alla fine non ha regalato grandi sussulti, escluso forse il risultato finale, in tanti parlano del ruolo avuto da Claudio Scaloja.
L’attuale sindaco di Imperia ed ministro dell’Interno ha ottenuto molti voti ad Imperia permettendo a Bucci di ottenere i voti necessari per vincere. Piana riconosce sì questi meriti, ma non va oltre: la vittoria è anche di tutta la coalzione, non soltanto del singolo.
Io ho una profonda stima per l’uomo, che nonostante l’età ha una lucidità e una determinazione che pochi hanno: ha ottenuto dei grandi risultati ad Imperia, la città è stata trasformata in meglio, e i suoi collaboratori e il suo staff lo hanno riportato a percentuali importanti e significative.
Se andiamo ad analizzare i risultati elettori di Imperia, determinante per la vittoria di Bucci a livello regionale, si può dividere equamente il merito fra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia: abbiamo avuto il picco più alto d’astensionismo e su questo dovremo lavorarci.
Piana: “Lavoreremo per sconfiggere l’astensionismo, ma i cittadini si sono ricordati del buon governo di Bucci”
Come visto gli argomenti toccati da Piana sono tutti concatenati fra loro e sono uniti dal fatto che la Liguria ha preso in mano il proprio destino e ha scelto di continuare sulla strada del buongoverno e delle attività concrete.
Resta però il dato del forte astensionismo che in fin dei conti ha colpito tutti i partiti che hanno corso alle regionali. Un fatto che Piana cerca di spiegare secondo diverse variabili, che toccano non soltanto la stessa politica ma anche la scuola e la sanità, due ambiti che toccano da vicino la vita di tante persone:
Partiamo dalle colpe e distribuiamole: ovviamente la politica non è esente, perché in alcuni casi diamo un brutto esempio di malagestione della cosa pubblica. Sono casi isolati, ma purtroppo hanno una ridondanza sull’opinione pubblica esagerata…
E’ complice anche una situazione socio-economica che vede la sanità in difficoltà in tutta Europa: è complicato dare la giusta soddisfazione a tutti, poi nel corso degli anni è venuta un po’ meno quell’educazione civica di quelle materie che avvicinavano lo studente alla cosa pubblica.
Quando Piana sceglie di parlare di “malagestione della cosa pubblica” non mira certo a commentare la vicenda di Toti, quando il contorno che in questi messi ha accompagnato la cronaca di questa vicenda giudiziaria. Il giudizio del leghista è netto: i media hanno cercato di orientare il voto ponendo domande tendenziose e non pertinenti alla stessa campagna elettorale.
I cittadini non sono stupidi e nemmeno si dimenticano facilmente di quando un territorio si sviluppa rispetto al passato. Anche la persona di Bucci, come sindaco del fare bene a Genova, è stata importante perché bisogna ridare sobrietà alla politica: va bene il diritto di cronaca, ma ho visto anche domande secche sul suo stato di salute, cose che non vanno mai fatte…
Ogni volta che veniva intervistato Bucci, invece che chiedergli alcuni punti del suo programma, gli si chiedeva puntualmente delle sue condizioni di salute: non è normale!
Infine uno sguardo anche al futuro, con Borgonovo che maliziosamente chiede a Piana cosa vuole fare il centrodestra riguardo il prossimo sindaco di Genova. Fino al 2025 ci sarà un ruolo di supplenza e poi si apriranno le elezioni comunali: su chi vogliono puntare Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia?
Piana sceglie di rispondere e allo stesso tempo di fare melina, magnificando l’attrattività della sua coalizione, capace di attrarre nomi importanti o valevoli per la politica:
Prossimo sindaco di Genova? Non abbiamo nessun nome… Toti? No, c’è un ventaglio di nomi che dovrà essere vagliato dalle segreterie e dalla componente civica: il centrodestra ha molti nomi spendibili, tutti autorevoli e con le caratteristiche per amministrare. Un cittadino bengalese? Mah, un po’ improponibile… E’ come dare ad un partito piccolissimo la gestione di una città…
I 5 punti salienti dell’articolo
- Risultato elettorale: Marco Bucci del centrodestra ha vinto le elezioni in Liguria, continuando il governo della regione dopo le dimissioni di Giovanni Toti, mentre il M5S ha registrato un forte flop.
- Supporto della comunità bengalese: Bucci ha ricevuto il sostegno significativo della comunità bengalese, con il commerciante Rahman Bhuya come figura di riferimento. Alessandro Piana della Lega ha elogiato la comunità per il suo contributo al benessere del territorio, evidenziando un modello di integrazione positiva.
- Critiche alla magistratura e ai media: Piana ha criticato le indagini giudiziarie e l’influenza dei media sul voto, affermando che il centrodestra è stato oggetto di attacchi ingiustificati che hanno influenzato negativamente l’opinione pubblica.
- Astensionismo e problemi socio-economici: l’elevato tasso di astensionismo nelle elezioni è attribuito da Piana a una serie di fattori, tra cui la malagestione politica e le difficoltà economiche nel settore della sanità.
- Futuro del centrodestra: Piana ha lasciato aperta la questione della candidatura del prossimo sindaco di Genova, dichiarando che non c’è ancora un nome, ma che il centrodestra ha diverse opzioni valide da considerare.