Molti pensano erroneamente che, a partire dal 1° gennaio 2025, le cartelle esattoriali saranno condonate d’ufficio o, in alternativa, rateizzate automaticamente. In realtà, però, le cose sono ben diverse.

La manovra di bilancio 2025 non prevede alcuna nuova rottamazione o condono delle cartelle esattoriali. Tuttavia, dal prossimo anno entreranno in vigore le nuove regole previste dalla delega fiscale, introducendo importanti novità nel sistema di riscossione.

Tra queste troviamo il discarico e il riaffidamento dei crediti di magazzino e, soprattutto, la possibilità di rateizzare i debiti fino a 120 rate.

Per comprendere meglio la portata di questi cambiamenti, guarda il nostro video dedicato alla riforma fiscale con l’intervento del Ministro Giorgetti, che parla di un fisco più giusto e di un’impresa storica per il Paese: “Riforma fiscale, ministro Giorgetti: É un’impresa storica, un fisco più giusto per chi lavora.”

Vediamo nel dettaglio quali cartelle esattoriali saranno interessate dal discarico.

Cartelle esattoriali 2025: chi non paga più nulla?

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione si prepara a esigere il pagamento delle cartelle esattoriali? Cosa bolle in pentola realmente? Il meccanismo di stabilità dei conti pubblici regola le nuove disposizioni previste per la Riscossione. I contribuenti potrebbero trovarsi a giocare una partita persa ancor prima di cominciare.

Stavolta, l’ex Equitalia ha messo la palla al centro: molti contribuenti saranno messi alle strette, senza possibilità di ricorrere a scappatoie.

D’altra parte, le nuove regole sono state pensate per contribuire alla crescita del Paese, e non vi è alcuna norma che faccia presupporre un intervento straordinario di salvataggio.

Il timore dei contribuenti è, infatti, legato all’adozione di misure rigide, percepite spesso come un potenziale “cappio al collo”.

Per questo motivo riceviamo numerose domande sul discarico delle cartelle esattoriali e sul periodo massimo di rateizzazione. Per fare chiarezza, esaminiamo due dei temi principali del Dlgs n. 110/2024.

Discarico automatico o anticipato delle cartelle esattoriali

Quali cartelle verranno cancellate nel 2025?

Il primo obiettivo dichiarato dalla riforma della riscossione dei crediti esattoriali, nell’articolo 3 del citato decreto legislativo, è quello di permettere il discarico automatico delle quote affidate all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, a partire dal 1° gennaio 2025, e non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo alla data di affidamento.

Pertanto, le cartelle esattoriali non riscosse tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2030 saranno cancellate d’ufficio dall’estratto di ruolo esattoriale.

Come raccontato più volte da Tag24.it, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione punta ad avviare le procedure cautelari ed esecutive per il recupero del credito nei cinque anni prima del discarico automatico. Non ci saranno richieste “morbide” da parte dell’AdeR, ma si prevede un incremento delle notifiche di cartelle di pagamento e di altri atti della riscossione.

La mossa dell’ex Equitalia risponde alle disposizioni previste per il riordino del sistema nazionale della riscossione. Se la cartella esattoriale non viene riscossa nei termini previsti, con maggiore celerità rispetto a oggi, saranno avviate procedure cautelari, volte a garantire la tutela del credito affidato all’AdeR.

Dal prossimo anno, potremmo vedere un aumento delle discussioni sulle procedure che portano al fermo amministrativo dei veicoli e all’ipoteca sugli immobili, in particolare riguardo al rischio di avvio delle procedure esecutive, come il pignoramento di somme sui conti correnti (bancari o postali), stipendi, pensioni, beni mobili e immobili.

Nei prossimi cinque anni, si prevede un’intensificazione delle azioni per la riscossione dei crediti, misure che rispecchiano pienamente il quadro normativo del Dlgs n. 110/2024, a partire dal discarico automatico delle cartelle esattoriali.

Un’altra questione riguarda la riconsegna anticipata dei carichi affidati all’AdeR e non ancora riscossi. Sono escluse, in questo caso, le somme con procedure esecutive in corso, per cui si rimanda alle disposizioni normative contenute nel decreto legislativo n. 110 del 29 luglio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 184 del 7 luglio 2024.

Le nuove disposizioni sulla dilazione delle cartelle di pagamento

Quanto tempo si ha per rateizzare una cartella?

Il via libera alle nuove disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione porterà diverse novità e ci si aspetta un cambiamento radicale nell’operato dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

La maggiore attesa riguarda l’articolo 13 della legge citata, in cui sono contenuti i correttivi dell’articolo 19 del Dpr n. 602/1973. Nel 1° comma si legge:

“Su semplice richiesta del contribuente, che dichiara di trovarsi in una temporanea situazione di oggettiva difficoltà economico-finanziaria, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione concede la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, di importo inferiore o pari a 120.000 euro, comprese in ciascuna richiesta di dilazione, fino a un massimo di:

  • ottantaquattro rate mensili: per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
  • novantasei rate mensili: per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;
  • centootto rate mensili: per le richieste presentate a partire dal 1° gennaio 2029.

Per le somme di importo superiore a 120.000 euro, è previsto un massimo di centoventi rate mensili, indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta”.

In sintesi i punti principali delle cartelle esattoriali 2025: ecco cosa devi sapere

  • Nessun condono automatico: la manovra di bilancio 2025 non prevede condoni né una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.
  • Discarico d’ufficio dopo 5 anni: a partire dal 1° gennaio 2025, le cartelle non riscosse entro cinque anni dall’affidamento saranno cancellate d’ufficio.
  • Rateizzazione fino a 120 rate: sarà possibile rateizzare le somme dovute fino a un massimo di 120 rate mensili, con diversi piani in base all’anno di richiesta (84 rate per il 2025-2026, 96 per il 2027-2028, 108 dal 2029).
  • Azione cautelare ed esecutiva intensificata: prima del discarico d’ufficio, l’Agenzia delle Entrate intensificherà il recupero dei crediti con misure come fermo amministrativo di veicoli, ipoteche sugli immobili e pignoramenti.