Alzi la mano chi sa che cosa sono le giuggiole o, ancora meglio, chi le ha assaggiate. Di certo non siete in molti e sicuramente non più giovanissimi. Questo perché le giuggiole sono un frutto non particolarmente utilizzato al giorno d’oggi, al contrario di quanto avveniva in un passato non molto lontano, quando di ricette con le giuggiole se ne facevano davvero moltissime. Basti pensare al famoso detto “andare in brodo di giuggiole”, che fa riferimento ad un liquore fatto proprio con questi frutti.
Le giuggiole si raccolgono in autunno dagli arbusti dei giuggioli. Questi frutti sono piuttosto simili alle olive, anche nelle dimensioni, e sono caratterizzate da un colore cha varia dal verde al giallo fino al rosso intenso. Il sapore è dolce, ma leggermente acidulo, simile a quello della mela. Se le giuggiole sono ben mature, però, sono davvero dolcissime e ricordano il gusto del dattero.
Brodo di giuggiole
Se avete voglia di capire davvero che cosa si intende con l’espressione “andare in brodo di giuggiole”, ecco qui per voi una immancabile ricetta con le giuggiole: il brodo, appunto. Si tratta in realtà di un liquore leggermente alcolico che, ne siamo certi, vi conquisterà. Per prepararlo vi servono:
- 1 kg giuggiole mature
- 1 kg zucchero
- 1 l vino rosso corposo
- 200 g acqua
- 2 grappoli uva bianca (moscato)
- 3 mele Cotogne
- 1 limone
Per prima cosa lavate le giuggiole, eliminate tutte quelle che presentano ammaccature e poi versatele in una pentola capiente. Aggiungete gli acini d’ uva, l’acqua e lo zucchero, quindi fate cuocere per un’ora fuoco lento, coprendo la pentola con un coperchio. Nel frattempo lavate le mele cotogne e tagliatele a pezzetti (senza eliminare la buccia). Prendete poi la buccia del limone con un pelapatate.
Trascorsa l’ora di cottura, versate questi ingredienti nella pentola, aggiungete poi il vino e continuate a cuocere a fiamma alta, mescolando con un cucchiaio di legno, fino a quando il vino non sarà completamente evaporato.
Foderate un colapasta con della garza, posizionatelo su una ciotola e versateci dentro tutto il composto. Mettete poi un coperchio affinché non entrino moscerini o altri insetti e lasciate percolare per 24 ore. Il giorno seguente versate il liquido in bottigliette sterilizzate con chiusura ermetica.
Una buonissima confettura
Tra le ricette con le giuggiole non può mancare la confettura: da spalmare sul pane, da utilizzare per farcire le crostate oppure da abbinare a formaggi freschi o poco stagionati. Gli ingredienti per realizzarla sono:
- 1 kg di giuggiole mature
- 1/2 bicchiere d’acqua
- 500 gr di zucchero semolato
- una scorzetta di limone
Denocciolate le giuggiole e poi mettetele in una casseruola insieme a una mela renetta tagliata a pezzettini e a mezzo bicchiere di acqua. Aggiungete anche lo zucchero semolato e la scorzetta di limone, quindi cuocete a fuoco vivo fino a raggiungere la consistenza desiderata. A questo punto togliete la marmellata dal fuoco e versatela in contenitori di vetro che avrete precedentemente fatto bollire in acqua. Chiudeteli ermeticamente con tappi sterilizzati e capovolgeteli per cinque minuti. Rigirateli e copriteli con dei panni per completare la procedura di sottovuoto.
Che bontà le giuggiole candite
Concludiamo le nostre ricette con le giuggiole con la ricetta delle giuggiole candite: una golosità da mangiare come piccolo dolcetto oppure da utilizzare per farcire dolci da forno o guarnire torte e pasticcini. Gli ingredienti che vi servono sono:
- 1 kg giuggiole secche
- 1/3 tazze di acqua fredda
- 2/3 tazze di zucchero semolato
- 2 cucchiaini di amido di mais
Lavate e e sgocciolate le giuggiole, quindi bucherellate ognuna di esse con una forchetta. Mescolate l’acqua fredda, lo zucchero e l’amido di mais e portate a ebollizione. Aggiungere le giuggiole e fate cuocere per 30 minuti, mescolando ogni tanto. Togliete la pentola dal fuoco, lasciate raffreddare il composto e poi mettetelo in frigo per tutta la notte.
Il mattino seguente rimettete il composto a bollire per altri 30 minuti. Togliete quindi le giuggiole dallo sciroppo e posizionatele su teglie ricoperte di stagnola. Cuocete in forno a 140°C da 2 a 5 ore, ovvero fino a quando le giuggiole appariranno secche al tatto.