Antonio Conte c’aveva visto ancora lungo. Al suo arrivo a Napoli, il tecnico pugliese ha messo subito alcune cose in chiaro: chiedeva rinforzi e soprattutto conferme. E la società azzurra ha saputo rispondere a dovere, andando a prendergli Lukaku dopo una corsa lunga quasi un’estate intera. O gente del calibro di Buongiorno, Neres e McTominay, che hanno alzato il tasso tecnico della squadra.

Il caso Di Lorenzo è stato archiviato dopo lunghi confronti

Ma soprattutto il Napoli ha disinnescato e archiviato il caso Di Lorenzo, che qualche mese fa sembrava davvero poter precipitare e allontanare le parti. A fare da pacere fin da subito c’ha pensato proprio Conte, che non ha mai messo in conto di dover dire addio al suo terzino.

Il muro contro muro alla fine si è risolto per grazia dell’ex CT, dopo una serie di colloqui serrati che probabilmente con un altro uomo sulla panchina sarebbero finiti male. Conte ha trovato la mossa giusta per evitare un doloroso addio del difensore, che poco più di un anno e mezzo fa ha rinnovato il proprio contratto con gli azzurri sottoscrivendo un rinnovo valido fino a giugno 2028.

Dai sorrisi di quell’estate si è passati ai malumori di quella successiva, con tanto di spettro della Juventus che si era fatta avanti per arrivare all’ex Empoli.

Di Lorenzo ha raccolto 10 presenze in 11 gare totali

Alla fine la cessione non si è concretizzata e Di Lorenzo ha ricominciato a lavorare in silenzio, ricucendo uno strappo grave e prendendosi lo spazio che Conte gli aveva promesso. Il difensore infatti è sempre sceso in campo nelle prime nove uscite di Serie A, contribuendo alla prima scalata del Napoli verso la vetta della classifica.

Il terzino poi ha giocato anche in Coppa Italia contro il Modena, restando in panchina solo nel match successivo contro il Palermo. Ma oltre alle presenze da titolare sono arrivate sia le buone prestazioni che le reti, tutte utili o per indirizzare una partita o per portare a casa i tre punti.

È successo alla seconda giornata contro il Bologna, dove Di Lorenzo ha aperto le marcature a ridosso dell’intervallo siglando il suo primo gol stagionale. Un macigno che ha mandato in bambola i felsinei, prima degli squilli finali di Kvara e Simeone che hanno mandato in ghiaccio la sfida del Maradona.

Decisivo contro il Lecce: Di Lorenzo regala un’altra vittoria al Napoli

Di Lorenzo ha fatto da apripista anche a Cagliari, beffando Scuffet poco dopo il quarto d’ora sfruttando un ottimo assist di Lukaku. Gli azzurri poi hanno vinto quella partita con uno scarto netto di quattro reti, siglate in serie da Kvara, Lukaku e Buongiorno. E il terzo atto del Di Lorenzo goleador è andato in scena ieri al Maradona, dove il Napoli ha raccolto il settimo successo assoluto in questa Serie A battendo di misura il Lecce.

A metà ripresa il difensore, a cui nel primo tempo era stato annullato un gol per fuorigioco, ha risolto una mischia in area di rigore battendo Falcone. Un guizzo da attaccante camuffato, che è andato a sentire il richiamo del pallone giusto. A conti fatti adesso le reti stagionali di Di Lorenzo sono cinque, considerando pure la doppietta siglata in Italia-Israele di Nations League.

La metamorfosi è completa: Di Lorenzo sogna un altro Scudetto

Un altro segnale lanciato dopo un Euro 2024 da horror, forse la partentesi più brutta della sua vita in Nazionale. La delusione per il decimo posto conquistato l’anno scorso e la mancata partecipazione alle Coppe europee è solo un ricordo del passato. La metamorfosi di capitan Di Lorenzo ora è completa, per la gioia di un Napoli che vuole ricucirsi quello Scudetto sul petto.

L’evoluzione di Giovanni Di Lorenzo

  1. Il caso risolto da Antonio Conte: Di Lorenzo era pronto a lasciare il Napoli dopo un’estate turbolenta ma alla fine Conte ha ricucito le distanze convincendo il difensore a restare
  2. Presenza fissa: Di Lorenzo ha collezionato 10 gettoni in 11 match ufficiali del Napoli, dimostrando la sua importanza nella rosa di Conte. Il difensore ha siglato anche tre reti con gli azzurri, punendo pure il Lecce nell’ultimo turno di campionato.
  3. Goleador con un sogno: Il difensore ha ritrovato la propria dimensione e adesso sogna un altro Scudetto, il secondo della sua vita napoletana.