Il 26 ottobre 2024 potrebbe essere un giorno fondamentale per la storia della Georgia dove sono in corso le elezioni legislative. Il voto di quest’oggi sarà importante perché decreterà se sarà confermato al potere il partito conservatore filorusso Sogno Georgiano o se alla guida del Paese caucasico andrà una coalizione vicina alle politiche di Bruxelles che potrebbe porre le basi per l’ingresso della Georgia nell’Unione Europea.

Le manifestazioni degli scorsi mesi che hanno animato Tbilisi e le altre principali città del Paese non lasciano troppi dubbi sul possibile esito delle elezioni georgiane ma sulle urne incombe l’ombra della Russia. Dopo la cocente ‘sconfitta’ in Moldavia, dove nel referendum costituzionale per consentire l’ingresso in Europa ha vinto il ‘sì’, Putin rischia di perdere influenza su uno Stato vicino ai confini meridionali.

Le urne sono state aperte alle prime ore del mattino e sono state chiuse alle 18 – ora locale. I primi exit poll sono confusi e non forniscono dati precisi sulla scelta dei cittadini georgiani e sul prossimo governo. I dati preliminari della Commissione elettorale georgiana segnalano un’affluenza alle urne del 58,94%. In questo momento l’attenzione di Mosca, Washington e Bruxelles resta alta.

Perché le elezioni in Georgia di oggi 26 ottobre 2024 sono così importanti?

C’è chi le ha definite un referendum tra guerra e pace, qualcun altro invece le ha indicate come uno strumento per compiere un passo fondamentale verso il futuro. Una cosa è certa: le elezioni legislative in Georgia non sono una tornata elettorale comune per scegliere la composizione del prossimo parlamento ma una vera e propria scommessa sul futuro del Paese.

Il partito di governo ‘Sogno Georgiano’, noto per le sue posizioni molto vicine a quelle di Mosca, dovrà vedersela con quattro formazioni europeiste (riunite nella coalizione ‘Carta per la Georgia‘) nel tentativo di conquistare la maggioranza assoluta in Parlamento. Il movimento guidato dal miliardario amico di Putin Bidzina Ivanishvili ha già promesso che in caso di vittoria impedirà ‘destabilizzazione’ a costo di mettere a rischio la democrazia nello Stato caucasico.

Sarebbero tanti i temi da affrontare nel corso di queste elezioni che alla fine vedranno al centro un solo obiettivo: entrare in Europa per sfuggire all’influenza russa. Dall’inizio dell’anno infatti ci sono state tantissime manifestazioni contro l’attuale governo per via dell’approvazione di due leggi che hanno allontanato Tbilisi da Bruxelles: la prima è quella sugli agenti stranieri e la seconda è quella sulla propaganda Lgbt. Si tratta di due provvedimenti che pongono limiti alla libertà di espressione e pertanto inaccettabili per l’Ue.

Per mesi le elezioni di oggi sono state viste come una vera e propria resa dei conti. La presidente filoeuropeista Salome Zourabichvili ha parlato addirittura di battaglia tra bene e male ed ha denunciato episodi di violenza alle urne.

La violenza durante il voto: la denuncia della presidente Zourabichvili

C’era il timore che si verificassero violenze alle urne e purtroppo così è stato. In un video diffuso sul web è possibile vedere alcuni addetti al seggio elettorale inserire in un’urna una manciata di voti con veemenza di fronte a tante altre persone.

In altre testimonianze emerge che esponenti dell’opposizione o persone addette al controllo delle urne siano state picchiate da ‘soggetti non identificati’ probabilmente legati al partito di governo. Vittime di aggressioni sono stati anche i giornalisti e alcuni attivisti. I quotidiani hanno identificato gli assalitori come “membri di bande criminali“. La presidente nelle scorse ore ha rinnovato l’appello alle forze dell’ordine affinché questi soggetti fossero identificati e arrestati.

Il sindaco di Tbilisi e segretario di Sogno Georgiano Kakha Kaladze ha detto che le elezioni di oggi sono un referendum per scegliere tra la guerra e la pace, probabilmente in riferimento al fatto che un ingresso nell’Ue significherebbe un coinvolgimento nel conflitto ucraino. L’ex calciatore del Milan e della Nazionale georgiana ha detto che di fronte alle provocazioni delle opposizioni ci sarà una ferma risposta del governo per garantire la stabilita.

Cosa dicono i sondaggi e gli exit poll

Secondo i sondaggi della televisione georgiana, il partito di governo dovrebbe restare primo tra le preferenze senza raggiungere però la maggioranza. In questo caso il destino del Paese cambierebbe: nessuno dei partiti della coalizione europeista si alleerà con “Sogno Georgiano” per evitare la deriva filorussa del Paese. Per ora sembra che le forze filo-Ue stiano vincendo anche senza i voti della diaspora. I primi exit poll indicavano pro-Ue vicini al 52% mentre la coalizione di governo è ferma al 40%.

Un’altra storia quella raccontata dai canali governativi che invece vedono le forze di governo al 50% e i flo-Ue al 36%.

Ci si trova quindi di fronte all’opposizione e alla maggioranza che rivendicano la vittoria dopo i primi exit poll. Bisognerà attendere l’esito del voto per scoprire chi è il reale vincitore di queste elezioni. Si teme che al di là del risultato possano verificarsi scontri con le forze dell’ordine.

Secondo i quotidiani locali, ‘Sogno georgiano‘ avrebbe ottenuto il 53% dei consensi e quasi sicuramente otterrà la maggioranza in Parlamento. I dati sono stati pubblicati dalla Commissione elettorale centrale georgiana dopo il conteggio di quasi il 71% dei seggi.

Le elezioni in Georgia del 2024 in cinque punti

  • Importanza Storica: Le elezioni sono viste come un referendum tra un futuro europeo e una maggiore vicinanza alla Russia, con il partito al governo “Sogno Georgiano” che affronta una coalizione pro-europea.
  • Tensioni Politiche: Negli ultimi mesi ci sono state proteste contro il governo per le leggi anti-democratiche.
  • Violenza durante il Voto: Si sono registrati episodi di violenza e intimidazione nei seggi elettorali, con aggressioni a membri dell’opposizione e osservatori.
  • Sondaggi Contraddittori: I primi exit poll mostrano risultati contrastanti, con forze filo-Ue che ottengono consensi in alcune proiezioni, mentre il partito di governo appare sui canali filorussi.
  • Implicazioni Geopolitiche: L’esito delle elezioni avrà significative ripercussioni sulla stabilità interna della Georgia.