Per molti è una blasfemia, per altri un confronto impari. Da quando Kenan Yildiz si è calato nel mondo Juventus è stato spesso paragonato a una delle leggende della storia bianconera: Alessandro Del Piero. Il peso dell’ex capitano si è fatto sentire e, in alcune occasioni, ha inciso sulla leggerezza di un ragazzo appena 19enne. Che il turco abbia dei colpi fuori dalla norma è indiscutibile ma fino a questo momento le sue prestazioni non sono state all’altezza della leggenda Pinturicchio.
Yildiz avrà tempo per crescere e prendersi in mano la Juventus. Per ora rimane uno dei talenti più brillanti del calcio europeo che non ha espresso tutto il suo potenziale. C’è da credere che lo farà a breve e la gestione Thiago Motta potrebbe aiutarlo a sbloccarsi definitivamente. Al momento il paragone con Del Piero non regge per numeri e giocate ma non è detto che il futuro non possa cambiare le cose.
Juventus, Yildiz come Del Piero? I numeri a confronto
Il calcio moderno ci ha abituato a paragoni affrettati e ad etichette mai rispettate. Il caso di Yildiz, però, sembra essere leggermente diverso. Il turco ha fatto vedere giocate realmente vicine a quelle di Del Piero ma con poca continuità e scarso contributo in zona realizzativa. Basti pensare che, durante la sua prima stagione in Serie A, Del Piero realizzò 5 gol in appena 380 minuti mentre Yildiz si è fermato a 2 reti in 940 minuti. Anche Pinturicchio era appena maggiorenne ma disegnava già un calcio fuori da ogni schema.
Aldilà dei numeri vanno valutate le prestazioni sul campo. Yildiz sta dando un contributo appena sufficiente alla causa di Motta e troppo spesso gli si rimprovera di estraniarsi dal gioco dei bianconeri. Una rendimento molto differente da quello di Del Piero, già leader della sua squadra nella seconda stagione alla Juventus. In molti credono che incida anche la personalità del ragazzo mentre la voglia di emergere non è mai stata in discussione.
La classe e il “gol alla De Piero”
Nonostante Yildiz sia ancora lontano dagli standard di Del Piero è innegabile che abbia una classe che contraddistingue pochi suoi coetanei. Ogni volta che il turco tocca palla sembra poter creare qualcosa di interessante anche se non tutte le sue giocate vanno poi a buon fine. La classe e il tasso tecnico sono certamente superiori alla media, così come le sue intuizioni sulla trequarti avversaria.
Ad alimentare il precoce paragone con Del Piero ci ha pensato lo straordinario gol messo a segno nella gara di Champions League contro il PSV. Il 19enne bianconero ha spedito il pallone all’incrocio con una parabola che ha ricordato il cosiddetto “gol alla Del Piero”. Lo stesso ex capitano bianconero ha voluto fargli i complimenti dopo la partita con delle dichiarazioni che sono apparse come un passaggio di consegne.
La posizione in campo e la possibile svolta
Chiunque abbia avuto la fortuna di assistere alla carriera di Del Piero se lo ricorda sempre lì dietro all’attaccante. Pinturicchio ha costruito le sue fortune nel ruolo di seconda punta, cosa che non sta facendo Yildiz. Thiago Motta ha spostato il turco sulla fascia destra per lasciare spazio a Koopmeiners in veste di rifinitore. Il decentramento, però, non sta portando i frutti sperati e al contrario sembra penalizzare il classe 2005.
L’allenatore bianconero sta riflettendo sullo spostamento di Yildiz per ridare linfa al reparto offensivo. Da seconda punta il numero 10 della Juventus potrebbe liberare tutto il suo estro ed essere costretto a meno uno contro uno sulla fascia. In questo modo potrebbe avere anche più lucidità, qualità che gli è spesso mancata in zona gol.