Marcia indietro sulla riduzione Canone RAI: dal 2025 si ritornerà a pagare 90 euro. Sfuma la proroga nella manovra 2025, dando una brutta notizia ai milioni di cittadini obbligati al pagamento della tassa.
Inaspettata, dopo le ultime novità che davano (quasi) per certo il taglio del canone a 70 euro anche per il 2025, ma alla fine non sarà così. Un’eventuale proroga potrebbe spuntare solo attraverso la presentazione di un emendamento durante il passaggio del testo in Parlamento.
Anche per la stessa RAI potrebbero arrivare tagli alle spese. Nel 2025, infatti, non si dovranno superare le spese sostenute nel 2023.
Sfuma il taglio del Canone RAI nel 2025
Il taglio del Canone RAI a 70 euro anche per il 2025 era stato confermato solo pochi giorni fa durante la Conferenza Stampa dopo il via libera del Consiglio dei Ministri alla manovra, per sparire subito dal testo della manovra. Infatti, nel testo firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e subito dopo inviato alla Camera, la proroga della riduzione non compare.
Una notizia inaspettata che, arrivando subito dopo la conferma, rende il sapore della verità ancora più amaro: nel 2025, si tornerà a pagare 90 euro.
Solo attraverso un eventuale emendamento, durante il passaggio del testo della manovra in Parlamento, potrebbe spuntare una proroga del taglio.
La riduzione a 70 euro del 2024 era comunque solo una misura temporanea e fino alla fine si temeva non fosse prorogata. I fondi, a quanto sembrava, erano stati trovati, ma alla fine, nel testo approvato alla Camera manca la conferma dello stanziamento per prorogare il taglio nel 2025.
I 90 euro saranno accreditati nella bolletta della luce
Come se non bastasse, non ci sono novità sul pagamento del Canone RAI. La tassa finirà, come sempre, nella bolletta della luce e se la notizia della mancata proroga venisse confermata, allora i cittadini obbligati al pagamento dell’imposta si ritroveranno un aumento delle bollette della luce di altri 20 euro. Una situazione davvero poco rosea dopo ben 2 anni di caro bollette.
Il Canone RAI deve essere pagato da chiunque detenga un apparecchio televisivo in casa: si tratta di una tassa di possesso. Inoltre, dal 2016, è stata introdotta la presunzione di detenzione della televisione, in caso sia presene un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui il cittadino abbia la residenza.
Quindi, i titolari di un’utenza elettrica per uso domestico residenziale sono tenuti al pagamento del Canone di abbonamento TV mediante addebito in bolletta.
Cosa fare se non si possiede un televisore? Gli intestatari di un’utenza elettrica che non sono in possesso di un televisore possono godere dell’esenzione dal pagamento del Canone RAI, presentando un’apposita richiesta.
Ricordiamo, a tal proposito, che sono esonerati dal pagamento del Canone anche:
- Gli anziani over 75 con reddito fino a 8000 euro;
- I diplomatici e i militari stranieri.
Come richiedere l’esenzione del Canone RAI? Anche in questi due casi, per godere dell’esenzione, occorre presentare il modulo di richiesta.
Costo del personale TV bloccato nel 2025
Le brutte notizie non finiscono qui. La manovra prevede un intervento sulla TV pubblica. È stato stabilito che nel 2025 ci sarà una sforbiciata alle voci di spesa del personale.
In particolare, non deve esserci un incremento delle voci di spesa relative al costo del personale e all’affidamento di incarichi di consulenza rispetto al 2023.
Inoltre, per il 2026, la RAI dovrà ridurre il volume della spesa di almeno il 2% rispetto alla media del 2021-2022-2023. Non è tutto: la riduzione dovrà raggiungere il 4% nel 2027.
Considerati gli interventi di riduzione dei costi, c’è grande apprensione nel Consiglio di Amministrazione e preoccupazione che i tagli potrebbero limitare l’autonomia del servizio pubblico. I risparmi così ottenuti dovranno finanziare gli obblighi di sviluppo e di ammodernamento dell’azienda.