Era scomparsa nella notte tra l’11 e il 12 ottobre 2024, dopo aver trascorso una serata in discoteca con le amiche a Chiesina Uzzanese, in provincia di Pistoia. Flavia Mello Agonigi è stata trovata cadavere ieri, 24 ottobre, nella cisterna di una cantina a Sant’Ermo, nel comune di Casciana Terme Lari.
Per la sua morte è stato arrestato un 34enne, residente nel luogo del ritrovamento del corpo della donna. Ecco chi è Kristian Emanuele Nannetti, ora accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
Chi è Kristian Emanuele Nannetti, il meccanico fermato per l’omicidio di Flavia Mello Agonigi
Di professione meccanico, Kristian Emanuele Nannetti è l’uomo con cui Flavia Mello Agonigi aveva un appuntamento la notte in cui è scomparsa. È stato sorpreso dalla polizia nella sua abitazione mentre dormiva ed è stato arrestato. Secondo quanto emerso, ha ammesso le proprie responsabilità.
Il suo profilo Instagram, pubblico, è ora preso di mira dagli utenti. Poche foto, ma diverse immagini con frasi del tipo: “Ci penserà la vita a ricordarti di me, a ricordarti che la felicità esisteva ma tu avevi altro da fare”. Oppure: “Io ero un angelo ma questo inferno mi ha bruciato le ali”.
Un utente si è sfogato su Facebook dopo aver appreso la notizia dell’arresto:
Per circa diciannove anni Emanuele Nannetti ha vissuto in questa località dove pure io risiedo. Tutte le persone conoscevano lui e la sua famiglia altrettanto disgraziata. Nel lontano passato mi aveva creato tanti problemi.
Le indagini sulla scomparsa della donna di 54 anni
La Procura di Pisa, nei giorni scorsi, aveva aperto un fascicolo per omicidio contro ignoti. Le indagini, effettuate grazie a Google Maps tramite le ricerche della vittima, hanno permesso di localizzare l’auto della 54enne, una Opel Mokka, regolarmente parcheggiata e chiusa a Sant’Ermo. Da qui gli agenti della squadra mobile e del commissariato di Pontedera si sono concentrati sul casolare poco distante.
La svolta però è arrivata incrociando le immagini delle telecamere stradali con i tabulati telefonici della donna e il cellulare del 34enne. In una nota, la procuratrice Teresa Angela Camelio ha spiegato che Nannetti vive nel comune di Casciana Terme Lari, in provincia di Pisa, e che era stato
accompagnato in questura a Pisa dove è stato sottoposto a fermo giudiziario in quanto sospettato di omicidio.
Il movente del femminicidio
Flavia Mello è morta la stessa notte in cui è scomparsa: maggiori dettagli arriveranno dall’autopsia. Da una prima ispezione del corpo, e come ammesso anche dal presunto assassino, la 54enne è stata accoltellata al fianco e alle spalle.
Il movente, secondo il racconto dato dall’uomo, sarebbe legato ai soldi. Avrebbe infatti conosciuto la vittima tramite un sito di incontri e sarebbe nata una discussione per il compenso di quella sera. Una lite poi degenerata nell’aggressione: la donna avrebbe chiesto una cifra superiore rispetto a quella proposta da Nannetti. Una versione che, però, è ancora tutta da verificare.
Gli investigatori stanno cercando, intanto, di ricostruire le ultime ore di vita della donna.
Chi era Flavia Mello Agonigi
Flavia Mello Agonigi, di origini brasiliane, viveva con il marito Emanuele a Pontedera, in provincia di Pisa. La sera dell’11 ottobre era uscita con le amiche, come faceva spesso, per andare alla discoteca Don Carlos.
Quella notte, però, non era rientrata a casa e il marito aveva subito dato l’allarme, denunciandone la scomparsa. Un appello era stato anche lanciato da un’amica tramite TAG24: l’ultimo avvistamento risultava in zona Capannoli – Santo Pietro.
Ieri il tragico epilogo della vicenda, con il ritrovamento del corpo, anche se già da alcuni giorni si temeva che qualcuno potesse averle fatto del male. Un enorme dolore per i suoi familiari e tutti i suoi amici, dopo giorni di angoscia e ansia per la sorte di Flavia.
Proprio una sua amica le ha dedicato un commovente ricordo su Instagram.
La mia amica Flavia non è più tra noi. L’ennesima vittima di femminicidio, dopo una serata qualsiasi passata in discoteca. Vittima di un uomo, se così si può definire, che si è arrogato il diritto di vita o di morte di una donna, una persona, un essere umano, una moglie, un’amica. Eri una persona dolce, sorridente, sensibile. Mi hai aiutata con i tuoi consigli, le tue parole, le tue battute.
Non dimenticherò mai quel giorno in cui mi hai detto: “Benvenuta nel lato oscuro della forza”.
Ti porterò sempre con me. Fai buon viaggio.