C’è un Retegui in Serie A e un altro Retegui in Champions League. L’Atalanta ha raccolto il secondo pareggio di fila in Champions, ma i due 0-0 raccolti tra la prima e la terza giornata sono completamente diversi. Nel primo caso infatti la Dea ha mostrato muscoli e qualità, strappando un pareggio pesantissimo all’Arsenal. Un match che ha messo in risalto l’identità europea della formazione di Gasperini, a cui lo stesso risultato maturato ieri contro il Celtic è risultato strettissimo.
L’attaccante è a secco in Champions dopo tre gare
Al Gewiss Stadium il dominio dell’Atalanta è stato praticamente totale: la Dea ha controllato dal primo all’ultimo minuto il match, creando decisamente di più rispetto agli scozzesi. Il pubblico atalantino però è rimasto deluso, visto che per la seconda volta di fila non ha potuto esultare di fronte ad un gol. È proprio questo l’unico tassello mancante del Retegui europeo, un giocatore diverso rispetto a quello ammirato in Serie A e in Nazionale.
Il centravanti nerazzurro anche stavolta ha digiunato, come già capitato con Shakhtar e Arsenal. Il classe ’99 c’era andato all’esordio con i Gunners, fallendo un calcio di rigore in seguito ad una super parata Raya. La ricerca allora è proseguita contro gli ucraini, surclassati da Djimsiti, Lookman e Bellanova. E anche il terzo tentativo di Retegui è andato a vuoto, nonostante un impegno tattico notevole e un grande colpo di testa neutralizzato dall’esperto Schmeichel.
Retegui è capocannoniere in Serie A con otto reti
L’attaccante vive del gol e per il gol, ma anche l’Atalanta ha bisogno una risposta da parte del suo centravanti. Tutto guardando sempre all’Europa, dato che Retegui ha dato più di una risposta guardando al campionato. L’attaccante infatti è in testa alla classifica cannonieri di Serie A, dove ha staccato anche Marcus Thuram portando il proprio conto personale ad otto marcature dopo altrettante giornate.
Una tripletta ai danni del suo vecchio Genoa, una doppietta che ha messo al tappeto il Lecce all’esordio e poi i sigilli contro Torino, Fiorentina e Venezia. Numeri che fanno bene all’Atalanta, che ha conquistato le sue quattro vittorie in campionato proprio quando Retegui è andato a segno. L’unica eccezione riguarda solo il ko contro il Toro, l’unico match in cui il centravanti ha colpito senza portare punti utili alla propria formazione.
L’Italia di Mateo: due gol in azzurro per l’attaccante
Anche l’Italia è stata rinvigorita dalle reti di Mateo, andato in gol sia contro Israele che contro il Belgio nelle ultime uscite azzurre in Nations League. Un rendimento che ha fruttato quattro punti agli azzurri, penalizzati dal rosso mostrato a Pellegrini nel match pareggiato 2-2 contro i belga. L’espulsione del centrocampista giallorosso ha scombussolato i piani della Nazionale di Spalletti, che all’Olimpico si è fatta recuperare passando dal 2-0 al 2-2 nonostante il marchio di un numero nove che non si vedeva da tempo dalle parti di Coverciano.
Obiettivo Stoccarda: Retegui vuole il suo primo timbro europeo
La ricetta Retegui funziona, ma per l’Europa manca ancora qualche ingrediente: forse il più semplice che ci sia per un attaccante. Non è di certo il palcoscenico a spaventarlo, perché Mateo ha dimostrato di essere un bomber all’altezza della Champions League.
Ciò che manca dunque è l’appuntamento finale, come se Retegui fosse pronto ad uscire elegantemente allo scoperto senza trovare la chiave giusta per farlo. La quarta chance arriverà il prossimo 6 novembre, quando l’Atalanta farà visita allo Stoccarda alla MHP Arena. Attenzione ai tedeschi, che hanno dominato in casa della Juventus portando con sé tre punti pesanti dalla trasferta di Torino. E Retegui sarà certamente uno dei primi a fare le valigie e imbarcarsi sull’aereo che da Bergamo condurrà la Dea in Germania: perché vuole a tutti i costi questo primo gol in Champions League.