Flavia Mello Agonigi non si trova, la 50enne scomparsa da Chiesina Uzzanese, è diventata un vero e proprio fantasma.

Residente a Pontedera con il marito, si è allontanata dalla propria abitazione l’11 ottobre 2024, come ogni venerdì, per passare una serata con le amiche al Don Carlos, una nota discoteca di genere latino americano di Chiesina Uzzanese.

Quella notte però, accade qualcosa e la donna non rientra a casa, suscitando la preoccupazione di familiari e amici.

Nei giorni successivi il marito ne denuncia la sparizione alle forze dell’ordine e la prefettura attiva il piano di ricerca per ritrovarla sana e salva nel minor tempo possibile.

Il tempo scorre inesorabile e nessuna segnalazione di avvistamento perviene ai dovuti enti. “Dov’è l’automobile di Flavia? Dove sono il suo smartphone e i suoi effetti personali? E se qualcuno le avesse fatto del male?” queste sono le domande che si pone un’amica, intervistata in esclusiva sulla vicenda da Tag24.

Flavia Mello Agonigi, scomparsa da Chiesina Uzzanese: intervista ad un’amica della donna

Al telefono con Tag24, l’amica di Flavia Mello Agonigi non si arrende e continua a cercare incessantemente l’amata amica:

“Purtroppo sono passati quindici giorni e anche se la speranza è l’ultima a morire, inizio a pensare a malincuore che Flavia non sia più tra noi. Secondo la procura nessuna pista concreta è uscita fino ad oggi, ne dallo smartphone o dal pc che è stato sequestrato dalla polizia del commissariato di Pontedera”.

“Tutto tace, a distanza di due settimane. Com’è possibile?” spiega la donna e prosegue “Di Flavia era facile invaghirsi, è una donna affascinante, bella, sempre sorridente, solare e pronta a fare amicizia con tutti. Non posso escludere che una persona si sia interessata a lei, posso solo teorizzarlo…”.

L’amica: “Le indagini concentrata a Santo Pietro Belvedere”

Secondo l’amica di Flavia Mello Agonici, le ricerche proseguono lì, dove tutto è iniziato:

“Che io sappia le indagini si sono concentrate sull’area dell’ultimo rilevamento delle telecamere in zona Santo Pietro Belvedere e sull’ultima cella telefonica, sempre in quell’area. Chiaramente credo che gli inquirenti non escludano nemmeno altre piste che girano intorno a Flavia. Penso sia normale e necessario che indaghino a 360 gradi quando accadono vicende come la suddetta” spiega.

“Sia l’auto che i telefoni, oltre a Flavia, sono come spariti nel nulla: è una cosa molto strana. Capisco il buio, l’ora tarda della sera, ma che nessuno e ribadisco nessuno sappia o abbia qualche indizio, mi sembra molto strano. In questi giorni la mia testa naviga molto su quelle che possono essere le dinamiche: come ha fatto un automobile a volatilizzarsi?“.

L’ipotesi di un piano organizzato: “Portato a termine con freddezza maniacale”

“Tutto è troppo strano, sembra veramente come nei film” continua l’amica di Flavia Mello Agonigi e mi chiedo se “Dietro tutto questo ci sia un piano ben organizzato e portato a termine con una freddezza maniacale“.

“I due telefoni sono stati spenti, ma chi preso da un potenziale raptus omicida potrebbe fare qualcosa del genere ad una persona buona come lei?” spiega.

“Conoscendo Flavia, le posso dire che non si sarebbe mai allontanata volontariamente. Amava suo marito e da quanto risulta non c’era alcun problema in famiglia, alla quale era molto legata. Quindi sparire così, nel nulla, è il segno evidente che qualcuno le ha fatto del male“.

“Spero con tutto il cuore che sia stata presa in ostaggio da qualche balordo ma che sia viva, che nonostante tutto stia bene, che la lascino andare. Flavia è una persona importantissima per me e voglio che torni a casa, da chi la ama, sana e salva” conclude.