Non chiamatela sorpresa, o almeno non più. Il Brest è una delle favole di questo inizio di Champions League e i risultati ottenuti nelle prime tre giornate non possono che far sorridere allenatore e tifosi. I francesi sono quinti in classifica davanti a mostri sacri del calibro di Arsenal, Barcellona e Real Madrid. Merito di una squadra che dà l’anima in campo, mai sazia e sempre pronta a ripartire per una nuova azione da gol.

Anche ieri il Brest ha confermato di aver raggiunto una dimensione europea. Il pareggio contro il Bayer Leverkusen è il risultato dello straordinario lavoro di Eric Roy e dell’abnegazione dei suoi ragazzi. Se in campionato le cose non vanno secondo i piani, in Europa è tutta un’altra storia. I 7 punti in 3 gare lanciano i francesi in zona qualificazione diretta anche se mantenere questo ritmo non sarà affatto semplice.

Brest formato Champions League: dalla difesa al bomber Sima

È vero, fino a questo momento il Brest non ha affrontato nessuna big. Nonostante ciò la fiducia che si è creata nel gruppo di Roy fa sognare in grande. Tra i segreti di questo avvio di Champions c’è la difesa, solida e a tratti impenetrabile. Il fatto che il Bayer Leverkusen abbia tirato in porta solo 3 volte non può essere un caso: la qualità dei ragazzi di Xabi Alonso è fuori discussione e Wirtz e compagni hanno il secondo migliore attacco della Bundesliga.

Dall’altra parte c’è l’imprevedibilità dell’attacco. Il Brest ha segnato 7 gol in 3 partite dimostrando di avere valide alternative in zona offensiva. La stella europea porta il nome di Abdallah Sima, ancora a secco in Ligue 1 ma a quota 3 gol in 3 gare di Champions League. Il senegalese sembra accendersi quando sente quella musica magica che accompagna da sempre le serate più entusiasmanti del calcio mondiale.

La svolta Eric Roy

Fino al 2023 il Brest viaggiava a metà classifica e non aveva mai provato il brivido della Champions League. La vera e propria svolta è arrivata con il cambio in panchina del 3 gennaio 2023: dentro Eric Roy, tecnico dalla storia tanto affascinante quanto bizzarra. Il mister è riuscito a risollevare le sorti del club portandolo fino all’incredibile terzo posto della scorsa stagione. Un’ascesa tutt’altro che semplice da prevedere.

La carriera di Roy non ha seguito una linea retta ma è passata attraverso clamorosi ribaltoni. Allenatore del Nizza dal 2010 al 2011, il 57enne ha scelto di cambiare vita dopo l’esperienza con i rossoneri. Il tecnico si è prima riciclato come direttore sportivo ed è poi diventato un opinionista televisivo. Dopo 12 anni senza panchina ha deciso di ripartire dal Brest e dar vita a una cavalcata da sogno. Oggi Eric Roy deve essere considerato il vero artefice del nuovo ciclo vincente.

Le ambizioni dei francesi passano dal calendario

Alla vigilia sembrava pressoché impossibile essere in “prima fascia” dopo tre giornate di Champions League. Il vero obiettivo dei francesi era rientrare nei playoff ma ora si potrebbero aprire prospettive ancora più interessanti. Il calendario europeo sorride solo in parte ai ragazzi di Roy, che dovranno essere bravi a fare punti contro “le piccole” per poi giocasi a viso aperto i due big match in programma.

Il 6 novembre il Brest andrà in trasferta in Repubblica Ceca per affrontare lo Sparta Praga. L’obiettivo sarà fare punti per muovere la classifica e prepararsi alla super sfida in casa del Barcellona. I francesi proseguiranno poi contro PSV e Shakhtar Donetsk prima di trovare un’altra candidata alla vittoria della Champions: il Real Madrid. Il match con le Merengues chiuderà la prima fase e traccerà il bilancio parziale della stagione.