Chi è Ilaria Muller? Si tratta della nuova professoressa associata di Endocrinologia all’Università Statale di Milano al centro di una polemica relativa ad alcune sue affermazioni pubblicamente espresse durante la pandemia su teorie che promuoverebbero i movimenti no vax.
Ad accusare l’endocrinologa è stato il virologo e professore all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano Roberto Burioni che ha infatti criticato le teorie della docente sui social sollevando alcune polemiche sulle sue posizioni e sul suo nuovo ruolo di professoressa.
Chi è Ilaria Muller: l’attacco di Burioni
La dottoressa Ilaria Muller, in poco tempo, infatti, è diventata oggetto di critiche per la sua avversione alle vaccinazioni, espressa in molte occasioni come all’interno di conferenze ed interviste.
Durante il periodo della pandemia, la professoressa ha appoggiato diversi medici e gruppi contro la vaccinazione e ciò, secondo Burioni avrebbe danneggiato la reputazione dell’intera comunità scientifica.
Nel messaggio pubblicato sui social, il virologo ha sottolineato come l’Università Statale di Milano, invece di avere una posizione di cautela, abbia scelto di promuovere una professionista le cui opinioni potrebbero risultare controverse rispetto alla comunità scientifica.
Nel post di Burioni si può leggere:
“Torniamo sulla questione Ilaria Muller, professoressa associata di ruolo di endocrinologia presso l’Università Statale di Milano. Prima di tutto non è un’omonima. E’ lei. Me l’ha detto una collega imbarazzatissima, dicendo che contro di lei non si può fare niente, e questo so che è vero. Però la situazione è più grave. Perché, nonostante le prese di posizione pubbliche durante la pandemia a fianco di organizzazioni no vax e medici protagonisti di campagne contro il vaccino, Ilaria Muller nel 2024 è stata promossa da ricercatore universitario di tipo B a Professore Associato di Ruolo. In altre parole, davanti alle sconcertanti parole di questo medico, la Statale di Milano non è rimasta con le mani in mano. Ha messo la dottoressa Muller in cattedra”.
Il post ha subito innescato una nuova ondata di critiche nei confronti di chi si oppone alla vaccinazione.
Le reazioni alla promozione dell’endocrinologa
La promozione di Ilaria Muller ha generato reazioni diverse, spezzando in parte la comunità accademica tra favorevoli e contrari. Sono molti infatti coloro che sostengono la Muller ritenendo che le sue posizioni, sebbene controverse, possano incentivare al dibattito scientifico e portare ad una discussione sulle politiche sanitarie.
Sono altrettanti anche gli oppositori delle posizioni della Muller che ritengono che queste visioni alimentino la disinformazione e l’ignoranza scientifica. Il tutto in un periodo in cui la salute pubblica si trova ancora a dura prova a causa proprio della pandemia.
Poco dopo la pubblicazione del post, Roberto Burioni ha chiarito che le sue parole si focalizzano sulla qualità scientifica e sulla credibilità delle figure accademiche. Secondo lui infatti, l’Università Statale di Milano dovrebbe prendere in considerazione le conseguenze delle sue scelte.
Le posizioni dell’università
La polemica nata attorno alla promozione di Ilaria Muller mette in evidenza una problematica ben più grande, ovvero, il ruolo delle posizioni scientifiche nel contesto sociale attuale.
La capacità di influenzare le scelte pubbliche attraverso argomentazioni fondate su dati scientifici è infatti, messa a repentaglio da personalità che, sebbene possano avere credenziali accademiche, parlano da un presupposto di scarsa comprensione delle questioni basilari.
Al momento, l’Università Statale di Milano non ha ancora rilasciato commenti ufficiali sulla polemica e non è detto che si esprima pubblicamente riguardo ciò. Tuttavia, l’ateneo, ha ricordato che la promozione a professore associato avviene solo dopo il superamento di un rigoroso concorso.
In queste ore, però sono diverse le reazioni dei colleghi, alcuni infatti esprimono frustrazione per la promozione di Muller, mentre altri sottolineano l’importanza di garantire un dibattito aperto e informato nel campo scientifico.
Il caso si trova comunque all’attenzione della commissione che sta analizzando la situazione nel complesso, senza dimenticare il punto di vista scientifico.