Uno degli attori più amati e seguiti in Italia sin dagli anni Settanta, Lino Banfi, a 88 anni, non può che essere fiero della sua carriera si, ma anche e soprattutto dei suoi personaggi, quelli che ci hanno fatto ridere, trasportandoci in una serie di avventure assurde, rocambolesche, o che talvolta hanno toccato la nostra sensibilità più profonda nei momenti inaspettati. Sono proprio loro, allora, a essere rivisti, riproposti, unendo generazioni intere tra fiction e film.

I personaggi famosi di Lino Banfi: il buono impacciato

Nonno Libero Martini della grande serie tv targata Rai Un medico in famiglia è forse il più famoso e iconico personaggio interpretato da Lino Banfi, tanto che gli ha fatto guadagnare l’appellativo di “nonno d’Italia”, proprio perché nella fiction è quello che tutti vorremmo per noi: saggio, premuroso, buono e sempre vicino alla famiglia, amato in tv persino dai più giovani. Lino Banfi ha intepretato questo personaggio dal 1998 al 2016.

Oronzo Canà è un altro famosissimo e divertente personaggio interpretato da Lino Banfi. In questo caso, l’ha fatto per un amatissimo film che intitola L’allenatore nel pallone, di cui esiste anche un sequel, sempre con l’attore protagonista di rocambolesche vicende riguardanti un coach di una squadra di calcio. Oronzo diciamolo, è un po’ un pasticcione dal cuore d’oro e per questo è stato seguitissimo dagli italiani, specie quelli innamorati del calcio che hanno visto le vicissitudini e le difficoltà, affrontate con il sorriso, di questo piccolo immenso eroe. Il primo film è uscito nel 1984, mentre il secondo è del 2008.

Il personaggio di Oronzo Canà intepretato da Lino Banfi in “L’allenatore nel pallone”

In quanti si ricordano di Pasquale Baudaffi? Era il 1982 e Lino Banfi interpretava, in Vieni avanti cretino, questo personaggio appena uscito di prigione alla ricerca di un lavoro. Sempre nella parte di quello goffo e buona, porta avanti una trama tutta comica, piena di situazioni assurde. Partiranno quindi diversi tentativi da parte sua di rimettersi in riga e lo farà sempre con lo stile tipico di Lino Banfi, quello che ci fa affezionare di cuore a tutti i suoi ruoli.

Lino Banfi in una scena di “Vieni avanti cretino

I personaggi del grande Lino hanno sempre qualcosa di simile. Buono e impacciato sono ormai le due grandi parole d’ordine e si riconfermano anche per il personaggio di Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia del 1973, ovvero Pasquale Zagaria, il brigadiere originario della Puglia che decide di ritirarsi dopo alcuni guai nel suo lavoro: ma ecco che sta arrivando anche qualcosa di peggiore in cui c’entra il traffico di diamanti.

All’appello non può mancare il commissario Lo Gatto, personaggio lanciato da Dino Risi nel 1986 in questo film dove Banfi è stato mandato in un’isola per aver chiesto un alibi a papa Giovanni Paolo II nel corso di alcune indagini per un caso a Roma, in Vaticano. Beh, sebbene l’isola di Favignana sembrano più che tranquilli, ovviamente inizierà ad esserci del caos e ancora una volta il personaggio di Banfi sarà impacciato e preso dalle vicende a tal punto da rendere le sue avventure delle vere e proprie comiche.

Lino Banfi nei panni del commissario Lo Gatto

Ne abbiamo analizzati solo cinque tra i più iconici ma con nonno Lino si potrebbe andare avanti all’infinito.

Il libro “Dalla parte di Lino”: un attore che unisce diverse generazioni

L’inviato di Tag24.it, Thomas Cardinali, ha avuto modo di intervistare l’attore alla Festa del cinema di Roma 2024 e prendere parte alla presentazione del nuovo libro che parla di lui, scritto da Massimiliano Bianconcini e intitolato “Dalla parte di Lino”.

E’ proprio qui infatti, che si celebrano i lavori di Lino Banfi, i personaggi che hanno unito generazioni intere. Lo stesso attore ha dichiarato:

“Abbraccio tre generazioni, e forse la quarta. Proprio l’altro ieri, un papà mi ha fermato per strada, vicino a casa mia (io esco poco a piedi, ma insomma stavo facendo quattro passi). Il papà mi chiama e dice: “Ah, eccolo Banfi! Vieni, vieni!”, rivolgendosi al figlio. E il bambino, un ragazzino di 5-6 anni, tutto timido, si avvicina. E il papà gli fa: “Fai sentire, fai sentire!” e il bambino, un po’ preso alla sprovvista, canta una canzone tratta dal mio film.

Un ragazzino di 5-6 anni! Ero scioccato. A volte succede anche che qualcuno ti incontri e ti dica: “Aspetta un attimo, ti passo mia moglie che ti vuole salutare!” E poi mi mettono al telefono e mi dicono: “Dì po*ca pu**ana!”. Ma posso mai dire “porca pu**ana” a tua moglie? Ma sei scemo? Succedono anche queste cose! “