Spetta alla Cassazione decidere se il processo Visibilia, che vede coinvolta la ministra del Turismo Daniela Santanché, resterà a Milano o sarà trasmesso a Roma per competenza territoriale. Il processo è iniziato un anno fa per le accuse di truffa aggravata ai danni dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) durante la pandemia a seguito di un’inchiesta portata avanti dalla trasmissione Report.
Lo scandalo ha avuto una eco particolare a causa del coinvolgimento della ministra del governo Meloni che ha sempre rigettato le accuse e le insistenti richieste di dimissioni da parte dell’opposizione. La decisione di passare la decisione sulla sede del processo è stata presa dal giudice dell’udienza preliminare milanese Gueli.
Processo Visibilia, entra in gioco la Cassazione: cosa ha detto Santanché oggi?
“Hanno deciso di spostare tutto e chiedere alla Cassazione” ha commentato la ministra del Turismo fermata dalla stampa a Roma nella giornata di oggi 23 ottobre 2024. Santanché non ha aggiunto altri particolari alla vicenda e gli è stato chiesto se crede anche lei di essere al centro di un conflitto tra governo e magistratura, riprendendo le recenti vicende per le decisioni in merito ai migranti albanesi e la mail del sostituto procuratore generale Patarnello mostrata dalla premier Giorgia Meloni.
La ministra del Turismo è rimasta vaga dicendo di avere rispetto della magistratura e di essere dispiaciuta che per colpa di pochi magistrati un’intera categoria possa finire nell’occhio del ciclone:
Ho rispetto della magistratura, quello che mi dispiace è che per una piccola parte di magistrati politicizzati tutto vada a discapito di chi svolge con dedizione e passione il proprio lavoro sapendo che svolgono una professione che impatta sulla vita delle persone. Io sto con i magistrati che fanno bene il loro lavoro, come in tutte le categorie esiste chi svolge bene la propria professione e chi in malafede. Sto con i magistrati bravi
Nel corso dell’intervento con la stampa Santanché ha parlato anche dei tagli fatti al suo ministero dicendo che le spese inutili vanno limitate e che è necessario lavorare bene con i fondi a disposizione:
Essere bravi significa anche far le cose avendo meno soldi
Migranti Albania, perché i giudici sono al centro delle polemiche?
Alla base delle dichiarazioni fatte dalla ministra del Turismo ci sono le recenti vicende che riguardano la magistratura e il caso dei migranti rientrati dall’Albania poiché i Paesi dai quali arrivavano erano ritenuti non sicuri. Poche ore dopo la presidente del Consiglio Meloni ha pubblicato sui propri profili social una parte di un mail inviata ai colleghi dell’Anm da parte del magistrato 62enne Marco Patarnello:
“Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione (…)”.
“Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione (…)”. Così un esponente di Magistratura democratica. pic.twitter.com/p2oeaXuvGF
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 20, 2024
L’estratto della mail ha risollevato polemiche sulla magistratura ritenuta spesso politicizzata e più vicina al centrosinistra. In questi giorni il ministero dell’Interno ha dato mandato all’avvocatura di preparare i ricorsi contro la sentenza del Tribunale di Roma che non convalida il trattenimento dei migranti in Albania nei centri italiani. A confermare questa decisione è il Guardasigilli Carlo Nordio che nel corso del question time alla Camera di oggi alle 15 ha definito le frasi scritte nella mail di Patarnello gravi e ha detto che si valuterà un’azione ispettiva.
Negli scorsi giorni nei confronti di Meloni è arrivata la solidarietà degli esponenti della coalizione di governo.