Susanna Ceccardi e Anna Maria Cisint da una parte, Ilaria Salis dall’altra: un duello nel ring del Parlamento europeo. Le eurodeputate della Lega chiedono di poter porre alcune domande a Ilaria Salis ma l’esponente eletta nelle fila di Alleanza Verdi-Sinistra rifiuta di rispondere. Ceccardi e Cisint in un video sui social, particolarmente accorato, accusano la collega di poco coraggio, ipocrisia e di scappare davanti a interrogativo scomodi. Ilaria Salis nel suo minuto a disposizione durante la sessione plenaria di Strasburgo dice la sua durante la discussione intitolata “Gestione ordinata della migrazione, in particolare mediante un nuovo quadro legislativo sui rimpatri”: per l’ex insegnante monzese è l’occasione per criticare il protocollo firmato tra Italia e Albania, giudicandolo “vergognoso” e apostrofandolo come “operazione di coloniale memoria”. Al termine del suo intervento le leghiste Susanna Ceccardi e Anna Maria Cisint chiedono di poter porgere alla parlamentare di Left una domanda. Si giocano il cosiddetto “cartellino blu”. La Salis non fa nemmeno finire di parlare il presidente di turno che rifiuta categoricamente ogni confronto. Susanna Ceccardi non prende bene il no e su Instagram esprime tutto il suo dissenso contro il comportamento della collega che giudica “poco democratico”. Anche Anna Maria Cisint affida ai social il suo commento e definisce la parlamentare AVS “un coniglio”. Per Ilaria Salis, detenuta in Ungheria per 15 mesi perché accusata di aver aggredito a Budapest due militanti neonazisti, il Paese di Viktor Orban ha chiesto la revoca dell’immunità parlamentare,

Susanna Ceccardi: “Cara Salis perché vuoi che Salvini sia processato ma tu eviti il procedimento a Budapest? ”

Ilaria Salis condanna il protocollo Italia-Albania – l’accordo che prevede un centro per l’identificazione dei migranti che potrà accogliere fino a 3mila persone – lo giudica “campo di concentramento in territorio straniero” e consiglia al Governo Meloni di dimettersi per “figuraccia internazionale, per manifesta incapacità e mancanza di etica”. Scrive in un post sui social:

Basta far propaganda sulla pelle di migranti e rifugiati, dobbiamo impegnarci a creare canali sicuri per la migrazione

Al termine del suo intervento le colleghe eurodeputate della Lega, Ceccardi e Cisint, tentano di confrontarsi con la Salis chiedendo di poterle porle una domanda. Ma l’esponente di Left rifiuta ogni tipo di colloquio. Dice categoricamente no ed torna a sedersi al suo posto.

Ma cosa volevano chiederle Ceccardi e Cisint? Lo svelano sui social, con critica annessa. Susanna Ceccardi:

Perché sei d’accordo che Salvini vada a processo, quando per altro era nell’esercizio delle sue funzioni, e tu non accetti di un processo che accerti chi abbia spaccato al testa a quelle persone innocenti che giravano per la strada a Budapest? Non rispondi mai, fai il tuo compitino, vai a visitare i centri sociali eversivi in giro per l’Italia ma quando sei nei luoghi delle Istituzioni rifiuti democrazia e Istituzioni?

Dello stesso tenore il post di Anna Maria Cisint, ex sindaco di Monfalcone:

La Salis come un coniglio. Dopo il suo discutibile intervento nel quale ha umiliato l’Italia è scappata. Volevo chiederle se fosse d’accordo che il ministro Salvini sia a processo e lei in plenaria a raccontare storie incredibili sul suo Pase.