Il delitto Matteotti appassiona anche all’estero nel centenario del sequestro e dell’uccisione del deputato socialista. All’Istituto Italiano di Cultura di New York è stata inaugurata la mostra dedicata a quella vicenda con la partecipazione del vicepresidente della Camera dei deputati Giorgio Mulè e della vicepresidente del Senato Licia Ronzulli. L’esposizione ripercorre la vita e l’impegno politico di Matteotti, con documenti ripresi anche dall’archivio parlamentare. E’ intervenuto anche il console generale Fabrizio Di Michele.
Mulè ha espresso gratitudine al direttore dell’Istituto, Fabio Finotti, e a Maurizio Degl’Innocenti, presidente della Fondazione di studi storici “Filippo Turati” e del Comitato per le celebrazioni del centenario matteottiano, “per il loro apporto nella realizzazione della mostra”.
A New York celebrata la modernità del deputato socialista
Mulè ha affermato che nella vicenda di Giacomo Matteotti il legame tra libertà e giustizia, che definisce l’essenza del riformismo socialista, si concretizza in un’azione politica reale, diventando un metodo e uno stile di interpretazione del mandato parlamentare che fungono da esempio universale. Il vicepresidente della Camera ha inoltre evidenziato due aspetti di straordinaria attualità nella figura di Matteotti: “La capacità di smontare le fake news attraverso un’accurata analisi dei fatti e la visione di consolidare la pace mediante l’unione di tutte le forze riformiste nel progetto degli Stati Uniti d’Europa”. In sintesi, Matteotti è una figura più che mai attuale.
Stefano Bisi