Un’accusa diretta. Forte, perentoria e senza filtri. “La polizia italiana è xenofoba e razzista“, una denuncia fatta con tanto di report, documentata (dicono loro) e scritta nero su bianco dall’Ecri, la commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa, che, sia ben chiaro, sottolineano da Strasburgo, non è un organo ufficiale della Ue, ma un’organizzazione internazionale .

Non ci è andata tanto per il sottile, ma quanto ha scritto e riportato ha indignato il Governo, Meloni in primis, ma anche il Presidente della Repubblica Mattarella che si è schierato subito con il Capo della Polizia. Insomma una giornata non proprio tranquilla anzi rovente e proprio nel giorno in cui ricorrevano i due anni dall’insediamento del Governo presieduto e guidato da Giorgia Meloni.

Consiglio d’Europa il Rapporto dell’Ecri contro la polizia: “Profilazione razziale soprattutto nei confronti di rom e africani”

L’Ecri, la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI), è istituita dal Consiglio d’Europa, ed è un organo indipendente di monitoraggio in materia di diritti umani. Il monitoraggio viene fatto “paese per paese” e l’attività svolta dall’Ecri permette di prende in esame allo stesso modo tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa.

Un’attività svolta in cicli di 5 anni e questo parte dal 2018, con dei propri funzionari che vanno in giro per i vari paesi europei e alla fine di ogni ciclo stila un rapporto che deposita al Consiglio d’Europa e, a quanto avrebbe visionato, in Italia la situazione non appare idilliaca dal punto di vista dell’intolleranza, del razzismo e in parte anche sui diritti umani. Un disastro, secondo l’Ecri.

Vengono annotate diverse situazioni, provando una “seria preoccupazione” considerato che in questi ultimi anni tra politica, sociale e parte delle istituzioni ci siano discorsi e vicende a livello “xenofobo” soprattutto nei confronti dei migranti, di cittadini italiani con origine migratoria, ma anche Rom e persone Lgbti. Non solo.

L’Ecri punta forte il dito, e neanche poco, sulle forze dell’ordine che, a loro dire, “fanno profilazione razziale durante le attività di controllo, sorveglianza e indagine, soprattutto nei confronti della comunità rom e delle persone di origine africana“. Da Strasburgo, all’interno della documentazione che è stata diramata in tutta Europa, si sottolinea che le autorità “non sembrano essere consapevoli della portata del problema e non hanno considerato l’esistenza della profilazione razziale come una forma di potenziale razzismo istituzionale“.

Meloni difende la polizia: “Merita rispetto, non ingiurie”. E anche Mattarella: “Stima e vicinanza”

Accuse pesantissime, gravissime che hanno fatto il giro d’Europa. Per Giorgia Meloni, proprio nel giorno del secondo anno di governo, un colpo durissimo da digerire, tanto che era furibonda e con stizza ha risposto alla denuncia dell’Ecri nei confronti della polizia italiana: “L’Ecri, organo del Consiglio d’Europa, accusa le forze di polizia italiane di razzismo? Le nostre Forze dell’Ordine sono composte da uomini e donne che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni. Meritano rispetto, non simili ingiurie

Il report dell’Ecri, che c’e da dire parte dal 2018 quando la Meloni e Fratelli d’Italia erano ancora una piccola percentuale, sottolinea come a livello politico ci siano “un certo numero di dichiarazioni e commenti considerati offensivi e carichi di odio provengono da politici e funzionari pubblici di alto profilo, soprattutto durante i periodi elettorali, sia online che offline“. E puntando contro le forze di polizia che non accettano tutte queste accuse.

E rimasto stupito e stizzito anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, fa sapere il Quirinale, ha telefonato al Capo della Polizia per esprimergli il profondo stupore per quello che è stato riportato, ma soprattutto “stima e vicinanza alle forze di Polizia“.

Resta da vedere come il resto d’Europa prende atto di tutte queste considerazioni, anche perché, c’è soprattutto un politico che viene citato spesso e volentieri in questo report lungo diverse pagine che è quello del Vice-Premier Matteo Salvini che, secondo Ecri, è uno di quelli a cui si devono determinate prese di posizioni sui migranti e su persone che non sono italiane.

Ci sarà da fare chiarezza in tutto, anche se quanto è venuto fuori non è una cosa bella, probabilmente fuori dai canoni, anche perché il quadro che si fa dell’Italia in senso generale, tanti si riconoscono poco sull’immagine che viene data dal nostro paese.

Angelo Bonelli sul rapporto Ecri: “Non l’ho letto per intero, ma dire che l’Italia è un paese razzista mi sembra troppo…”

Su quanto sta accadendo in Italia dopo l’uscita del rapporto dell’Ecri, ci sono state diverse dichiarazioni e prese di posizioni molto forti, tra queste il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanze Verdi e Sinistra Angelo Bonelli che a Tag24 spiega che “non ho ancora letto per bene il rapporto“, ma aggiunge anche che “il razzismo è presente in pezzi nella nostra società, e questo si sa per bene, ma dire e scrivere che tutta l’Italia o gran parte di essa lo sia, mi sembra sia sbagliato ed esagerato. Di sicuro gente come Salvini, che con alcune sue dichiarazioni fa venire in mente la xenofobia, non aiutano sicuramente. Le Forze dell’ordine razziste? Ribadisco devo leggere il rapporto, magari ci possono essere stati dei casi ma accade in tutto il mondo e anche qui generalizzare mi sembra eccessivo