Preparati a rivivere il terrore di “Carrie”, il primo capolavoro di Stephen King, sotto una nuova luce, quella di Mike Flanagan, il maestro del terrore, con il suo stile inconfondibile.

Il regista ci offrirà una rivisitazione moderna e audace di questo romanzo. La serie sarà ambientata in un liceo contemporaneo e affronterà i temi del bullismo, dell’emarginazione e della rabbia adolescenziale.

Grazie al lavoro di Flanagan e alla sua capacità di creare personaggi complessi e credibili, potremo immedesimarci in Carrie White e comprendere le ragioni che la spingeranno a compiere gesti che dire estremi è dir poco.

Carrie di Stephen King, in arrivo un nuovo adattamento Mike Flanagan, si tratterà di una serie TV

Mike Flanagan sta lavorando a un adattamento televisivo di Carrie, il primo romanzo di Stephen King. Non è la prima volta del regista che, in passato, ha adattato molte delle opere di Stephen King, tra cui Gerald’s Game, Doctor Sleep, The Life of Chuck e sta lavorando a una serie sulla Torre Nera, che però sta avendo molti ritardi.

Secondo alcuni, però, la serie Carrie si svilupperà più rapidamente della Torre Nera, perché è un romanzo e non un’intera catena di libri.

Carrie è il primo romanzo pubblicato di King e ha ricevuto molti adattamenti cinematografici in passato, il più famoso dei quali è la versione del 1976 con Sissy Spacek nel ruolo della protagonista e con John Travolta nel ruolo di Billy Nolan.

Secondo il magazine Deadline, l’adattamento di Carrie di Flanagan sarà una serie di otto episodi realizzata per Amazon Prime Video.

Gli altri adattamenti di Carrie non hanno avuto il successo sperato

Sebbene ci siano stati altri adattamenti di Carrie dopo la versione del 1976, con il più recente con Chloë Grace Moretz e Julianne Moore nel 2013, nessuno di loro ha avuto un impatto così forte.

Come serie di otto episodi e con l’esperto Flanagan al timone, questa prossima versione è destinata a essere il miglior adattamento dal 1976.

Carrie è più breve di molti romanzi di King, ma nonostante ciò, una serie televisiva potrebbe essere il mezzo di adattamento ideale, perché consentirà di avere più tempo per sviluppare completamente i personaggi e le trame, e soprattutto per spiegare quali sono le cause che portano Carrie a gesti inquietanti.

Cosa pensa la critica di questo nuovo adattamento

La critica si attende un capolavoro e a ragione. In fondo Flanagan ha eccelso nell’adattare alla Tv altre storie di King in passato e, con tutta probabilità, farà lo stesso con Carrie.

Il film Salem’s Lot, Le Notti di Salem, uscito di recente su Max, ha dimostrato come adattare le storie di King a un film è troppo limitante.

Carrie avrà il lusso di prendersi il suo tempo, in otto episodi, per mostrare il tormento che la ragazza è costretta a sopportare a casa e a scuola, mentre la serie si sviluppa gradualmente fino all’iconica scena del ballo di fine anno e al caos distruttivo che ne consegue.

Otto episodi sono la lunghezza perfetta per adattare fedelmente questo romanzo, senza allungare inutilmente la narrazione.

Di cosa parla il romanzo di Stephen King

Stephen King pubblicò Carrie nell’aprile del 1974 all’età di 26 anni. Iniziò come un racconto breve, dopo che lo scrittore lesse un articolo su alcuni casi di telecinesi in alcune ragazze adolescenti, durante il periodo delle mestruazioni.

Carrie fu pubblicato con un iniziale modesto successo e vendite discrete, ma la versione tascabile divenne un mega-successo dopo il film onirico del 1976 di Brian De Palma.

Il romanzo racconta la storia di una ragazza adolescente troppo timida e poco sviluppata, soggetta sia alla religiosità morbosa e squilibrata della madre, sia al tormento costante dei suoi coetanei che la bullizzano.

Lampi di un potere telecinetico, però, iniziano a emergere con maggiore frequenza in Carrie dopo il suo primo ciclo, e questo dono divampa quando è arrabbiata.

Nel frattempo, la sua compagna di classe Sue, si pente di aver partecipato alle provocazioni e alle vessazioni contro di lei e convince il suo popolare fidanzato a portare Carrie al ballo di fine anno, dove, finalmente, anche se solo all’inizio, avrà un assaggio di felice adolescenza.

Ma dura poco. Carrie, infatti, viene umiliata pubblicamente quando Chris le versa addosso un secchio di sangue di maiale sul palco. Questo oltraggio finale devasta così tanto Carrie che decide di fare una carneficina di massa usando i suoi poteri e uccidendo quasi tutti gli alunni e gli insegnanti.

Una volta tornata a casa, Carrie uccide sua madre ma resta gravemente ferita. Mentre sta morendo, Carrie grida “mamma! Mamma!”, in una scena straziante e di disperazione, che dimostra tutta la sua vulnerabilità.