Congelamento degli ovuli: un fenomeno che parla chiaro della situazione della maternità, nell’universo. Un’opportunità e una soluzione al problema del gelido inverno demografico, destinato a segnare il corso della storia. Negli Usa spopolano gli egg freezing party, il motivo della festa è la decisione di voler diventare mamme. Non è più così scontato che una donna, in quanto tale, voglia un figlio! Il congelamento degli ovuli è la prova provata della decisione di volere un figlio, è la dimostrazione di voler vincere un ostacolo. Tra partner sbagliati e precarietà lavorativa, sembriamo protagoniste di uno stesso copione cinematografico: il problema è lo stesso per tutti.

Congelamento degli ovuli: per i vip è un’idea regalo

I vip trovano nel congelamento degli ovuli un’idea regalo: Bianca Balti pare stia pensando di regalarli alla figlia. Un’ipotesi come un’altra per un acquisto utile. Dopotutto il congelamento è una spesa da affrontare per mettere gli ovuli in freezer e scongelarli al momento opportuno. Ne abbiamo parlato con Silavana Agatone, presidente dell’associazione ginecologi non obiettori LAIGA. “All’estero lo fanno in tanti, in Italia stanno cominciando a muoversi, ma non ho idea di quali siano i costi.”

Come si fa a congelare gli ovociti?

Il congelamento degli ovuli è una terapia che spinge le ovaie a fare molte più cellule uovo, generalmente se ne forma una al mese. In questo caso se ne formerebbe più di uno, poi si tratterebbe di trovare il giorno in cui si fa il prelievo in via vaginale con una sonda, si vanno a pungere le ovaie per prelevare le cellule uovo e si congelano finché la persona non decide di usarle. Al momento dello scongelamento si fa una fecondazione in vitro: si inietta lo spermatozoo.”

Gemme Dormienti, per preservare la fertilità delle pazienti oncologiche

“In Olanda, all’estero, c’è la banca del seme, in Italia l’associazione Gemme Dormienti, preserva la fertilità delle pazienti oncologiche. Viviamo una realtà storica diversa: le donne riescono a sistemarsi dopo i 30, 35 anni. E’ quello il periodo in cui si riesce a trovare una sistemazione economica, e si decide di mettere su famiglia. La sistemazione oggi arriva più tardi rispetto a prima, ma non solo le donne direi le coppie. Viviamo tempi diversi per la realizzazione affettiva.”

Qual è l’età migliore per avere un figlio?

“La biologia nel mondo animale ha dei tempi biologici precisi: gli spermatozoi per l’uomo sono fertili nel tempo, mentre nella donna il tempo biologico è diverso. Fino ai 42 anni è semplice dopo diventa complicato, ovuliamo meno: storia e biologia devono assestarsi. In taluni casi si consiglia di usare le cellule uovo di altre donne, soprattutto spagnole. A parte casi sporadici come quello di una donna di 48 anni, che era in gravidanza aveva un aborto in atto, ma in 40 anni di ospedale mi è capitato una volta sola: è più complicato non impossibile!”

La sfida italiana

Così affrontare una gravidanza dopo una certa età è possibile, ma rischioso, osservando alcuni passaggi diventa più sicuro. Bisogna fare le analisi del sangue, ecografie particolari, e altri controlli gratuiti. La sfida che l’Italia dovrebbe vincere, con la complicità della politica (che a oggi manca), è di arrivare al congelamento degli ovuli gratuito e nelle strutture ospedaliere pubbliche. Bisogna sostenere una spesa, che può gravare sugli equilibri economici delle persone e portare le donne a retrocedere. C’è chi parla di speculazione sull’ansia delle donne, e non ha tutti i torti. Le contraddizioni della politica le conosciamo: vogliono contrastare il problema del calo demografico, ma non fanno niente per farlo. “Tutto ciò che riguarda le politiche femminili non è ben visto, lo vediamo con la questione dell’utero in affitto che alle volte è una soluzione. Ci arriveremo, i politici non penso siano così liberali verso le donne.”