L’opposizione all’attacco del Governo Meloni sul caso dei trasferimenti dei migranti in Albania con l’ultimo attacco, in ordine di tempo, arrivato nella serata di ieri – lunedì 21 ottobre 2024 – dal leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.
Mentre l’esecutivo, riunito a Palazzo Chigi, approvava il cosiddetto ‘Decreto paesi sicuri’, il leader Cinquestelle accusava Giorgia Meloni di tradire la promessa fatta agli italiani di rendere più sicure le città per finanziare ‘lo spot elettorale albanese’. Come? Destinando alla sorveglianza di hotspot vuoti 300 agenti di polizia, mentre nelle strade delle città italiane mancherebbero all’appello circa 20mila uomini delle forze dell’ordine.
Se Giuseppe Conte punta allo sperpero di risorse umane, un altro leader dell’opposizione Matteo Renzi punta a colpire Premier e Governo sul tema dello spreco di soldi pubblici, annunciando un esposto – dopo quelli già annunciati da altre forze di opposizione – alla Corte dei Conti in merito alla legittimità delle spese sostenute per finanziaria l’operazione Albania e nello specifico il primo viaggio di andata e ritorno dei 12 migranti egiziani e bengalesi verso l’hotspot di Shengjin.
Migranti Albania, Conte: “Città più insicure per spot elettorale. Tradita promessa agli elettori”
Strade e città sempre più insicure mentre il Governo Meloni preferisce destinare risorse economiche e umane allo ‘spot elettorale albanese’. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, ai microfoni dell’inviato di Tag24.it Michele Lilla, sceglie l’allarme sicurezza per attaccare il Governo per la gestione del caso migranti in Albania, sottolineando come l’esecutivo – che oggi spegne le prime due candeline – abbia preferito destinare 300 agenti di polizia alla sorveglianza dei Cpr albanesi quando nelle città italiane crescono i reati e l’insicurezza.
“Nelle nostre strade abbiamo bisogno di sicurezza e, invece, noi destiniamo all’Albania 100 agenti di polizia senza far nulla – e se ne dovrebbero aggiungere a regime altri 200 – a presidiare cpr vuoti. Si buttano soldi e si distraggono risorse umane quando mancano 22mila tra forze dell’ordine qui nelle nostre strade. Questo Governo è fallimentare non solo sull’immigrazione ma anche sulla sicurezza dove aveva precisi impegni elettorali”.
Attacca l’ex presidente del Consiglio che poi conclude:
“Il Governo cerca di distrarre l’attenzione dei cittadini dai problemi veri come la sanità, la rivalutazione delle pensioni che vengono tagliate. Si parla solo di uno spot albanese che nasce male sul piano giuridico perché il diritto europeo va rispettato e soprattutto complica il problema vero della sicurezza”.
Matteo Renzi: “Esposto alla Corte dei Conti. I membri del Governo risarciscano i cittadini”
Punta, invece, il dito sullo sperpero di risorse pubbliche il leader di Italia Viva Matteo Renzi che ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla Corte dei Conti sul caso della nave italiana Libra della Marina Militare che lunedì 14 ottobre ha trasferito i migranti richiedenti asilo dall’Italia all’Albania.
“Meloni ha inviato una nave con 16 persone solo per avere i Tg osannanti all’ora di cena. Ma c’era una sentenza che le impediva di farli partire così. Il costo del viaggio andata e ritorno chi lo paga?”
Si chiede Matteo Renzi che poi aggiunge:
“Questi soldi li devono restituire i membri del governo. È tutto assurdo. Le aziende chiedono migranti regolari e qualificati e noi togliamo i soldi alla sanità per sprecarli in Albania. Anche la gente di destra con cui parlo è allibita”.
Presidente Meloni ho una domanda per te! pic.twitter.com/mCrWjEDcwO
— Matteo Renzi (@matteorenzi) October 21, 2024
Il Governo Meloni blinda l’operazione Albania dagli attacchi di giudici e opposizione
Lungi dallo spegnersi, la polemica sull’operazione Albania del Governo Meloni è nel suo momento più velenoso con lo scontro tra maggioranza e opposizione, ma soprattutto con lo scontro con la magistratura e con i giudici del Tribunale di Roma che con una sentenza hanno annullato il trasferimento, disponendo il rientro in Italia dei migranti.
Una misura che è alla base del ‘decreto paesi sicuri’ scritto e approvato in 48 ore dal Governo per mettere al riparo dall’intervento della magistratura i prossimi trasferimenti di migranti.