Esordio da dimenticare per Luca Barbareschi. Il programma “Se mi lasci non vale”, partito ieri sera su Raidue, è stato un fiasco totale. Numeri alla mano, il reality show condotto dal provetto ballerino di “Ballando con le Stelle” ha fatto registrare l‘1,8% di share per un totale di 321.000 telespettatori. Pur cercando di distinguersi da “Temptation Island”, il programma non è piaciuto affatto al pubblico che ha così commentato sui social: “E’ un riciclaggio, deludente. Tutto costruito e non rispecchia per nulla la realtà della vita”.

Se mi lasci non vale Barbareschi ascolti 21 ottobre, numeri da flop

Già ancora prima che partisse il programma, alcuni avevano parlato di un presunto plagio di “Temptation Island” il reality dei sentimenti condotto da Filippo Bisciglia e in onda su Canale 5. In occasione della conferenza stampa, Luca Barbareschi aveva però messo le mani avanti, prendendosela anche con un giornalista che aveva continuato a tirare in ballo la somiglianza tra i due programmi.

Sicuramente “Se mi lasci non vale” non è la copia di “Temptation Island”. A differenza del reality di Canale 5, qui le coppie sono costrette a stare insieme, a vivere sotto lo stesso tetto h24 senza farsi tentare da aitanti tentatori e tentatrici. In questo modo sono costrette ad affrontare i loro problemi, supportati però da una psicoterapeuta e da una soul coach. Non c’è il falò di confronto anche se l’obiettivo finale è lo stesso: i due devono decidere se restare insieme o separarsi.

Luca Barbareschi è un perfetto narratore anche se a volte appare imbarazzato come a chiedersi “ma chi me l’ha fatto fare?”. Eh già perché mentre Filippo Bisciglia è già abituato alle dinamiche di un reality avendolo vissuto come concorrente(era stato nella casa del Grande Fratello), Barbareschi è un pesce fuor d’acqua. Sarebbe però sbagliato metterli a confronto, non solo per una questione anagrafica ma anche per percorsi professionali. Barbareschi ha recitato in teatro, in cinema e in tv, ha vinto premi e riconoscimenti importanti e quindi anche se dovesse andare male, cosa che è finora accaduta, neanche il flop di “Se mi lasci non vale” potrebbe azzerare la sua carriera.

Il paragone con “Temptation Island”

“Se mi lasci non vale” non ha raggiunto i dati di ascolto di “Temptation Island” ma era anche prevedibile. Le migliori soddisfazioni ai telespettatori le garantiscono le corna. Un tema universale che però va sempre di moda. Al di là poi di questo, Temptation vince anche per il montaggio e per come è confezionato. “Se mi lasci non vale” invece non ha saputo lavorare bene su questi aspetti. Tralasciando le coppie che sono state scelte bene (bravi quelli del casting), ciò che si avverte è un clima di claustrofobia. Unico dato interessante la presenza di una coppia infiltrata che aiuta i concorrenti a riflettere sui problemi.

Di solito quando in tv va in onda un titolo nuovo si dice che sia importante il rodaggio ma anche il tempo. Perché il pubblico è sempre diffidente dalle novità e preferisce andare sull’usato garantito. Il punto è che “Se mi lasci non vale” è qualcosa di già visto. Tutto troppo blando, senza alcun guizzo particolare. Resistere nel vederlo è davvero dura e l’impressione è che la matassa sia ancora da sgrovigliare.

Il paragone con “Ultima fermata”

Sganciandoci da “Temptation Island”, appare evidente che “Se mi lasci non vale” sembra più una copia di “Ultima fermata” il programma condotto da Simona Ventura su Canale 5 due anni fa. Anche in quel format, c’erano delle coppie in crisi che si lasciavano aiutare da psicoterapeuti. Il programma fece registrare degli ascolti bassissimi, un vero flop. Apprezzabile il tentativo di esplorare le dinamiche di coppia attraverso la psicoterapia ma il progetto era risultato troppo moscio.